Accam, il Pd chiede a Castiglioni di prendere in mano il caso
Le dimissioni del presidente di Accam Emilio Cremona, non fanno che confermare i dubbi del segretario del PD di Busto Arsizio, Salvatore Vita, che aveva già intuito che l’accordo che prevedeva di chiudere l’impianto di termovalorizzatore entro la fine del 2017, voluta da Lega e Forza Italia, faceva a pugni con le richieste del presidente che in ottobre aveva presentato un lavoro dettagliato e preciso per trovare una via d’uscita dal problema, pena il fallimento della società.
«Busto Arsizio avrebbe dovuto essere regista e coordinatore delle iniziative su Accam». Secondo il segretario del PD, visto che la situazione di emergenza era già chiara da anni, serviva una regia che costruisse un piano industriale serio, con garanzie per i lavoratori e un piano finanziario sostenibile, con uno studio di fattibilità serio senza «sparate date a casaccio come spot elettorali».
In questa situazione, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, il PD chiederà al candidato sindaco del centrosinistra, Gianluca Castiglioni, di diventare regista di questa partita mettendo al tavolo tutti i comuni chiedendo loro senso di responsabilità.
«L’impianto non è di Busto Arsizio ma dell’intero territorio e nessun socio può sottrarsi dalle proprie responsabilità- ha continuato il segretario cittadino sottolineando che – noi governeremo questo processo senza vendere fumo, assumendoci le nostre responsabilità, chiudendo una partita che da vent’anni attende una soluzione che la maggioranza non ha mai voluto trovare».