Paolo Colombo si candida con una civica sostenuta da Forza Italia
Il quarto candidato sindaco di questa campagna elettorale è arrivato e si è presentato. Paolo Colombo, commercialista di 52 anni, una vita in Confindustria, professore di Economia al Fermi e presidente del Consiglio di Amministrazione della scuola Materna Cantoni.
Si presenta con la lista Castellanza al Centro, una civica trasversale che ha ottenuto l’appoggio di Forza Italia e, in particolare, della corrente di Agorà vicina a Nino Caianiello oltre all’appoggio di un gruppo di giovani e un altro di donne. Accanto a lui, nella sala di via General Porro, c’è Giovanni Manelli (ex-assessore della prima giunta Farisoglio) e Natale Emanuele (ex-Lega e per un periodo promotore della lista Sognare Insieme Castellanza che candida Michele Palazzo) che ha sottolineato «il doloroso strappo con Michele, una vera istituzione della città»
Per Colombo e i suoi la trasparenza deve essere intesa in questo modo: «I cittadini devono sapere quanto costa ogni singolo servizio a loro fornito. La riduzione dei contributi statali ai comuni lo prendiamo per un fatto acquisito, senza lamentarci, ma trovando soluzioni. Il Comune deve calibrare la propria capacità impositiva sulla base dei servizi che si vogliono dare. Va rimesso in primo piano il principio economico secondo cui le risorse sono scarse e quindi vanno eliminati gli sprechi e sostenuta l’efficienza».
In merito di politiche di bilancio la stoccata a Marinella Colombo è servita: «Se hai amministrato bene non hai un tesoretto a fine anno – sotiene Colombo – credo che sia una reclame pubblicitaria per sostenere il progetto del Bosco Cantoni. Se esiste davvero allora vuol dire che l’amministrazione ha chiesto troppi soldi ai cittadini»
Sulla partecipazione il candidato di Castellanza al Centro annuncia «assemblee bimestrali coi cittadini in cui si presentano progetti e si ascoltano istanze e un ritorno alla condivisione dei servizi con gli altri comuni della valle. Castellanza non si deve arroccare in posizioni solitarie ma essere leader».
Colombo sostiene che un’amministrazione può fare molto per per sostenere lo sviluppo economico e il lavoro sempre coinvolgendo la Valle Olona: «Bisogna chiedersi perchè il terziario avanzato e le start up qui non vengono – e continua – perchè non è stata fatta politica di marketing territoriale. Mettiamo a disposizione una delle tante aree industriali abbandonate come ad esempio quelle nell’area ex-Cantoni e facciamole diventare incubatori di impresa. Qui abbiamo la Liuc che punta molto sulle nuove tecnologie, abbiamo l’università Albasio per la parte umanistica, de cliniche di fama mondiale. Fino ad oggi si è pensato a fare cassetto con i supermercati che non lasciano nulla sul territorio».
Sorprende la linea politica sull’immigrazione: «Pensare di fermare l’immigrazione significa fermare l’acqua con le mani e poi subirne le conseguenze peggiori – spiega – l’integrazione dei piccoli immigrati sin dalle scuole elementari è fondamentale per non avere problemi e spese sociali un domani. Le problematiche dei flussi migratori vanno anticipate e la Valle Olona deve creare una rete per istruire queste persone: lingua, regole e formazione professionale sono le risposte».
Sull’urbanistica annuncia che la sua lista vorrebbe mettere mano al pgt «per bloccare i centri commerciali e per rivedere il progetto Cantoni che deve essere centro e fulcro del lavoro che nasce qua e porta i benefici sul territorio».
Infine un chiarimento sul sostegno da parte di Forza Italia e sui motivi del mancato accordo con la lista di Michele Palazzo, con cui – rivela – c’è stato un dialogo molto fitto: «Il partito ci sostiene in maniera esterna ma non ci saranno ingerenze nella lista. A Palazzo questo non è piaciuto per un discorso ideologico. Io ho la tessera di Forza Italia ma serviva un progetto alternativo per mettere un freno ad una deriva “Legacentrica”. Mi candido perchè me l’hanno chiesto in tanti proprio per questo motivo».