I tre candidati presentano le idee per Albizzate

I candidati sindaco (e le loro squadre) spiegano il loro programma e le loro idee per il paese, di fronte alle domande delle associazioni di Albizzate. Il confronto è stato promosso congiuntamente da Pro Loco, Circolo La Famigliare e Mega (Movimento Espressivo Giovanile Albizzatese): un centinaio le persone che si sono riunite al The Family per ascoltare i tre candidati sindaco Daniela Capone, Francesco Sommaruga e Mirko Zorzo, sostenuti anche da alcuni candidati consiglieri.

Prima domanda, relativa al rapporto tra Comune e associazioni, ma anche sull‘ipotesi di un’area feste (ad oggi mancante.
Daniela Capone (Movimento 5 Stelle) ha garantito: «sicuramente ci schieremo dalla parte delle associazioni». Ha sottolineato l’importana delle iniiative in grado di «creare aggregazione sociale per il paese» e ha richiamato la possibilità di ottenere i «bandi per ottenere fondi da Stato e Unione Europea» (una leva di finanziamento che viene spesso citata dal M5S e che è stata ripresa più volte da Capone). Sull’area feste, Capone ha collegato il tema al «piano per la riqualificazione dell’area che sta al di là della Ca’ Taverna», che per il Movimento 5 Stelle è anche spazio dove inserire altri ipotetici servizi: «un teatro, una scuola di recitazione, minialloggi per anziani».
Noi Insieme ha affidato la prima risposta al candidato consigliere Mauro Corio: ha spiegato che la lista di Francesco Sommaruga vuole destinare al rapporto con le associaioni «delle persone e strutture permanenti», un «tavolo della cultura per tutte associazioni del paese» e destinando ad esempio a questo tema risorse umane dal servizio civile. Per quanto riguarda l’area feste, Noi Insieme punta a «ottimizzare l’uso delle strutture esistenti» come ad esempio Parco Lattanzi e tensostruttura. Da valutare l’ex palestra».
Mirko Zorzo ha affidato a Eliana Brusa la sua risposta, partendo dal tema dell’area feste: «abbiamo messo in programma l’area feste: da individuare dove realizzarla, di certo sarà aperta a tutte le associazioni. Ex palestra Ca’Taverna può essere usata per varie attività, anche come luogo coperto in caso maltempo». Sull’altro fronte (raccordo Comune-associazioni), la squadra di Zorzo pensa non solo ad «assessore e delegato alla cultura» ma anche a «un ufficio comunicazione presso biblioteca utilizzando volontari o Lavoratori Socialmente Utili».

Quali servizi chiede la comunità albizzatesi?
L’assessore alla cultura uscente Giovanni Zenga ha risposto per Noi Insieme: «Tre condizioni necessarie: individuare progetti ed elaborare progetti specifici; fare rete ed essere competitivi verso altre realtà, il che richiede risorse di tempo ed economiche; contenuti veri partendo da proposte de territorio, non esercizio retorico. In questo, le associazioni sono luogo dove emergono esigenze del territorio» Zenga ha rivendicato anche il lavoro svolto dall’amministrazione Sommaruga: «Noi abbiamo vinto diversi bandi: il bando per il commercio con 12 Comuni; quello per la tutela ambientale degli anfibi. Bandi europei? Più si sale di livello, più servono competenze speficihe da sviluppare».

Massimiliano Rizzi per Zorzo Sindaco: «abbiamo pensato cose nuove, che si possono attivare solo con partecipazione dell’intero paese. L’amministrazione può stimolare volontariato e nuove associazioni, noi abbiamo proposto ad esempio consegna libri o consegna spesa.
I bandi? sono necessari». Da questo punto di vista Rizzi ha evocato la contiguità politica con alcune istituioni superiori: «In questi anni i rapporti sono rimasti solidi con istituzioni, per esempio con Regione Lombardia e con europarlamentare Lara Comi che ha costruita realtà per segnalare bandi».
Sara Ravenna ha risposto per il Movimento 5 Stelle: «La comunità albizzatese ha molto da offrire a se stessa. Noi pensiamo a consultazioni popolari, per permettere al cittadino di venire a parlare con noi, per creare una stretta connessione tra Comune e associazioni».

Terza domanda, sui progetti per il sociale. Su questo tema tutti e tre i candidati sindaco hanno scelto di rispondere di persona.
Mirko Zorzo: «ho lasciato maggioranza che si spendeva 400mila, oggi è a 800mila euro, salito al 20% del bilancio» ha premesso Zorzo. «In nostro programma è molto sintetico ma con idee: più attenzione agli anziani, disabili, minori». Tra le idee più puntuali, l’ipotesi di un «servizio prelievi a Valdarno» e soprattutto l’intenione di creare un «servizio gratuito per la consegna della spesa almeno una volta la settimana ad anziani e persone non autosufficienti.
Daniela Capone: «Serve prima di tutto un censimento dei bisogni sociali, per poi cominciare ad agire». Anche Capone ha indicato linee d’indirizzo generali: «sgravi fiscali, contribuiti da elargire e – perché no? – baratto amministrativo». E ancora l’ipotesi (già citata nella prima domanda) di «minialloggi per anziani nell’area Ca’Taverna». E ancora una iniziativa di natura associativa, la «Banca del Tempo a costo zero».
Francesco Sommaruga: «Abbiamo sostenuto a fondo la collaborazione con Caritas, avviato vari progetti, con un grande sostegno dei volontari, anche silenzioso». Sommaruga ha sottolineato la necessità di sostenere la collaborazione con Circolo e Centro Anziani, sul fronte del contrasto alla solitudine degli anziani. Per i giovani: «abbiamo dato possibilità di attivare tirocini per i nostri ragazzi». Per la famiglia: «abbiamo aderito al progetto Pane e lavoro con le Acli», con un sistema di voucher per le persone in difficoltà.

