La lettera di Farioli: “Le primarie siano una festa per tutti”
“Carissimi Emanuele, Eugenio, Paola”. Inizia così la lettera che Gigi Farioli ha scritto ai candidati alle primarie del centrodestra che domenica 3 aprile si sfideranno per raccogliere il testimone del candidato del centrodestra alle prossime elezioni.
“Chiaro, manifesto e condiviso -scrive Farioli- è ormai l’impegno di tutti e di ciascuno a trasformare questo evento di partecipazione popolare nella premessa di una campagna elettorale che sappia valorizzare l’unità, ed insieme la collegiale condivisione, che in questi dieci anni ha portato la maggioranza uscita dalle urne ad essere sempre più inclusiva e mai a dividersi” e, proprio per rafforzare questo, il sindaco mette nero su bianco l’assicurazione che “chiunque soccomba il 3 aprile sarà fiero ed onesto sostenitore del direttore d’orchestra uscito dalle urne“. Dunque, più che ad una sfida bisogna pensare a quell’appuntamento come ad “una festa della partecipazione responsabile, del contributo positivo, della democrazia e della libertà”.
E una festa sarà. “Farò di tutto perché il Museo del Tessile, e non solo il Museo del Tessile, sappia essere attrattivo per famiglie, bambini, genitori, anche attraverso giochi, concerti, spazi d’incontro -dice Farioli-. Lo farò, spero lo faremo, da liberi cittadini“. Il sindaco si rivolge poi a chi ha messo “la propria faccia, senza lifting poco credibili, veli o coperture” dal momento che “essi meritano di essere, insieme coi cittadini, i protagonisti di una festa. Se sarà così, e non vedo perché non potrà esserlo, avremo tutti insieme offerto ancora una volta il nostro contributo alla Busto che amiamo e continueremo a servire. Se sarà così, avremo vinto tutti, e chi avrà contribuito nell’apparente sconfitta, contribuirà a far vincere la Città tutta, anche in competizione con gli altri candidati del giugno prossimo. Auguri, e per parte mia, ogni stilla di impegno“.