I sindacati dei pensionati scrivono ai candidati sindaco
Oggi 11 maggio 2016, alle 10.30, presso la sede della CISL LAGHI, in Via Bernardino Luini, si è svolta una conferenza stampa per illustrare le proposte e le richieste che, unitariamente, i sindacati dei pensionati di Varese rivolgono ai candidati sindaci della città.
Le tematiche della lettera aperta indirizzata ai candidati riguardano, in particolare, la tutela degli anziani. Sono temi che fanno parte di un documento unitario contenente le proposte per la negoziazione sociale territoriale, già inviato alle Amministrazioni Comunali all’inizio dell’anno in corso.
Nella lettera si pongono questioni di interesse primario quali fiscalità locale, politiche sociali, servizi alla persona, trasporti locali, sicurezza e integrazione.
Con questa lettera i sindacati dei pensionati di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL, nel rispetto dei differenti ruoli, intendono offrire un contributo di proposte e idee per una buona amministrazione, ottenuta ai bisogni reali delle persone.
Ecco il testo della lettera aperta:
I Sindacati pensionati Spi Cgil -Fnp Cisl -UilP di Varese ritengono opportuno inviare ai candidati alla carica di Sindaco del comune di Varese una serie di esigenze o richieste a nome ed a tutela dei propri rappresentati e di tutti i cittadini, in particolare anziani.
1. Fiscalità locale.
Adesione al protocollo regionale Anci/Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione Irpef. Depotenziato l’obiettivo dal governo Monti, con la non obbligatorietà circa l’istituzione di una commissione tributaria, le amministrazioni più virtuose hanno ottenuto risultati significativi o istituendo ugualmente la commissione tributaria o ricorrendo a collaborazioni esterne con professionisti ad hoc o organizzandosi all’interno delle proprie strutture con personale competente. I ritorni a Varese in termini positivi metterebbe a disposizione risorse da investire nel sociale o nella riduzione di altri tributi.
Rivedere l’addizionale comunale all’IRPEF, attualmente allo 0,8% per tutti, cioè al max delle possibilità di legge, senza fascia esente. Si chiede un abbassamento dell’aliquota con soglia di esenzione o, preferibilmente, di rivedere l’addizionale stessa in senso progressivo, secondo le cinque fasce Irpef.
Tasse e tariffe. Progressività basata sul nuovo indicatore Isee (da discutere le soglie/fasce), soprattutto per quanto riguarda i servizi alla persona (trasporti, mense, diritto allo studio,ecc.)
2. Servizi alla persona.
Confronto con le forze sociali per interventi socialmente equi: Asili nido, RSA, trasporti, minori, disabili, ecc.
Confronto relativo a interventi a sostegno dell'istruzione pubblica, dell’assistenza scolastica e dei servizi pre e post scuola.
Lotta alla povertà. Confronto sulle situazione di bisogno e di indigenza, creando anche un fondo per interventi urgenti.
Politiche per la famiglia. Studiare iniziative rivolte a famiglie indigenti e/o famiglie che assistono anziani, minori disabili.
Politiche abitative. Interventi contro il disagio abitativo (sostegno affitti, aiuti contro la morosità incolpevole); PGT e aree per l’edilizia residenziale pubblica; recupero del centro storico e delle aree dismesse.
3. Viabilità e trasporti.
Per dare servizi adeguati ai bisogni dei cittadini e degli anziani, in particolare con problemi di mobilità, progettare una nuova e migliore viabilità, attenta ai collegamenti con i servizi e con le aree ricreative, nonché con funzionali sistemi di parcheggi.
4. – Sicurezza e integrazione.
Nella consapevolezza che accoglienza e sicurezza non possono essere disgiunte, riteniamo importante agire su entrambi i fattori. Per questo può essere utile incrementare momenti di informazione/formazione sul tema dell’integrazione e propone sulla sicurezza buone pratiche basate sulla collaborazione fra vicini.
5. Responsabilità del Comune capoluogo.
Riteniamo che il comune di Varese, in quanto capoluogo di provincia, abbia una responsabilità particolare in ambito territoriale per la gestione associata delle funzioni sociali a partire dai piani di zona.
Si chiede:
1. Impegno, all’interno dell’assemblea dei sindaci, per una proposta unitaria in fatto di nuovo ISEE.
2. Promozione, relativamente a servizi particolarmente onerosi per i piccoli comuni (minori, disabili, ecc.) di una gestione associata dei servizi.
5. Negoziazione.
ANCI e CGIL-CISL- UIL, SPI-FNP- UILP della Regione Lombardia si riconoscono da sempre come interlocutori, con una competenza negoziale reciproca relativa ai temi del sociale, della sanità e della fiscalità. Il tutto senza ledere le reciproche autonomie e ruoli.
Si chiede che il sindaco del Comune di Varese riconosca le organizzazioni sindacali confederali ed i rispettivi sindacati dei pensionati quali interlocutori negoziali sui temi anzidetti.