Ex-Borri, il Pd all'attacco: "Antonelli fa l'equilibrista"

Prosegue la polemica sul destino dell’ex-calzaturificio Borri e sulla destinazione commerciale dell’area che si affaccia sulla via Galvani. Il Pd di Busto Arsizio attacca Antonelli e le indecisioni e contraddizioni che caratterizzano – secondo i democratici – la sua coalizione su questo argomento.

Puntuale come in ogni campagna elettorale da 20 anni a questa parte è iniziato il “balletto del centrodestra” sull’ex calzaturificio Borri. Unica variante al copione trito e ritrito è che questa volta la coalizione di Emanuele Antonelli è spaccata e il candidato sindaco è costretto a fare l’equilibrista tra gli annunci leghisti e le smentite dei suoi più fedeli supporter di Busto Grande. Insomma non solo non sanno cosa fare (dopo vent’anni), ma neppure che pesci pigliare.

L’Amministrazione Farioli, qualche giorno fa, ha annunciato l’inizio dell’intervento per la realizzazione di un nuovo supermercato in una porzione dell’area ex Borri. Nonostante la convenzione tra il Comune e gli operatori interessati alla realizzazione del supermercato non sia stata ancora firmata (notizia riportata qualche giorno dopo da alcuni organi di stampa). Già questo sarebbe sufficiente per richiamare alla memoria dei cittadini quanto accaduto nella campagna elettorale scorsa, quando questa stessa amministrazione annunciò i lavori (non ancora ultimati) di Piazza V. Emanuele.
Ma occorre registrare che qualche giorno dopo il candidato sindaco del centrodestra Emanuele Antonelli, intervistato sulla questione del commercio, ammette che non conosce la questione del Borri e che comunque prima di prendere qualsiasi decisione vanno viste le carte. Strano visto che il sindaco e l’assessore alla partita sono alleati. Per finire poi sui giornali leggiamo della presa di posizione della lista Busto Grande, la prima sostenitrice della candidatura Antonelli nel centrodestra che, per voce dei suoi candidati smentisce, le dichiarazioni trionfali dell’assessore Giampiero Reguzzoni e mette in guardia i propri colleghi di coalizione sostenendo in maniera categorica che il progetto del supermercato al Borri va fermato.
Nel frattempo il candidato sindaco Antonelli sollecitato dall’associazione di categoria a tutela del piccolo commercio annuncia che questi ultimi dovranno essere capaci di affrontare le leggi della concorrenza e che quindi il mercato farà il suo corso con tutte le conseguenze del caso per le piccole attività commerciali che dovranno far fronte all’apertura di questo nuovo centro.
Intanto il calzaturificio rimane lì, immobile, come lo è ormai da oltre vent’anni, cioè da quando l’amministrazione comunale leghista decise nel 2001 di acquistarlo per 4 milioni di euro (8 miliardi di allora) senza sapere quale sarebbe stato il suo futuro.
E ora, dopo 15 anni, il suo futuro non è ancora stato deciso. O meglio. Questa amministrazione ha stanziato 5 milioni di euro (non si sa con quale entrate) nel bilancio 2016, senza sapere cosa fare, visto lo stesso Antonelli sul tema appare silente, forse perché ormai a secco anche di promesse mirabolanti o forse perché ha problemi di comunicazione interna con i suoi alleati di coalizione e nessuno l’ha informato sulla situazione.
E in una città dove le buche delle strade sono la normalità, le barriere architettoniche abbondano e le manutenzioni del verde vengono magicamente programmate solo in campagna elettorale la domanda è banale: Questo centrodestra come può, dopo vent’anni di governo della città, promettere ai cittadini di fare quello che non ha mai realizzato?
Il Borri fatiscente e immobile è un’immagine che spiega perfettamente la parabola del centrodestra e del suo candidato sindaco. Una parabola senza fine che ha sempre promesso, rinviato, giustificato e che oggi svela quanto in questi vent’anni è stato fatto per dare decoro a Busto Arsizio: NULLA
E’ venuto il momento di cambiare di avviare una politica che punti a realizzare le necessità quotidiane della gente. Serve un piano preciso, complessivo, mirato fatto di manutenzioni, riqualificazione di strade e marciapiedi, abbattimento delle barriere architettoniche, manutenzione e cura puntuale del verde pubblico e dei parchi. Alle grandi promesse degli altri, noi risponderemo e attueremo un piano per Busto, per i quartieri e per tutti i cittadini. E con Gianluca Castiglioni tutto questo sarà possibile.

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