Borgo Sindaco e il ballottaggio: "La partita è ancora aperta"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della lista Borgo Sindaco in vista del ballottaggio di domenica 19 giugno:
«Questa sera la lista civica Borgo Sindaco si riunisce per prendere delle importanti decisioni a proposito del ballottaggio di domenica 19 Giugno. A bocce ferme però non possiamo esimerci dal fare alcune osservazioni.
La prima è che Gallarate nonostante l’assenza dei Cinque Stelle, presenti per esempio a Busto Arsizio oltre a centrodestra e centrosinistra, si è andati al ballottaggio a differenza di Busto Arsizio, dove si fecero le primarie di centrodestra.
La seconda è che la partita rimane aperta e non affatto scontata a causa, o grazie, della nostra lista che, nonostante gli attacchi e il bavaglio spesso portatole alla bocca, ha saputo gestire con fermezza tutte le varie fasi del confronto politico diventando lei stessa la terza forza del centrodestra e non Fratelli d’Italia, come erroneamente sostenuto da Martignoni nonostante la sua performance personale.
Concordemente infatti con quanto dice oggi l’on. Giorgetti dalle colonne della Prealpina, “noi non ci dimentichiamo da dove arriviamo”. Infatti, come sempre abbiamo detto, noi siamo una forza trasversale che si ispira alla tradizione conservatrice che, tradotto, significa che siamo una forza di centrodestra moderata ma determinata. Siamo l’altro centrodestra, piccolo ma determinante e che guarda più alle persone che ai simboli.
Al candidato al ballottaggio Cassani, pertanto, diciamo che ha detto cose errate alla stampa quando ha asserito che “Borgo non è un voto di centrodestra”, aggiungendo poi qualche commento di troppo. Perchè la politica è arte sottile e occorre saperla fare per arrivare ai risultati. Risultati attraverso i quali mettere poi in pratica i buoni propositi verso i cittadini. Viceversa si rischia di perdere.
Lista Borgo Sindaco
Massimo Gnocchi
Alice Macchi
Paracchini Beppe
Obinu Simona
Passerini Gianluca
Mazzucchelli Giorgio
Carli Giuseppe
Canavesi Eugenio
Scandroglio Paola
E altri».
E Longobardi che dice?
Nulla. Non conviene.
Il solito calcolo politico del non scegliere se non serve.
Quando sarà in consiglio, semplicemente, sceglierà la posizione più comoda e confortevole, andandosi a sedere accanto alla maggioranza.
Di Centrodestra?
Qualinque essa sia.
E il valore del togliere un consigliere all’opposizione sarà ancora più alto.
Ricordate quando da politico decisionista diceva “lunedì ci riuniamo e scegliamo?”.
Oggi è giovedì.