Maffioli: "Basta promesse, per Vergiate abbiamo un programma vero"
Ha 46 anni, una laurea in giurisprudenza e di professione fa l’avvocato. Inoltre è sposato e ha una bambina di 7 mesi. Alessandro Maffioli guida la lista “La tua Vergiate” verso le elezioni amministrative di giugno. Maffioli è da sempre iscritto alla Lega Nord ed è già stato sindaco di Vergiate dal 2006 al 2011 e poi capogruppo in consiglio comunale tra i banchi della minoranza.
«Siamo giunti a questa nuova candidatura con lo scopo preciso di continuare il lavoro dove lo avevamo lasciato 5 anni fa – spiega – poiché riteniamo che un solo mandato non sia stato sufficiente per realizzare il nostro progetto per Vergiate e che in questi 5 anni tutto si sia bloccato».
Al candidato sindaco abbiamo chiesto alcuni punti salienti del suo programma e sottoposto alcune delle riflessioni fatte negli articoli scritti in questi giorni parlando con le associazioni del territorio. Dalla “Compagnia Italiana dei Mai a Letto”, ad esempio, era arrivata un sollecitazione per tutti i candidati a non perdere mai di vista la preziosità del lavori dei volontari delle associazioni.
«Siamo consapevoli del valore aggiunto portato dalle associazioni a Vergiate – spiega Maffioli – e lo terremo sempre presente. Riteniamo che ognuna di esse abbia un’importanza fondamentale in quello che è il proprio scopo associativo ed è nostra intenzione fare tutto il possibile per trovare collaborazione e capire le esigenze di ciascuno».
Dai “Volontari Vergatesi” era emersa, invece, la richiesta di tenere sempre ben presente il tema del sociale nell’amministrare. Che prospettiva vi siete posti nel vostro programma?
«La crisi economica morde ormai da diversi anni e con la perdita di posti di lavoro ha peggiorato molto la situazione economica di molte famiglie. La nostra amministrazioen farà i conti con tutto questo, ben consapevole delle poche risorse sulle quali possono fare conti oggi i comuni. Il nostro sforzo sarà quello di fare investimenti, magari attraverso bandi europei, per ottimizzare ogni speso dell’amministrazione e dirottare i risparmi ottenuto sul sociale. Penso ad esempi alla riqualificazione energetica degli edifici: nel lungo periodo potrebbe generare dei risparmi per alimentare i capitoli dei servizi sociali. Pensiamo inoltre di mettere in campo alcune iniziative sul tema del lavoro: qui in particolare le possibilità dei comuni sono ridotte ma pensiamo che attraverso l’introduzione di nuovi servizi si possa dare una mano concreta. Sto parlando, ad esempio, di potenziare i servizi informalavoro per mettere in contatto chi cerca il lavoro con le aziende disposte a darlo, oppure istituendo dei corsi per insegnare come si prepara un curriculum efficace e come si affronta un colloquio di lavoro».
In questi giorni abbiamo sentito anche molte associazioni che si occupano di organizzare momenti di aggregazione nelle frazioni vergiatesi, come vedete questo aspetto?
«Vergiate è un territorio molto complesso perché è come amministrare tanti comuni diversi. Ci sono ovviamente molte esigenze comuni ma poi le problematiche variano molto da frazione a frazione. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un proliferazione delle associazioni di ogni frazione e questo è positivo, però, io ritengo che il ruolo della politica sia quello di aiutare e dare una mano affinché le associazioni trovino le condizioni per nascere ed operare ma poi devono rimanere delle associazioni di cittadini indipendenti. A volte invece ho visto che una parte della politica è entrata in alcune associazioni. Detto questo, da un punto di vista più ampio, noi conosciamo bene tutte le problematiche concrete di ogni frazione e per ognuna abbiamo messo in campo delle progettualità che non saranno promesse irrealizzabili ma saranno valutate di volta in volta».
Quai sono le opere inserite nel vostro programma elettorale quindi?
«Ripeto, il nostro programma non è un libro dei sogni ma di certezze che fanno ci conti con la situazione economica degli enti locali. Per questo vogliamo enunciare solo le opere che siamo certi di poter fare e che potranno essere integrate man mano si troveranno le risorse. Come prima cosa abbiamo pensato alla riqualificazione della piattaforma ecologica, con particolare attenzione all’aspetto dei controlli perché a Vergiate i dati non tornano e fanno pensare che spesso si conferiscano rifiuti oltre a quanto concesso e anche da parte di chi non ne ha diritto e questo fa lievitare la tassa sui rifiuti. Inoltre, intendiamo continuare il lavoro che avevamo iniziato nella precedente amministrazione sui poliambulatori, dopo i due che abbiamo attivato vogliamo procedere con una riqualificazione di tutti gli altri. Altro argomento che abbiamo preventivato è quello della manutenzione stradale e della viabilità, in particolare abbiamo pensato di mettere dei sensori di rilevazione al semaforo di Sesona per evitare che bisogni attender fil rosso anche quando dall’altra parte non arriva nessuno».
Vergiate ha anche un patrimonio inestimabile di spazi verdi e naturali, cose avete in mente dal punto di vista ambientale?
«Diciamo che oggi non ci sono emergenze ambientali preoccupanti, se non in alcune zone per quanto riguarda la qualità dell’aria. Mi riferisco soprattutto al fatto che siamo attraversati dall’autostrada, da alcune strade importanti e che vicino c’è un aeroporto e il passaggio di elicotteri. Ritengo, però, che se correttamente tutelato il nostro patrimonio ambientale possa essere anche uno straordinario volano per il turismo, che oggi sta cambiando molto e che porta anche in provincia di Varese un grande flusso soprattutto dal nord Europa. Una giusta politica di tutela ambientale e incentivi per la ricezione turistica possono essere un vantaggio per tutti».
Un ultimo punto del vostro programma?
«Le tasse. Vogliamo diminuire la pressione fiscale sui cittadini, per quanto possibile, cominciando dall’alzare a 12mila euro la fascia di esenzione Irpef per i cittadini».