Lega Civica, la carica dei 500 in streaming

Riceviamo e pubblichiamo

Nel giro di pochi mesi, la Lega Civica è diventata la prima forza politica di Varese. Lo dimostrano i quasi 500 militanti (per la precisione, 492) e i 69 club che si sono già costituiti in città sull’idea che solo in città è possibile fare politica senza i partiti .

L’ambizione è di puntare ancora più  in alto: 80 club e 600 militanti entro la metà di Aprile. Una meta tutt’altro che casuale. Il 15 Aprile, infatti, è prevista la prima Assemblea Civica, che verrà trasmessa in diretta streaming.

Dal punto di vista organizzativo, la Lega Civica è strutturata come una legione dell’antica Roma. I club, nucleo originario della Lega Civica, sono paragonabili ai manipoli romani e formano le colonne, ciascuna delle quali guidata da un direttorio eletto dal comitato civico cittadino a sua volta costituito dai responsabili dei club più un rappresentante ogni 5 aderenti all’unità di base. A differenza dei partiti – divenuti ormai giganti burocratici dominati da un capo, i cui ordini si irradiano sull’intera struttura, condizionandone dirigenti, iscritti e militanti – la Lega Civica funziona all’opposto. Come veri e propri “miles” della Roma repubblicana, i cittadini si attivano, si organizzano e si aggregano spontaneamente ad altri cittadini. E l’entusiasmo riscontrato in questi primi mesi di attività dimostra la voglia che c’è di mettersi in gioco, di lavorare per il bene della città, di riscoprire il gusto per la buona politica, quella che i partiti hanno, di fatto, dimenticato.

Sul piano dei principi identitari, la Lega Civica è animata da tre cardini:

–         Il personalismo radicale: al centro di tutto deve esserci la persona, che non è una categoria giuridica e sociologica, ma un essere umano unico, dotato di identità, specificità, esperienze, bisogni. La persona viene prima dello Stato.

–         Il civismo. In città si può fare politica senza ricorrere ai partiti e senza mascherare i partiti con figure o candidati tipo foglia di fico.  Il soggetto civico è davvero tale se perdura anche dopo le elezioni, perché il civismo non è un sistema per intercettare voti, ma un modello politico che restituisce ai cittadini il diritto-dovere di autogovernarsi.

–         La pratica federalista. Il termine Lega deriva proprio da questo concetto: cittadini liberi e federati, che autonomamente uniscono le forze per declinare sul territorio valori condivisi, da modulare in modo diverso a seconda degli specifici contesti cittadini nei quali si collocano e si esprimono.

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