"Serve immaginare un futuro di sviluppo per Gallarate"

«Vogliamo portare nel centrodestra un approccio centrista, moderato, attento alle idee per la città che deve cogliere occasioni di sviluppo». Donato Lozito è il capolista di Lega Civica, progetto presentato mesi fa e su cui poi sono confluiti alcuni esponenti del centrodestra. 61 anni, originario della Puglia, Lozito è arrivato a Gallarate quando ne aveva tre: oggi è riconosciuto come uno dei politici di lungo corso dell’area centrista. È stato anche presidente del Consiglio Comunale, durante la giunta Mucci, negli ultimi cinque anni consigliere di minoranza nel gruppo misto. In una campagna elettorale non incandescente, ma non priva di attacchi tra i candidati, Lozito richiama subito un punto: «Dobbiamo superare i personalismi e portare il confronto sul piano delle idee per la città, ai princìpi che animano le diverse visioni».

Partiamo però anche dalle scelte politiche: Lei aveva iniziato un percorso con Progetto Comune, la lista di Roberto Borgo, ma poi il vostro gruppo ha cambiato e ha deciso di puntare su Cassani, nella lista di Lega Civica. Perchè questo cambio di rotta? «Il progetto che avevamo imbastito faceva riferimento ai valori e ai principi che partono dalla nostra storia cristiano-popolare. La necessità era per noi un approccio al centro che fosse parallelo a questo del centrodestra: è emerso  nel tempo in modo evidente il posizionamento di altri verso un’attenzione verso il centrosinistra, dimostrato anche dall’entrata [nella lista di Borgo] di “Cittadini di Gallarate”». Questo ha spinto Lozito a rientrare nel campo del centrodestra, accettando la confluenza sul candidato Cassani: «La nostra esperienza moderata non poteva rimanere assente dall’agone: se avessimo partecipato alle primarie del centrodestra, ci saremmo impegnati a sostenere il candidato, chiunque avesse vinto, Borgo o Cassani. Noi portiamo la nostra posizione moderata, di centro, all’interno del centrodestra. Abbiamo trovato intesa con Lega Civica Cittadini di Centro, grazie alla disponibilità degli altri amici della lista e della coordinatrice Sara De Micco:  in qualche modo il riconoscimento anche di un lavoro politico fatto negli anni passati da presidente del consiglio comunale. Lega Civica è un gruppo interessante, con giovani, donne, professionisti: rappresentanti di un popolo moderato e di centro, che affronta i problemi dal punto di vista politico. Un’esperienza che si deve sviluppare anche al futuro: la città non ha bisogno solo di due opposti, di atteggiamento muscolari, ma anche di persone capaci di mediazioni e di trovare sintesi politiche. Per uscire da una città sopita, portata a questo punto da un centrosinistra che ha pensato più alla spending review che alle occasioni di sviluppo».

«L’errore principale dell’amministrazione è stato immaginare che la città potesse crescere guardando solo ai conti in ordine. L’ho detto anche all’assessore Lovaano: l’errore è stato non ascoltare le sollecitazioni, anche dall’opposizione, perché si facessero scelte per risolvere problemi e creare nuovo sviluppo. Il centrodestra si pone questo obbiettivo: pensare anche ai conti, ma pensare a risorse per investire sui problemi, dalle strade agli edifici a servizi dei rioni, l’integrazione che non si può fare solo con l’assistenzialismo. Da questo punto di vista, chi arriva in Italia deve pensare non solo ai diritti, ma anche ai doveri, alle consuetudini con cui si deve confrontare.

Quale è stato la scelta che contesta al centrosinistra uscente? «Quando a seguito della cessione di asset importanti [Commerciale Gas, ndr], la scelta di amministrazione di sinistra-centro è stata chiudere tutti i mutui. Io chiesi a Lovazzano di fare una scelta diversa: in parte di chiudere i mutui e in parte rivolgere le risorse agli investimenti».

Un elemento che riconosce invece all’amministrazione? «Delle poche cose fatte, la rotonda di via Venegoni-via  settembre. È poca cosa».

Di cosa si occuperà, se verrà rieletto? «Non mi è piaciuta la scelta di Guenzani di riproporre lo schema politico del 2011, troppo spostato a sinistra: Sel ha lavorato in maniera sostanziale per dare segnali di sinistra, come nel caso del bilancio partecipato passato da una fase di assemblearismo di sinistra. Noi invece ci impegnamo ad attivare consulte per ascolto dei cittadini nei rioni: le vecchie Circoscrizioni avevano dei limiti, ma erano spazio per i cittadini per portare le proprie esigenze. Su questo mi impegnerò: occorre partire dai piccoli bisogni per arrivare nel tempo alle grandi intuizioni che servono a riposizionare la città nello scenario più ampio, territoriale».

