Il senatore si ricandida

Il senatore si ricandida. No, non per tornare a Roma ma per restare sulla poltrona del primo cittadino, poltrona che occupa da ben 19 anni.

Una scrivania ricoperta di post it e carte ben ordinate sparse in ogni angolo del suo ufficio, Graziano Maffioli, classe 1952, mangia da sempre “pane e politica” ma da un po’ di tempo a questa parte il suo atteggiamento è cambiato: “Ora sono un battitore libero – dice – Un tempo i miei colori erano quelli dell’Udc ma ora non mi ritrovo più in nessun partito. A me interessa fare, fare il bene del mio paese, ovvero Casale Litta. Il resto mi ha stancato: i giochi di potere non mi sono mai piaciuti, oggi men che meno”.

Le battaglie di Maffioli hanno diversi fronti, uno dei tanti riguarda l’Ato: “Sono nel cda e rappresento i comuni sotto i tremila abitanti. Credo di essere per molti una bella spina nel fianco. Ci sono cose che non mi piacciono nella gestione Ato, e non ho timori a rimarcarlo. Tra i documenti che vede qui molti riguardano Ato e la nuova società Alfa. Insomma se mi danno un incarico, qualunque esso sia, non mi tiro indietro e cerco di fare al meglio il mio lavoro. I sindaci dei piccoli comuni come il mio spesso non studiano e si fidano troppo, invece questo è un argomento terribilmente complesso”.

La sua lista, che ancora non è definita, avrà probabilmente nome e simbolo dell’ultima elezione: Amministri@amo Insieme.

“Quello che ci eravamo promessi di fare nella passata elezione – spiega Maffioli – lo abbiamo rispettato. Siamo un comune virtuoso grazie anche ad alcune scelte davvero felici, ad esempio quella di vendere la farmacia comunale che era in forte perdita. Ora funzione a meraviglia e noi abbiamo incassato una bella cifra, che stiamo gestendo al meglio”.

Il problema maggiore da affrontare nella prossima legislatura, se i cittadini di Casale Litta riconfermassero la loro fiducia a questa amministrazione? “La riorganizzazione della scuola materna. Quella elementare è nuova e davvero molto moderna, anche come concezione architettonica, con la materna invece abbiamo qualche problema di gestione: sono due, una è una fondazione, l’altra si trova a Villadosia. Dovremo cercare di ottimizzare i costi perché ora non è così e sono troppo elevati. Quanto al resto si tratta di manutenzione ordinaria del paese”.

Quel che ci auguriamo è che nei prossimi anni ci sia una miglior collaborazione con le minoranze -conclude Maffioli –: oggi non si presentano nemmeno più ai consigli comunali. Non è in questo modo che si amministra la cosa pubblica e soprattutto si rispettano i patti con i cittadini”.

 

 

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