"Su ambiente e partecipazione raggiunti risultati importanti"
Cinzia Colombo, psicologa ed educatrice, è l’assessore alla partecipazione e all’ambiente della giunta Guenzani: eletta consigliera di SEL, è stata inserita nella squadra di governo della città. Oggi è capolista della lista di Sinistra Ecologia e Libertà. E proprio da una delle parole d’ordine – l’ecologia – riprende il filo dell’esperienza che va a concludersi e che viene messa nel programma 2016-2021 di Guenzani: «In questi cinque anni, pur nella necessità di mettere a posto bilanci, sono stati raggiunti gli obbiettivi più importanti. Tra i due punti fondamentali c’era la tutela dell’ambiente: la variante al Pgt e lo spegnimento dell’inceneritore di Accam sono due dementi assolutamente positivi nella difesa dell’ambiente. A questo si è aggiunta però anche una serie di interventi anche sugli spazi verdi della città che siano vivibili.
Investendo però più sulla manutenzione, che non su nuove aree verdi…
«Abbiamo scelto di investire in cura e manutenzione anche degli arredi, per garantire che le aree verdi siano anche spazio da vivere, spazio di socialità. Il tutto è passato spesso anche dalla collaborazione con le associazioni: penso al Parco Bassetti dove sono state proposte le iniziative del gruppo cammino e dove esiste una progettualità avanzata per il chiosco e il percorso vita. Ma anche altri spazi in quartiere, dove si sono fatte anche attività: iniziative sono state fatte nel parchetto di via Bergamo, in viale Milano».
Secondo punto.
«L’altro elemento è la partecipazione: ha avuto uno slancio straordinario. Tutti oggi mettono nel programma di fare assemblee di quartiere, noi le abbiamo fatte, tante. Le abbiamo fatte portando il Pgt itinerante nei quartieri. Abbiamo fatto assemblee non solo per presentare progetti, ma anche per decidere come realizzarli, dove migliorarli: l’abbiamo fatto per la Boschina a Crenna, per la piazza di Cedrate, la viabilita Sciarè, piazza Risorgimento. Con il bilancio partecipato, dal secondo anno abbiamo anche introdotto una fase propositiva, in cui cittadini e associazioni hanno potuto avanzare le loro proposte. Abbiamo previsto la possibilità che alcune opere possano essere progettate insieme ai cittadini, ad esempio sulla biblioteca. Mettendo insieme anche diverse competenze: quelle di un architetto, ma anche quelle di una mamma che vive un certo spazio con i suoi bambini.
Un altro punto su cui avevate messo l’accento nel 2011 erano i diritti civili: su questo, lo ammetterete, c’è stata una frenata, per il riconoscimento delle unioni civili…
Viene sempe contestato questo aspetto, l’unica cosa su cui ci differenziamo all’interno della coalizione. Io dico che oggi c’è anche una legge nazionale che supera in parte la questione: sicuramente un tema che ci differenzia in coalizione, ma non lo abbandoniamo. Crediamo anche sia una battaglia di tipo culturale e non solo all’interno delle istituioni. Ma i diritti civili non solo solo quelli riconosciuti dalle unioni civili: sull’ accoglienza e rispetto delle persone straniere abbiamo fatto passi in avanti insieme alle comunità straniere. Diversi cittadini di origine straniera ci hanno detto che per la prima volta hanno sentito una volontà di coinvolgerli attivamente per il bene della città. Infine c’è il tema delle pari opportunità: è importante e primario il contributo dato dalla Consulta, ma anche sottolineando con alcune iniziative le competenze delle donne, che non possono essere viste come vittime ma anche come portatrici di una specificità e di capacità da valorizzare».
Dopo cinque anni, qual è il primo obbiettivo da cui ripartireste, in caso di vittoria?
«La nuova biblioteca alle ex Bottini. Perché permette di raggiungere due obbiettivi in uno: creare un luogo dedicato alla cultura e d’incontro che possa servire anche a fare rete tra realtà diverse. E – due – perché libera l’attuale della sede della biblioteca in piazza San Lorenzo, che vogliamo dedicare ai giovani: l’attenione ai giovani che è uno dei temi che crediamo si debbano rafforzare. Pensiamo ad uno spazio attento alle modalità di espressione dei giovani, orientate anche a vivere spazi comuni».
Che giudizio personale dà di questi cinque anni in amministrazione, come assessora?
Cinque anni molto faticosi, ma anche interessanti. Mi hanno la possibilità di incontrare persone che non avrei mai incontrato, anche molto interessanti: penso anche a tante persone attive terzo settore e delle associazioni, che sono state sempre uno stimolo importante per interpretare la città».
Certo che impegnarsi a comunicare e a condividere quanto fatto un po’ prima … magari.
E un’apertura ad alcuni soggetti della cosiddetta società civile …
Chiudersi in conclave e sistemare i conti non basta. Più.