Un gruppo di simpatizzanti di Gallarate Civica non accetta il diktat di Sparacia sul nome di Pietro Romano e si prepara a lanciare una nuova civica. È l’ultima, sorprendente novità che viene dall’area delle civiche, in piena ebollizione in questi giorni.

Sono di martedì il videomessaggio di Pietro Romano (che sottolineava le questioni giudiziarie di Nino Caianiello e il suo legame con la coalizione Cassani) e la successiva, ferma presa di posizione di Gianni Sparacia, a nome della lista Gallarate Civica. Una posizione che a molti è parsa un avvicinamento evidente tra Cassani e Sparacia, rafforzato oggi da un’uscita del giovane candidato sindaco leghista: in disaccordo con questa linea, però, si muove appunto il gruppo legato a Pietro Romano.

Il gruppo di “dissidenti” (nove persone, in aggiunta allo stesso Romano) ha mandato oggi una diffida a Sparacia. Nella comunicazione spiegano che  “si sono trovati in totale disaccordo non solo in ordine all’avvenuta pubblicazione del comunicato stampa inviato, all’insaputa di tutti i candidati, alle testate giornalistiche locali, ma anche alla decisione di estromettere l’avvocato Pietro Romano dai candidati già presentati all’intero gruppo”. I dieci candidati chiedono a Sparacia – che ha lasciato martedì la riunione molto alterato – di fare un passo indietro sulla cacciata di Romano. Altrimenti “provvedranno all’immediato ritiro della loro candidatura”, chiedendo indietro anche i moduli sottoscritti (la scadenza ultima per la presentazione della dpocumentazione burocratica è vicina, 6 maggio).

«È stato teso un tranello a chi credeva in Gianni Sparacia come candidato civico» commenta duro l’avvocato Romano. «A Gianni Sparacia è caduta la maschera, è venuto fuori quel che molti sospettavano: l’intenzione di appoggiare Cassani. Se così fosse, sarei orgoglioso di essere stato estromesso da lista Sparacia: ha inviato un comunicato tirando in ballo anche Gallarate Civica, quindi anche tutti gli altri candidati. Sembra di stare in un partito, dove uno comanda e gli altri devono piegare la testa».

E ora? Pietro Romano non si nasconde dietro a un dito: «C’è l’intenzione di formare una nuova lista civica: ci stiamo già muovendo, mi piacerebbe che potessimo esprimere una candidatura a sindaco femminile». Romano indica anche una serie di punti programmatici, per la sua lista, dal decoro al sociale (li riprenderemo). C’è tempo, considerata la scadenza vicina? «Sì, siamo pronti a muoverci e raccogliere le firme necessarie. Ci sono le persone che hanno messo la firma, ma ce ne sono anche altre che per ora hanno preso tempo e potrebbero sostenerci».

A questo punto non resta che attendere. Attendere le mosse di Romano ma anche – a questo punto – quelle di Gianni Sparacia, che fin qui ha difeso la sua scelta di autonomia, ma dovrà vedersela con questo ostacolo inatteso.

Roberto Morandi