"Noi ago della bilancia, parleremo con Cassani e Guenzani"

Avevano iniziato la loro campagna elettorale sperando di poter contare nel confronto tra centrosinistra e centrodestra, e ora hanno fatto centro. Quelli di Gallarate 9.9 non hanno mai fatto mistero di voler fare da ago della bilancia, di poter trattare con i due schieramenti per far passare le loro idee e contare. E ora è arrivato il momento.

(nella foto: Rocco Longobardi al seggio, nella notte tra domenica e lunedì)

«Siamo arrivati sul podio, è il massimo che potevamo ottenere» premette Rocco Longobardi. «Sappiamo di poter essere ago della bilancia». Ed è qui che si apre il confronto con Cassani e con Guenzani, con la corazzata del centrodestra e con la più compatta (ma oggi decisamente più debole) coalizione del centrosinistra. Da un lato Cassani che ha bisogno di mettere al sicuro la sua egemonia, arrivata quasi a un passo dalla vittoria al primo turno, mancata per pochi punti. Dall’altra Guenzani, che parte con uno svantaggio ampio e con un dato (poco più del 35%) che è più alto di quello del 2011, ma non certo brillante. Nei giorni scorsi la discussione sulle scelte di Gallarate 9.9 già teneva banco; ma i più (interessati compresi) pensavano ad una forbice più ristretta. Nelle file di Gallarate 9.9 ci sono posizioni diverse – più o meno malleabili verso l’uno o l’altro polo – ma c’è anche la compattezza di una lista civica che fin qui si è mossa con la fora del gruppo, dietro al suo candidato sindaco.

E Longobardi, come affronta queste ore? «La nostra idea è in particolare poter portare avanti alcune idee che ci stanno particolarmente a cuore» dice il leader dei 9.9, mentre tramonta il sole sul lunedì post-elettorale. E non nasconde proprio lo strumento formale che viene considerato necessario per mettere al sicuro le proprie richieste: «un assessorato ad hoc per il nostro piano d’azione, orientato al rilancio della città. Un assessorato “trasversale” a più temi, con un capitolo di spesa dedicato». La richiesta è da un lato comprensibile, dall’altro – nella sua articolazione – particolare: «Sappiamo che un assessorato così è particolare» riconosce Longobardi. «Non voglio certo ostacolare gli altri, nè stare ai margini di una futura maggiorana. Voglio portare la nostra freschezza e i nostri contenuti. Abbiamo un numero di voti con cui potremmo ottenere davvero risultati, rispetto a cui andare all’opposizione significherebbe fare poco o niente».

Si gioca a carte scoperte, tutto sommato. In che tempi? «Incontreremo Guenzani e Cassani, ho già avuto contatti. Credo che la risposta arriverà entro mercoledì, entro 48 ore». Le consultazioni sono appena cominciate. Anche se su un punto Longobardi fa una precisazione secca: «Ho letto quel che ha dichiarato Gianni Sparacia. Con lui c’è amicizia, ci siamo sentiti, ma non c’è nessun accordo».

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2 risposte a “"Noi ago della bilancia, parleremo con Cassani e Guenzani"

  1. GMT

    No noise please.
    Avere “posizioni diverse – più o meno mallebili verso l’uno o l’altro polo” e pretendere “un assessoraro trasversale, per il rilancio della città”, ecco cosa significa non saper fare politica in modo rigoroso e trasparente.
    Tanto vale tirare una monetina, se proprio non si sa quale direzione prendere.
    E quante volte chiedevamo “ma poi il nostrio voto a chi verrà portato?”.
    Nessuna risposta. Solo un silenzio assordante.
    A destra, dunque.

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