Alessio Nicoletti: "Siamo e saremo la voce dei cittadini in Comune"

Alessio Nicoletti è il capolista di Movimento Libero alle elezioni comunali di Varese. Varesino, formazione scientifica al Liceo Galileo Ferraris. Attualmente è consigliere comunale, ha corso alle due precedenti elezioni come candidato sindaco e a questa tornata per la prima volta la sua lista fa parte di una coalizione, quella di centrodestra che sostiene Paolo Orrigoni.

Come ti senti di descrivere questi anni da consigliere comunale e quali sono i temi su cui ti sei speso maggiormente?
Ho sempre cercato di interpretare il ruolo che mi è stato affidato dagli elettori nelle scorse elezioni e in quelle ancora prima nel ruolo di consigliere di minoranza, per portare le varie istanze che arrivavano dalla città nell’istituzione e impegnandomi al massimo per portare la voce dei cittadini in consiglio comunale che infatti è il nostro slogan. In questi anni abbiamo toccato tutti i temi trattati spesso con mozioni o emendamenti o interventi correttivi spesso recepiti.

Nelle due precedenti elezioni Movimento Libero correva da solo con te candidato sindaco, questa volta corre all’interno di un’alleanza con il centrodestra. Come mai questa scelta?
È stata una scelta sofferta e maturata all’interno del nostro gruppo e molto importante rispetto alla nostra storia. Siamo partiti da un’analisi che è questa: abbiamo sempre portato la voce dei cittadini nelle istituzioni. Allo stesso tempo però vogliamo essere una forza di governo ma da soli è difficile. Pertanto, ragionando in tempi non sospetti quando Renzi era al 40% abbiamo scelto di confluire nel centrodestra per rafforzare la possibilità agli elettori e ai cittadini di veder realizzate le cose che ci chiedono.

Per quale motivo ti sei candidato?
Mi candido per portare l’esperienza maturata in questi anni tra i banchi del Consiglio comunale. Sono convinto che serva esperienza ma per fare bene. Nella mia lista poi sono affiancato da persone di esperienza ma anche da gente nuova.

Alessio Nicoletti insieme ai militanti di Movimento Libero

Alessio Nicoletti insieme ai militanti di Movimento Libero

Qual è la tua idea di politica?
La politica è forma più alta di partecipazione del vivere civile in comunità. Purtroppo, spesso questa parola viene legata a un significato negativo. nostro compito è riportarlo in positivo perché da politica passa tutta nostra vita. senza politica

Quali sono i tuoi maestri di vita?
Devo dire che ne ho avuti diversi. Non cito i nomi ma nell’elenco metto sicuramente la mia maestra delle elementari che mi ha formato, qualche prof. delle medie e del liceo che hanno lasciato il segno non solo con l’istruzione ma anche a livello umano. Queste figure hanno inciso profondamente. E senz’altro la mia famiglia e i miei genitori e poi ancora i tanti riferimenti politici di quando ero ragazzo nel partito.

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco?
Dico sempre che non c’è un “primo intervento” perché l’amministrazione si deve occupare di tutto a partire dall’intera macchina comunale con una riorganizzazione che renda efficiente tutti i servizi. I cittadini avranno servizi sempre migliori se si riuscirà a creare un tutt’uno tra la parte politica, amministrativa e del personale. Sono loro infatti i veri attori che forniscono i servizi ai cittadini. L’obiettivo è creare una macchina nella quale chi ci lavora abbia il piacere di farlo per i cittadini.

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire a Varese?
Quelli sentiti dai cittadini e quindi la sicurezza, la viabilità e l’ambiente. Ne aggiungo un quarto ovvero il mantenimento di alti finanziamenti per i servizi sociali.

Qual è la cosa migliore che ha fatto l’attuale amministrazione e dove invece poteva fare meglio?
Spesso si sente ripetere la critica secondo cui questa amministrazione non avrebbe fatto niente. Io sono stato persino in minoranza ma ricordo come opera ben visibile e strategica la tangenziale nord-est che costeggia l’Iper. Si tratta di un’opera che si attendeva da tantissimi anni che ha tagliato via parte del traffico. Sulle cose da migliorare ti dico senz’altro che c’è da alzare la guardia sull’ordinario mettendo poste maggiori a bilancio per le manutenzioni di tutti i giorni. Parlo di asfaltature ma anche del decoro perché i cittadini chiedono questo.

Alessio Nicoletti insieme al candidato sindaco Paolo Orrigoni

Alessio Nicoletti insieme al candidato sindaco Paolo Orrigoni

In una recente analisi di Luca De Biase del Sole24Ore emerge una conclusione secondo la quale il destino delle città sarà sempre meno determinato dalla posizione geografica e sempre più dalle connessioni. Condividi? E a cosa è importante secondo te che la città di Varese si connetta?
Non condivido l’analisi del Sole24Ore perché credo che la posizione geografica sia ancora determinante e certamente per Varese è un fattore strategico. La geografia conta molto. Su quali devono essere le connessioni ti rispondo con il sogno di Movimento Libero della “Grande Varese”, un’idea approvata tramite mozione in Consiglio comunale che va nella direzione della collaborazione con i comuni prossimi e nella nostra idea c’è anche quella di fondersi con loro dal punto di vista istituzionale se fosse possibile. E poi senz’altro occorre connettersi con la vicina Confederazione Svizzera per gli scambi culturali, commerciali ed economici valorizzando il nostro luogo geografico perché abbiamo un vantaggio che altre città non hanno. La capacità di collegarsi direttamente a realtà come la Svizzera, Milano e Como sono obiettivi alla nostra portata.

Chiudono sempre più attività in città. Cosa faresti per contrastare questa situazione?
Ti rispondo così: applicando l’intero programma amministrativo della nostra coalizione. Ci vuole una visione di città ben amministrata per poter rilanciare anche il commercio che è la vera spina dell’economia di Varese. A questo dunque si arriva pensando anche ai trasporti, alla mobilità e all’ambiente.

Cosa non vorresti vedere nella tua città?
Mi piacerebbe che ci fosse un senso civico e un’educazione maggiore. Personalmente mi innervosisco quando vedo imbrattamenti magari su beni pubblici appena restituiti alla comunità oppure la maleducazione di alcuni giovani. Serve più senso civico.

Se dico “diritti civili” cosa ti viene in mente?
La Costituzione italiana e le nostre leggi, che rispetto.

 

David Mammano

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