Nel paese "addormentato" il vero pericolo è l'astensione
Cuasso al Monte “dorme” da un anno, da quando, nel giugno dell’anno scorso, le dimissioni di sette consiglieri (tre di maggioranza e quattro dell’opposizione) consegnarono il paese nelle mani del Commissario Prefettizio, incaricato dell’ordinaria amministrazione.
Niente, ovviamente, è andato avanti: bloccate opere, iniziative e nuovi progetti, ma anche la soluzione di problemi che vadano al di là della gestione minima ordinaria che è nei poteri del Commissario nominato dal Prefetto.
Le elezioni del 5 giugno si caricano dunque di aspettative qui più che in altri centri della Valceresio, ma la situazione fatica a comporsi e il paese non sembra avere ancora smaltito del tutto i “veleni” che hanno accompagnato le dimissioni della Giunta Martinelli.
Ad oggi l’unica candidatura certa è quella dell’ex sindaco Franco Ziliani, ma la compagine che ha sostenuto fino alla fine Paola Martinelli potrebbe riorganizzarsi per presentare una seconda lista, mentre non è andato sinora a buon fine il tentativo di creare una terza proposta per l’elettorato di Cuasso.
Fino al 6 maggio, termine per la presentazione delle liste, tutti i giochi sono aperti, compreso quello dell’astensionismo.
Ed è questo, secondo molti cittadini, il vero pericolo per Cuasso al Monte, che con una sola lista in campo rischia di non riuscire ad esprimere un’amministrazione che governi il paese se non si recheranno alle urne il 50% più uno degli aventi diritto. Il rischio di un altro anno di commissariamento è reale.