Cassani scarica Fratelli d'Italia: "Non sono in coalizione"
Fratelli d’Italia tiene duro sulla richiesta di una «rappresentatività» nella futura giunta del centrodestra e il candidato sindaco, Andrea Cassani, mette la parola fine: «Per quanto ci riguarda non sono in coalizione: non ci facciamo dettare regole da nessuno» dice con parole chiare l’esponente leghista. Pronto a sbattere la porta in faccia ai Fratelli d’Italia, dopo settimane di trattative e guerra d’attrito, che certo non hanno contribuito a rafforzare l’immagine del centrodestra.
Facciamo un passo indietro: Fratelli d’Italia a Gallarate ha due Circoli, Destra Nuova e Città di Gallarate. Il primo è oggi guidato da Giuseppe De Bernardi Martignoni, dopo che Gianluca Gnocchi se n’è andato sbattendo la porta: chiedono una «rappresentatività» del partito nella futura (ipotetica) giunta Cassani, sulla base di un accordo che sarebbe stato siglato a livello nazionale da Giancarlo Giorgetti e Ignazio La Russa. L’altro circolo, Città di Gallarate presieduto da Tiziano Fracchia, ha invece mostrato piena disponibilità ad aderire alla coalizione (anche usando parole dure verso i fratelli di Destra Nuova, vedi qui).
Nel pomeriggio di martedì i due circoli si erano espressi – su posizioni quasi opposte, vedi qui e qui – sulla richiesta di sottoscrivere un documento di coalizione, con cui ogni partito si impegna a non chiedere garanzie sui posti. «Non possiamo decidere noi, c’è un accordo nazionale» andava ripetendo martedì sera De Bernardi Martignoni (che è il consigliere in carica di Fratelli d’Italia).
Ora la parola – pare definitiva – che viene da Andrea Cassani. «Non accettiamo nessun accordo superiore, per noi Fratelli d’Italia è fuori» dice il leghista, che è sostenuto attualmente da Forza Italia, Lega Nord, Lega Civica, Libertà per Gallarate e altre liste civiche d’area. «Ci dispiace per le persone del circolo di Fracchia, che da subito hanno lavorato per il bene della città e non per interesse personale, ma non possiamo accettare imposizioni dal loro partito» chiarisce Cassani. Che verso gli esponenti di Destra Nuova guidati da Martignoni usa parole molto dure: «Persone che in tre mesi non hanno fatto alcuna proposta per Gallarate, ma solo richieste di posti. Posti non ce ne sono e non ne discutiamo prima del voto»