Quarta domanda, posta dal Mega, ha messo al centro una delle eccellenze (nata “dal basso”) che ha dato un ruolo ad Albizzate su un territorio più ampio: l’Albizzate Valley festival. «Cosa significa per voi l’Avf? Quali servizi servono?
Sara Ravenna ha risposto per il Movimento 5 Stelle: «sono davvero compiaciuta per quanto sia conosciuta questa realtà. La Fornace offre già un ottimo contesto, magari però è da rivedere anche per ragioni di logistica e di sicurezza, ci interrogheremo anche su questo». Ravenna ha poi sottolineato in particolare la necessità di «una gestione del turismo portato dal Valley, da valorizzare». Come? Magari con «nuove convenzioni» ma anche «un’Area camper in piazzale Sefro» per intercettare una componente turistica.
Per Noi Insieme ha risposto direttamente Francesco Sommaruga: «pochi giorni dopo elezioni ho dovuto subito confrontarmi con l’AVF. La Fornace è un’ottima scelta, abbiamo fatto anche commissione sulla sicurezza: vengono a trovarci circa 20mila persone, quattro volte il numero di abitanti del paese. Ci sono anche disagi, per questo serve una puntuale comunicazione ai cittadini, associato a rispetto delle regole da parte di chi viene».
Mirko Zorzo: «mi fa battere il cuore parlare del Valley Festival, dodici anni fa abbiamo deciso di metterci insieme per un grande evento. Da parte nostra garantiamo massimo sostegno, porta sempre spalancata. Negli ultimi anni la spesa per il rifacimento del campo è quella più significativo: potremmo vedere se buttar dentro anche questo in appalto per la cura del verde, per ridurre i costi. Parcheggi: vanno pensate ipotesi e magari bus navetta»

La Pro Loco ha messo al centro della quinta domanda il «recupero del patrimonio edilizio tradizionale», l’insieme di vecchie corti in gran parte degradato dopo che molti abitanti si sono trasferiti in quartieri moderni.
Un «tema annoso, che si pone da decenni» ha ricordato subito Francesco Sommaruga. Il sindaco uscente ha ricordato la necessità di «ridurre il consumo del territorio». «Non cambieremo il Pgt: se si limita l’uso di nuovi terreni, si può incentivare anche attività ristrutturazione immobili». Il recupero va cercato attraverso «progetti che sappiano coinvolgere i privati» mentre va esclusa del tutto la strada degli espropri. Tra le scelte colaterali sul centro storico, un «corridoio pedonale dalla Ca’ Taverna fino a Parco».
Massimiliano Rizzi per Zorzo Sindaco: «I privati non investiranno se non ci sarà un contesto pubblico risanato. La Corte Bassani deve diventare opportunità in centro paese». Sul fronte del decoro, è stato proposto il ricorso alla App “Decoro urbano”, uno strumento sperimentato da alcuni Comuni.
Anche Daniela Capone è partita dalla App Decoro Urbano, «che instaura un rapporto diretto con amministrazione». Sulla riqualificazione del centro storico? «Si deve fare un piano intelligente, raggiungere un’intesa con i privati», ma anche in questo campo M5S confida anche in «nuovi fondi da bandi». All’interno di questa risposta, ricollegandosi al tema della tutela delle radici del paese, Capone ha anche citato la proposta di attrezzare la pista ciclopedonale «con totem su storia e tradizione del paese»

Ultima domanda: come incrementare l’offerta culturale del paese.
Eliana Brusa per Zorzo Sindaco: «si deve passare da collaborazioni, aiuti e incentivi alle associazioni, valorizzandopeculiarità che già esistono». Proposte più puntuali: la «consegna di libri a domicilio dalla biblioteca», l’attivazione di una «Università della terza Età», «incontri su tradizioni storiche», un festival culturale estivo, attivare un gemellaggio, riprendendo il rapporto con Sefro e Goriano Sicoli. Da ultimo, l’idea di un «concorso d’idee per un nuovo quadro del Sant’Anna», a sostituire quello perduto.
Daniela Capone è partita dall’idea forte di una «sede per teatro albizzatese, visto che altri paesi ce l’hanno, magari da usare come sala cinematografica». Altra idea,  «eventi d’incontro e confronto tra nuove e vecchie generazioni», valorizzare il «circuito virtuoso biblioteca-scuola-comune-associazioni». Il M5S confida nel riutilizzo dell’area Ca’ Taverna, «magari per introdurre nuove discipline sportive
Giovanni Zenga per Sommaruga è partito rivendicando il lavoro svolto nei cinque anni passati: «Abbiamo attivato tante iniiative, abbiamo riaperto seppure provvisoriamente spazi come il Castello d’Albizzate, Ca’ taverna. Abbiamo appena presentato il libro di ricerca storica sul paese. Abbiamo avviato il cinema all’aperto che si tiene proprio qui al The Family». Le idee per il futuro: «Un tavolo permanente per mettere in rete proposte ed esperienze», ma anche – come proposta più specifica – un «festival del Sapere e del fare», che parta dalle occasioni già esistenti di visita a fabbriche e officine, come spazi di trasmissione di competenze e capacità.

Il confronto è stato particolarmente civile, tutto concentrato a raccontare proposte di metodo e specifiche portate agli elettori di Albizzate, senza alcun tipo di attacco personale. E la serata è stata anche occasione – per le tre realtà coinvolte nell’organizzazione – per presentare il lavoro fatto in questi anni su diversi fronti.

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