Si avvicinano le elezioni (il 5-6 aprile la scadenza per la presentazione delle liste) e iniziano a muoversi anche i singoli candidati: Luigi Rutigliani, candidato de La Nostra Gallarate 9.9, la lista civica con candidato sindaco Rocco Longobardi, ha aperto una sua pagina Facebook personale in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno.

Luigi Rutigliani è l’esponente di Gallarate 9.9 impegnato sul fronte della scuola, dei giovani e della cultura. Docente di religione da 25 anni, da 6 insegna al Gadda Rosselli di Gallarate. È anche dalla sua esperienza di insegnante che muove le proposte per il programma dei 9.9.

«Nel mio programma – spiega Luigi – ci sono essenzialmente due pilastri. Il primo riguarda il finanziamento a inizio anno della dote scuola a ogni istituto comprensivo per portare avanti attività aggiuntive al piano dell’offerta formativa, decise direttamente dai diversi istituti».

«Il secondo punto cardine riguarda la valorizzazione della legge 107 in merito all’alternanza scuola-lavoro obbligatoria durante il triennio delle scuole superiori. Anche grazie alla mia esperienza professionale, so come funziona. Licei e istituti superiori culturali fanno fatica a trovare iniziative dove mandare i ragazzi», continua l’esponente di Gallarate 9.9.

«Il mio progetto sull’alternanza scuola-lavoro è a costo zero per il comune: occorrerebbe soltanto mettere le strutture, all’interno delle quali si avrebbero ragazzi adolescenti a disposizione per servizi alle famiglie, quali la sorveglianza dopo l’orario scolastico, l’aiuto compiti e varie attività aggiuntive, che possono essere per esempio legate al riciclo, ai laboratori creativi, agli orti nella scuola e così via. Si tratta chiaramente di attività concordate in precedenza con gli insegnanti».

Luigi Rutigliani porta come esempio la sua esperienza professionale: «Io insegno in un istituto tecnico e facciamo fatica a trovare attività per l’alternanza scuola-lavoro. Per quanto riguarda il liceo linguistico, invece, lo scorso anno è stata stipulata una collaborazione con scuole elementari, all’interno della quale i liceali andavano a insegnare inglese per le scuole elementari per esempio aiutando i bambini a fare i compiti. È stato un successo. Molti ragazzi, poi, hanno scoperto che cosa vogliono fare “da grandi”; alcuni sono venuti a dirmi: “Sa prof, ho scoperto di voler fare l’insegnante” o comunque a esprimere la loro volontà di lavorare in un ambito dedicato ai giovani».

«Secondo me – afferma – occorre valorizzare ciò che c’è già attraverso servizi alla collettività e alle famiglie che si trovano in difficoltà, secondo il motto “I giovani per i giovani”. Ho pensato, poi, al progetto “I bambini fanno oh”: mi piacerebbe che i ragazzi e i bambini delle elementari dessero il buon esempio agli adulti con comportamenti positivi, come per esempio sulla questione dei parcheggi e quella dei disabili. Si tratta di portare fuori dalla scuola queste attività per realizzare una sorta di “educazione civica dal basso”, da parte dei bambini nei confronti degli adulti».

«Un altro sogno è “Fa’ la mensa giusta”, ossia la possibilità di realizzare una mensa gestita dall’interno in ogni scuola, in modo tale da migliorare sia il tipo di cibo sia il servizio offerto. Ma uno dei progetti che mi preme più di tutti è la costruzione di un nuovo asilo nido, “Nella pancia della balena”, all’interno di una struttura che ricordi il cetaceo, bioclimatica».

«Occorre infine riuscire a organizzare un piano serio dei poli scolastici: ci sono vecchi edifici da ristrutturare, ma riguardo ad altri, come per esempio quelli nei quartieri Ronchi e Madonna in Campagna, è impossibile pensare di compiere lavori, è necessario rifarli ex novo».

Camilla Malacarne