Varese 2.0 ribatte a Fontana sul parcheggio della Prima Cappella

Il dibattito sulla questione parcheggio della Prima Cappella non cessa e anzi si fa più incandescente. Daniele Zanzi e il movimento civico Varese 2.0 (che alle elezioni appoggia con una lista il candidato di centrosinistra Davide Galimberti) pubblicano una nota a reazione dei commenti che il sindaco Attilio Fontana aveva fatto alla fine della giunta comunale del 24 marzo, durante la quale è stato deciso di bloccare l’opera a seguito di un’interdittiva antimafia. Ecco la nota di Zanzi e di Varese 2.0:

Siamo sorpresi che, ancora dopo l’interdittiva antimafia della Prefettura di Milano sulla ditta vincitrice dell’appalto, il Sindaco Fontana si ostini in offese all’onorabilità degli organizzatori della raccolta firme per bloccare l’inutile, pericoloso parcheggio alla Prima Cappella. E’ un approccio inadeguato e caparbiamente aggressivo nei confronti di chi si oppone al progetto. Stando alle affermazioni del Sindaco, Varese2.0 avrebbe carpito con violenza o con l’inganno le 5000 firme per bloccare la costruzione del parcheggio. Ovviamente noi non ci sentiamo di affermare che tutte le persone che hanno firmato contro l’opera abbiano analizzato e valutato ogni dettaglio del progetto, ma possiamo garantirgli che abbiamo nei nostri cassetti ancora qualche migliaio di firme e potremmo raccoglierne altrettante. Riguardo al costo del parcheggio, che dichiara essere di solo due milioni di euro, dunque sarebbe falsità la nostra stima di maggior spesa: lo invitiamo a farsi carico dell’eventuale differenza emettendo una fideiussione personale a garanzia. Anche perché di approssimazioni e facilonerie su questa vicenda ne abbiamo viste tante, come quella di voler firmare testardamente il contratto pur conoscendo gli ovvi dubbi in considerazione dei trascorsi dell’impresa aggiudicataria.

Anche il segretario del Pd di Varese Luca Paris è intervenuto sulla questione:

In questi giorni si susseguono interviste e comunicati stampa sul parcheggio alla Prima Cappella da parte dei soggetti istituzionali, in particolare del comune.

E’ arrivato un primo elemento di certezza: il contratto per i lavori per ora non può essere firmato perché la Prefettura di Milano ha emesso un’ interdittiva sulla ditta vincitrice dell’appalto.

In mezzo a un po’ di confusione, magari creata “ad arte” da qualcuno, la posizione del PD di Varese é estremamente chiara: quel parcheggio non si deve fare, senza se e senza ma.

E rispetto a quanto espresso dal sindaco, che in una recentissima intervista ha aperto ad un referendum, diciamo subito che il referendum ci sarà e sarà quello del voto alle elezioni comunali del 5 giugno.

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