Questo è uno dei punti centrali per Lozito, che viene ricondotto anche alle scelte sul Pgt: «L’opzione zero è una cambiale pagata in maniera dissennata al Sel: una posizione di centro – appresentata nella componente cattolica e in parte anche nella componente renziana del Pd – finisce appiattita sulle scelte della sinistra. M’impegnerò su confronto attento su tutta la città, per riposizionarla in termini strategici rispetto all’area comprensorio. Centrale in questo è Malpensa: ma non basta il Comitato Malpensa, deve diventare un punto centrale per la politica, anche nazionale, necessario per lo sviluppo. Bisogna anche per esempio pensare anche alle infrastrutture di accesso: non si può predicare lo sviluppo e poi dire no alle infrastrutture» (un riferimento a opere ipotizzate come la ferrovia Gallarate-Malpensa e alla superstrada 341, che attraversa la zona Sud ai margini di Madonna in Campagna).  Se sarò rieletto, penso ad un impegno comunque a 360 gradi, non su temi specifici, ma a tutto campo. Deve essere un impegno di tutte le forze e liste che sostengono il progetto: il gioco di squadra è fondamentale».

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5 risposte a “"Serve immaginare un futuro di sviluppo per Gallarate"

  1. massimo Gnocchi

    Non entro nel merito di alcuna altra questione. Mi limito a commentare questa frase di Lozito:
    ” è emerso nel tempo in modo evidente il posizionamento di altri verso un’attenzione verso il centrosinistra, dimostrato anche dall’entrata [nella lista di Borgo] di “Cittadini di Gallarate”. A parte il fatto che Lozito è stato messo fuori dalla lista Borgo da Borgo stesso, e questo fatto è arcinoto, come è arcinoto che dopo appena qualche giorno egli abbia deciso di sostenere in tutta “coerenza” Cassani non prima di aver annunciato alla Prealpina di essere sempre alternativo sia a Cassani che a Guenzani (argh….), dire di essersene andati per via dalla lista Borgo per via dell’avvicinamento di questi alla sinistra è davvero ridicolo.
    Prendo in prestito poche parole che faccio mie oggi: “A Gallarate esistono due centrodestra, noi siamo liberi di avere le nostre idee o il centrodestra ha un padrone?”. Queste, per la cronaca, erano le parole che usò Franco Liccati il 26 maggio 2011 a varesenews per spiegare perchè la lista Libertà per Gallarate appoggiava Guenzani al ballottaggio di allora contro Forza Italia. Lui e Luca Carabelli, oggi candidato con la Lega Nord a sostegno di Cassani, ebbero poi come noto degli incarichi in AMSC da parte di Guenzani. Anzi Carabelli ancora ce l’ha! Quindi se per evitare che in particolare i gallaratesi di centrodestra ci votino, Lozito dice che siamo di sinistra, gli consiglio di guardare dentro la sua coalizione dove certamente qualcuno che con Guenzani ha fatto e fa qualcosa c’è. NOI NO!!!! Si attedono smentite……della serie vediamo chi la spara più grossa.

  2. marco

    Bravo Donato! Grande coerenza. Sono curioso di vedere il tuo approccio moderato quando dovrai parlare con i tuoi sodali di Fratelli d’Italia, Destra Rosa o FORZA NUOVA. Ma per una cadrega si fa qualunque cosa. Anche candidarsi in una coalizione di Destra-Destra. A ma scapa da ridd….

  3. GMT

    Borgo non va bene se corre solo, ma sarebbe andato bene se a capo della coalizione di centrodestra dopo le primarie mai effettuate? Lozito ha fatto un mero calcolo con il pallottoliere e ha visto che da capolista con Cassani forse una poltrona, ma almeno uno strapuntino lo otteneva.
    Quanto poi alla capacità di visione dello sviluppo di Gallarate, sembra certa l’adesione, di fatto, a un vero comitato di affari, così, dopo aver rimesso il centrosinistra i conti a posto, c’è spazio per rifare un buco con nuove fondazioni culturali, sociali, sportive o con le partecipate AMSC, 3SG, …
    Bravi … manzoniani però.

  4. Lorenzo Ciampoli

    Prendetivi un Alcaselser forse vi farà bene , digerirete meglio e le idee vi si apriranno ma non ” Ruttando sempre ” come siete abituati a fare ! lL’acidità di stomaco vi passerà …! Seguite il consiglio. Lorenzo Ciampoli
    p.s. GMT abbi il coraggio di svelarti. Marco segui il consiglio e buona digestione a tutti.

  5. Donato Lozito

    Le avete sparate grosse Voi. A questo punto, come ho già’ avuto modo di dire, i fatti parlano ed anche i documenti che attestano le intese e gli accordi a fondamento di “Progetto Comune”. Se avete idee e spessore etico in politica Vi aspetto anche con gli altri amici ad un confronto pubblico, io ci sono indicatemi Voi giorno e luogo e ne parliamo. Per quanto riguarda la poltrona forse è’ quella che qualcuno di Voi aveva timore di non raggiungere e se mi interessava una poltrona sicura magari avrei lavorato per entrare in una lista di partito e non civica di centro secondo valori e principi che hanno sempre coerentemente rappresentato il mio agir politico.
    ATtendo istruzioni per il confronto. Come sempre in bocca al lupo e parleranno più’ degli scritti i risultati elettorali.

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