Paolo Pozzi: "A Barasso serve un rinnovamento"
Una lista nata per rinnovare Barasso, non contro, ma per. È questo, in estrema sintesi, il concetto base di Paolo Pozzi, candidato sindaco di “Rinnoviamo Barasso”, gruppo nato pochi giorni prima del termine ultimo per la presentazione delle liste.
Trentanove anni, sposato e padre di una bimba di 9 anni, geologo, impiegato del Comune di Varese, un passato da calciatore nelle squadre giovanili, le sue passioni sono la geologia e la sua famiglia, oltre a quella musicale per Lucio Dalla: «Ho avuto il privilegio di conoscerlo quando lavoravo a teatro a Varese: in occasione di un concerto mi ha visto che caricavo, scaricavo, montavo il palco e durante la serata facevo anche la maschera. Mi ha avvicinato e ci siamo parlati un po’. Quando è tornato qualche anno dopo mi ha fatto trovare due biglietti a mio nome, un gesto che me lo ha fatto appezzare ancora di più», racconta Pozzi.
Nato e cresciuto a Barasso, fa parte di una famiglia storica del paese: suo bisnonno gestiva la trattoria in centro e lo stabile è ancora di proprietà di suo padre. Si presenta mettendo subito in chiaro le cose: «Abito di fronte all’attuale sindaco Braida, lo conosco da quando sono bambino e lo stimo come persona. Noi ci siamo candidati per evitare che il Comune venisse commissariato, non vogliamo lo scontro, ma vogliamo che grazie al nostro impegno il paese ritrovi la coesione che si è persa in questi anni. Il mio gruppo è nato attorno alle figure di Ginetto Piatti e Roberto Maggi, che ci hanno dato la spinta per proporci: io mi metto in gioco, conosco la macchina comunale e penso di sapere cosa andrebbe fatto e cosa no, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra amministratori e funzionari comunali».
«Per me Barasso è una piccola Svizzera. È un paese bellissimo, pulito e ordinato, ma va “risvegliato”. Il Comune deve ridare spinta alle associazioni, ritrovare vigore ed energia. Per farlo servono figure nuove, giovani. Ringraziamo chi ha dato tanto per Barasso in questi anni, ma ora è arrivato il momento di cambiare». Promesse Pozzi non ne fa: «Non ha senso – spiega -. Prima vogliamo analizzare bene cosa c’è in programma, cosa può essere finanziato e quali fondi possiamo reperire da bandi o progetti».
I temi emersi in questa campagna elettorale, stimolati dai cittadini, sono sostanzialmente tre: il Magister, la sicurezza e l’Adsl. «Per quanto riguarda il centro sportivo, credo che vada fatta una seria riflessione e risolto il problema, chiudendo un capitolo per farne un luogo di valore per il territorio, aprendolo ad eventi anche extra sportivi. Sull’Adsl lavoreremo: noi proponiamo di aprire il wifi nei luoghi di aggregazione, ma anche l’internet veloce deve essere una priorità. Per quanto riguarda la sicurezza, credo sia un tema sentito, ma che non va drammatizzato: serve attenzione, ma credo non sia mai stato sottovalutato».
Tra le cose che la lista di Paolo Pozzi propone c’è la valorizzazione del territorio e l’attenzione ai corsi d’acqua e alla prevenzione dai rischi idrogeologici: «Quello dell’ambiente, dei corsi d’acqua e del controllo del territorio è un tema che mi è caro e di cui mi occuperò in prima persona. Poi credo che la strada tracciata delle unioni di servizi tra Comuni sia quella giusta e indispensabile. Credo anzi che l’ipotesi fusione con i Comuni vicini, superando campanilismi ormai fuori luogo, sia quella corretta. Noi ci proviamo, se verremo eletti nel primo anno faremo un incontro coi cittadini per spiegare nel dettaglio quali risorse sono a disposizione e capire da loro cosa vorrebbero per il bene di Barasso».