«Se mi chiede se mi ricandido, la risposta è no comment»,  dice con toni cordiali il sindaco uscente di Cremenaga Domenico Rigazzi. «In questi giorni in paese stiamo proprio parlando di questo. Ci saranno una serie di incontri con le associazioni, e sono in corso contatti per fare il punto della situazione. Di nomi, come candidati sindaci, non ce ne sono, fra qualche settimana probabilmente sapremo dire che scelta intraprendere, se una o due liste».

Quindi in questo piccolo paese al confine con la Svizzera, 810 residenti, la presenza di una lista sola potrebbe non essere vista come fumo negli occhi, bensì una precisa strategia amministrativa dettata dall’ottimo rapporto che si è instaurato fra maggioranza e opposizione in consiglio comunale.

«Proprio così – spiega al telefono il primo cittadino – . In questi cinque anni c’è stata una più che buona collaborazione con la minoranza consiliare. Siamo un paese piccolo, cerchiamo tutti di aiutarci, e nessuno ha messo bastoni tra le ruote all’amministrazione, quindi…».

Quindi, sindaco, lei si ricandida nel listone unico? Risa: «Non dico ancora nulla, a brevissimo, quando i giochi saranno fatti, ne riparleremo».

di Andrea Camurani
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