Infortuna: "Siamo di fronte a un'occasione imperdibile"
“Sono stato eletto Consigliere Comunale e non posso che ringraziare uno ad uno tutti quelli che hanno voluto sostenermi e credere in me. Il nostro impegno, però, non si ferma qui: mi spenderò fino alla fine per far vincere Davide Galimberti e l’intera coalizione.” Giampiero Infortuna commenta così il risultato delle urne del 5 giugno e in vista del ballottaggio del 19 analizza i dati e dice: “Siamo di fronte ad un’occasione imperdibile che investirà la prospettiva del territorio varesino per i prossimi cinque anni e il nostro impegno non può che essere massimo. Coinvolgiamo con passione una città che merita molto di più di quanto fino ad oggi abbia ricevuto. Con Davide Galimberti, insieme vince Varese”.
Il consigliere comunale del Partito Democratico, riconfermato da questa tornata elettorale nella quale i cittadini gli hanno assegnato 400 preferenze (è uno tra i più votati del suo partito dopo Luisa Oprandi e Andrea Civati), aggiunge: “Domenica abbiamo dimostrato che niente è davvero impossibile; in tantissimi abbiamo scelto di dare inizio ad un percorso nuovo, partecipato, fondato sulle capacità e sulla determinazione di tutti. Adesso guardiamo con coraggio alla sfida finale, quella del 19 Giugno, in vista della quale ciascun varesino giocherà un ruolo da protagonista nella scelta della futura amministrazione”.
E ancora: “Il dato che emerge con chiarezza da una prima chiamata alle urne è quello di una città ormai sempre più disaffezionata a vecchie logiche di appartenenza partitica e sempre più predisposta a riconoscere il merito del lavoro di squadra, guardando con coraggio a una vera scelta di cambiamento rispetto al passato. Lo dimostra la vertiginosa decrescita di consenso della Lega Nord, che nell’ennesimo quinquennio di promesse non mantenute e di malgoverno perde più di 3500 elettori, passando dal 24% del 2011 al 16% del 2016″
“Un ulteriore aspetto ancora più importante su cui dovremmo riflettere tutti – conclude Infortuna – è quello relativo all’affluenza, attestata al 55%. Un varesino su due ha scelto di non essere rappresentato nelle Istituzioni e questo è un trend che quando governeremo dovremo essere capaci di invertire a partire dalla costruzione di un nuovo rapporto basato sul dialogo aperto con la città”.