Citazioni cinematografiche da campagna elettorale
Da sabato 14 maggio sono comparsi alcuni curiosi manifesti sopra Corso Italia, via del centro pedonale di Gallarate. Il contenuto dei manifesti non è nuovo: era già apparso sulla maglietta dell’avvocato Pietro Romano, candidato sindaco di Gallarate Futura, durante la nostra intervista in diretta su Facebook.
Un attacco al candidato sindaco del centrosinistra Edoardo Guenzani, al candidato sindaco del centrodestra Andrea Cassani e al grande timoniere di Forza Italia Nino Caianiello.
I trascorsi tra l’avvocato Romano e Caianiello non sono nuovi: «Ho partecipato come parte attiva nel processo Caianiello costituendomi come parte civile e chiedendo i danni al Sig. Caianiello, che ha ottenuto in primo grado la sentenza di condanna a cinque anni per estorsione aggravata, riformulata in appello parzialmente in concussione e, arrivati in cassazione, la sentenza è stata annullata, ma rimessa di nuovo alla corte di appello per la riqualificazione del reato», ha spiegato Pietro Romano durante l’intervista in diretta su Facebook, ripercorrendo le vicissitudini che hanno portato al suo allontanamento da Gallarate Civica.
E mentre qualcuno sul social network di Mark Zuckerberg lamenta «un disinteresse delle norme, anzi, la mancanza
di rispetto delle stesse», la Gallarate Futura di Pietro Romano ha le idee chiare: «I manifesti sono esplicativi di come ci comporteremo all’eventuale secondo turno: lasceremo i cittadini liberi di scegliere centrodestra o centrosinistra, perché tanto “Se tutto va bene siamo rovinati”, perciò “Non ci resta che piangere” (altra locandina rivisitata da Romano in salsa politico-gallaratese)».
CM
Mi raccomando i diritti d’autore.
Ai registi Cassani e Guenzani?
Al produttore Caianiello?
Basta che al solito non sia Gallarate a pagarli.
Ai gallaratesi piacerebbe sapere chi sono i condannati presenti nella lista Gallarate Onesta e Gente di Gallarate che sostiene Cassani.
Il tutto visto che Lei della trasparenza ha fatto una bandiera.