Gioia al lavoro per tentare il bis
Il sindaco di Brebbia, Domenico Gioia, scioglie la riserva sulle prossime elezioni amministrative. «Dopo una lunga riflessione con i componenti della maggioranza, ho deciso di ricandidarmi – annuncia -. Vorrei avviare un percorso in continuità con quanto fatto in questi anni, coinvolgendo però anche altre persone, in particolare i giovani e rinnovando entusiasmo e voglia di fare».
Al fianco di Gioia è già al lavoro una squadra di sostenitori e collaboratori: «Abbiamo avviato un brainstorming, per confrontarci sulle questioni che riteniamo importanti per la cittadinanza arrivare a proporre un valido programma. Per il momento non sono ancora stati individuati i candidati proprio perché vogliamo partire dai temi che saranno alla base di questo nuovo percorso. Anche sul nome della lista siamo ancora in fase di consultazione».
A dicembre, il primo cittadino, ha raccolto in un rendiconto i principali risultati del mandato: «Tra gli interventi più importanti ricordo l’importante modifica della viabilità, la ricostruzione del palazzo comunale, il ponte sul fiume Bardello e gli investimenti sugli edifici scolastici. Rilevante è inoltre il progetto, già finanziato, per la sistemazione e realizzazione della rete fognaria nei tratti ancora scoperti. Abbiamo poi ottenuto venti posti barca pubblici e, sempre per la zona a lago, abbiamo da poco chiuso il bando per la gestione di un servizio ricreativo».
Ma ciò di cui il primo cittadino parla con più soddisfazione non ha a che fare con gli interventi materiali, seppur necessari. «Ho cercato – spiega – di portare avanti progetti e organizzare eventi in grado di consolidare il senso di comunità. Il simbolo che più a fatto parlare di Brebbia negli ultimi tempi è stato senza dubbio il fagiolo, un prodotto tipico riscoperto e segnalato anche tra le eccellenze di Expo e della manifestazione gastronomica Slow Beans di Orvieto. Ed è stata proprio la partecipazione dei cittadini il risultato più grande».
Domenico Gioia ha fatto negli ultimi mesi anche da capofila di una protesta territoriale, sostenuta da decine di sindaci, per denunciare i disagi e richiedere un miglioramento del servizio postale nei piccoli comuni dell’area del Verbano.
«Unirsi per portare a casa dei risultati è fondamentale – commenta -. Credo che in questo periodo nessun comune possa pensare soltanto al proprio orticello. Fare rete è un principio su cui insisto sempre. In quest’ottica c’è un progetto che voglio arrivare a concludere: l’agenda digitale. Unendosi i comuni potrebbero avere dei vantaggi considerevoli in termini di innovazione e di risparmio. Finora non sono riuscito a realizzarlo ma voglio riprovarci approfittando del buon rapporto personale e di collaborazione che c’è tra i sindaci dei comuni vicini. Dobbiamo sempre provare a migliorare, buttando il cuore oltre l’ostacolo».
di Maria Carla Cebrelli