Le proposte di Galimberti agli imprenditori dell'AIME
“Se dico che il 1 luglio del 2016 i parcheggi in centro saranno gratis per la prima mezz’ora e in alcune fasce orarie è perché abbiamo la delibera già pronta e quindi si fa”. Davide Galimberti era al De Filippi per parlare insieme agli imprenditori dell’AIME, l’associazione volontaria degli imprenditori europei attiva in diverse realtà territoriali lombarde, e spiegare quali sono i punti del suo programma per favorire l’impresa in città. Nello stesso luogo a pochi metri di distanza e separato solo da qualche parete, Roberto Maroni teneva un incontro sulla riforma sanitaria lombarda (su questo Galimberti si è espresso a latere dicendo che è pronto ad applicare la riforma).
Il presidente Armando De Falco e il vice segretario Giancarlo Pignone lo hanno incalzato sui temi della città legati all’impresa e alle nuove possibilità di economia, che non è solo commercio ma sono anche le peculiarità del nostro territorio come il lago o il Sacro Monte o beni turistici esterni a Varese ma di rilevanza provinciale. De Falco comincia proprio citando l’ex ministro della cultura Bray (“Un paese di rimette in moto se riparte la cultura”)
Galimberti ha elencato le proposte del suo programma per il rilancio dell’impresa e del commercio: modifica del sistema di pagamento dei parcheggi, un sistema che riprenda il modello del canone concordato per gli affitti e l’istituzione di un’unità di missione che si concretizzi in un tavolo al quale coinvolgere tutte le realtà economiche cittadine insieme alle Università del territorio per individuare nuove opportunità economiche. Dal pubblico a un certo punto si alza una voce. “Il problema a Varese non è il biglietto del parcheggio ma la tassazione di base troppo alta e questo spinge l’arrivo di catene di franchising e mette in difficoltà i piccoli commercianti”. Galimberti replica: “Vero, la soluzione deve arrivare da un mix di fattori”.
Secondo il candidato sindaco del centrosinistra la città soffre dell’immobilismo e della incapacità di compiere scelte di questa amministrazione e di quelle passate: “Io ho impressione che la città di Varese abbia passato questi anni soffrendo la crisi economica ma anche una incapacità decisionale nel cogliere le sfide. Le graduatorie del Sole 24Ore evidenziano che altre città lombarde hanno saputo rispondere alla crisi con politiche territoriali tese a rilanciare il contesto produttivo. A me molti imprenditori dicono di non essere mai stato contattati dall’amministrazione comunale per creare un tavolo di coordinamento e di soluzioni”.
Non sono mancati rimproveri all’amministrazione comunale anche per casi che non riguardano il territorio comunale ma comunque la zona provinciale: “Sul caso Whirlpool il responsabile ha un nome e cognome: comune di Varese. Nella gestione della vicenda c’è la totale assenza del comune capoluogo”.
Galimberti è ritornato anche sul tema della necessità di bonificare il lago di Varese per farne un perno del turismo e, incalzato, ha toccato anche il tema della costruzione dell’Esselunga nell’area ex Malerba: “Io non l’avrei autorizzata perché Varese ha già tanti punti di grande vendita. Si tratta di un intervento che risale a 10 anni fa e nel frattempo la mobilità è cambiata”.
DM