Gorletta (MovXBusto): "Criticare l'amministrazione uscente non fa bene ai cittadini"

Roberto Gorletta, 48 anni, odontotecnico di professione, è capolista del Movimento per Busto, che sostiene la candidatura a sindaco di Andrea Brasca.

Perché si è candidato?
Sono candidato perché sentire sempre e tutti i giorni la gente lamentarsi per tantissime cose mi ha portato a sostenere le lamentele della gente e soprattutto a cercare dei modi insieme a loro per risolvere questi problemi.

Da quanti anni vive a Busto Arsizio?
Da sempre. Sono nato e cresciuto a Borsano, così come i miei genitori e i miei bisnonni.

Che idea ha della politica?
La mia idea sulla politica? in questo momento noto tantissime promesse, tutte cose belle e soprattutto tante critiche sulle cose passate e questo non è un bene per i cittadini, anzi.

Quali sono i suoi maestri di vita?
I miei maestri di vita sono i miei genitori, i miei amici e la mia città. Tutto quello che so lo devo a loro.

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco?
Il primo intervento del futuro sindaco è quello di essere un cittadino come tutti gli altri e non un politico, quindi deve parlare, ascoltare e conoscere tutti i cittadini.

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire?
Lavorare per i bambini dai nove mesi in su, per le aziende ed i commercianti di busto, senza distinzione centro o periferie, e dare sicurezza e tutelare al 100% l’ambiente

Qual è la critica maggiore che farebbe a chi ha governato in questi 10 anni?
Non critico nessuno anche perché non si può sapere cosa si poteva fare e cosa ha sbagliato chi ha governato. So solo che nessun cittadino conosce sia di nome che di fatto nessun assessore consigliere della vecchia giunta (si vede qualcuno solo in qualche festa).

Tra innovazione e tradizione a cosa darebbe più spazio?
La tradizione deve essere la base di tutte le innovazioni. Dobbiamo mantenere vive tutte le vecchie tradizioni per poter avere un futuro migliore, soprattutto per i nostri figli ed io come mio padre insegno ai miei figli tutto quello che so del passato, delle tradizioni bustocche e non solo.

Chiudono sempre più attività in città. Cosa farebbe per contrastare questa situazione?
Io ho una piccola attività e posso assicurarvi che il comune non fa, non dice e non ascolta. Bisogna creare un ufficio apposito per le esigenze di tutti i piccoli e grandi commercianti artigiani e industriali e garantire per loro con un fondo utilizzando una piccola percentuale direttamente dalle tasse pagate da tutti i lavoratori autonomi commercianti, ecc. Fare questo fondo come sicurezza e utilizzabile soprattutto nel bisogno . Poi bisogna incentivare la cittadinanza con dei buoni sconto, magari da tessere comunali, e spendere così i propri soldi direttamente nella nostra città(idraulico, panettiere, macellaio, ecc ecc, tutti convenzionati con il comune).

Cosa non vorrebbe vedere nella sua città?
Non vorrei vedere la gente triste, la gente che non sa dove mettere i figli appena finita la scuola a giugno. La gente non ride più, non ha più stimoli per divertirsi con la propria famiglia.
Se i nostri figli stanno bene e sono al sicuro, non interessa alla gente se si aggiusta il tombino e si fanno i marciapiedi nuovi. Quello che conta è la famiglia.

Cosa le dice diritti civili?
I diritti civili ci sono e sono tantissimi, ma solo alcuni vengono tutelati. Quindi, bisogna cercare di adeguarci alla situazione attuale cercando di votare le persone che valgono e non un partito. Bisogna protestare e farsi sentire tutti insieme quando le cose non vanno bene, protestare educatamente e civilmente. Inoltre, bbiamo sì tanti diritti, ma anche tanti doveri da rispettare.

 

Yelena Apebe

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