Antonio Barbieri presenta la "rivoluzione" di Rifondazione Comunista
C’erano una quarantina di persone ieri sera in aula consiliare ad assistere alla presentazione del programma di Rifondazione Comunista per le prossime amministrative di Malnate. In mezz’ora d’intervento Antonio Barbieri (candidato Sindaco per Rifondazione) ha illustrato i punti salienti del programma. «E’ importante ricostruire un tessuto sociale che sia solidale e trasformi Malnate in un comune accogliente e vivibile» ha detto.
Da qui la proposta di una mensa popolare che possa rispondere ai bisogni di chi, in questi anni, è rimasto emarginato economicamente ma anche la scelta di proporre luoghi di aggregazione dove le persone possano “conoscersi” superando paure che spesso vengono strumentalizzate. Due proposte forti sono il salario sociale e l’aiuto ai cittadini non più in grado di pagare il mutuo per la casa.
«Gli assistenti sociali, negli ultimi anni, sono scesi da sei a due. Sappiamo che il patto di stabilità e i limiti sulle assunzioni rendono difficile il mantenimento dei servizi ma riteniamo sia indispensabile rafforzare questo importante settore». Riguardo al tema ambientale il programma di Rifondazione è in continuità con le proposte fatte negli ultimi anni: «Non realizzeremo la piscina né altre grandi opere: il bilancio non lo permette e i soldi devono essere indirizzati a cose più importanti».
Proposta anche una rivisitazione del PGT con diminuzione delle volumetrie «perché se in questi ultimi anni si è costruito poco è per la scelta dei costruttori di non investire e non perché lo strumento urbanistico lo impedisse». Barbieri ha anche ribadito il rilancio della proposta, già fatta alle amministrazioni precedenti, di imporre tramite un ordinanza del sindaco la bonifica alla Folla dal momento che «ci sono sentenze che dimostrano la fattibilità della strada che proponiamo, le soluzioni proposte da tutti gli altri hanno avuto come solo risultato il permanere dello stato delle cose per 15 anni».
Alla fine della presentazione alcuni presenti hanno posto delle domande, non tutte strettamente legate a questioni amministrative. C’è stato, ad esempio, chi ha chiesto a Barbieri spiegazioni sui motivi per cui non è iscritto a Rifondazione Comunista. Domanda alla quale il candidato ha risposto così: «Anni fa non ho rinnovato la tessera a Rifondazione Comunista perché ero contrario alle alleanze con il centrosinistra. Lo sono ancora di più oggi che il PD è ormai diventato un partito di destra, lo dimostra, tra le altre cose, lo stravolgimento della costituzione. A livello locale, comunque, non ho mai smesso di lavorare con i compagni di Rifondazione».