"Beati gli ultimi se i primi sono onesti"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del candidato della lista civica Borgo Sindaco Massimo Gnocchi, che, muovendo alcune critiche al candidato sindaco della coalizione di centrodestra Andrea Cassani,  ricorda parte della sua storia e di Roberto Borgo, dal 1997 al 2001.

Quella che vivremo il prossimo 5 Giugno a Gallarate sarà una corsa per il rinnovo del consiglio comunale e per la scelta del nuovo sindaco molto particolare. Come a molti non sarà sfuggito, infatti, sarà anche una sfida generazionale semprechè la buona amministrazione possa basarsi anche su questo.
Ciò perchè domenica scorsa il giovane candidato del centrodestra, il leghista Andrea Cassani, in una lettera pubblicata sulla Prealpina ha posto la questione in maniera abbastanza chiara, lamentandosi che chi lo attacca non lo conosce abbastanza e, soprattutto, viene da storia politica vecchia, come anagraficamente vecchi sarebbero alcuni dei suoi principali competitor, Guenzani in primis e Borgo in secundis. Dice, inoltre, che discutere del passato non serve, bisogna guardare avanti, al futuro. Su questo concordo con lui, perchè la città deve essere governata al meglio. Il punto è che per farlo e non si deve e non si può dimenticare quello che a Gallarate (e in nessuna altra città della provincia) è accaduto sia negli ultimi 5 anni che in quelli prim’ancora. Perchè non è possibile farlo? Perchè quello che la campagna elettorale di 5 anni fa ha sancito per voce del partito che lui stesso rappresenta non era proprio questione leggera! La Lega di Gallarate 5 anni fa infatti rispolverò con toni e parole dure, la questione morale al grido di “Gallarate libera”.
Una questione di cui oggi, in virtù del grande rassemblement realizzato attorno al suo stesso nome, Cassani non racconta forse per mere ragioni di opportunità. “La cosa tedia i gallaratesi, bisogna guardare avanti” scrive Cassani stesso sul quotidiano. Lo scrive, ma nemmeno lui ci crede dato che quando è stato evidenziato da qualcuno (avv. Romano ndr) che l’ex alleato di ieri, ossia la Forza Italia del leader Caianiello, è appunto oggi nuovamente alleata con la Lega, lo stesso giovane leghista s’è premurato di dire pubblicamente che “l’accostamento è strumentale e teso al discretido del leader della coalizione tutta”.
Insomma diciamo ironicamente che è un filo contraddittorio.
Conosco pochissimo Andrea Cassani. L’ho visto solo una volta quando, accompagnato dal capogruppo usente della Lega Bonicalzi, è venuto nella mia pasticceria poco dopo Pasqua per esplorare ipotesi collaborative che portassero sostanzialmente al ritiro della candidatura di Borgo, con il quale peraltro già stavo lavorando ed avevo lavorato in consiglio comunale diversi anni fa.
Come dissi con franchezza allora a Cassani, che peraltro ringraziai per la cordiale visita, per fare il Sindaco di una città come Gallarate a mio giudizio oltrechè esperienza di vita serve innanzitutto una robusta dose di apprendistato sui banchi del consiglio comunale, cosa che lui non aveva e non ha, come peraltro anche altri improvvisati candidati sindaco. Misi in evidenza che a me la sua figura come candidato del centrodestra sembrava debole per via dell’incarico politico che ha in Regione. Un incarico che in tempi di crisi appare, verso quei giovani che faticosamente cercano un lavoro che latita e ai quali lui oggi pare rivolgersi in prima istanza, quantomeno poco opportuno. Inoltre, e infine, sollevai la questione politica della coerenza e della linearità con i fatti del passato ricordandogli che il sottoscritto aveva lasciato la Lega in tempi non sospetti (rinunciando alle poltrone), proprio perchè nel lontano 2001 le istanze programmatiche non vennero ben chiarite sotto gli aspetti urbanistici e non solo. Gli stessi fatti che peraltro hanno prodotto la frattura di 5 anni fa tra Lega e Forza Italia  a Gallarate che ora si è ricomposta attorno al suo nome.
Proposi lui di fare un passo indietro, come in quel caso avrebbe fatto anche Borgo, per fare in modo che a sindaco di Gallarate il centrodestra candidasse una donna (con chance di vittoria alte) che avesse esperienza da consigliere comunale, nessuna complicanza politica di nessun genere e soprattutto che nel lontano 2001 mi seguì nella mia uscita dal carroccio: Alice Macchi, che fu presente a quell’incontro. Com’è chiaro oggi la mia proposta è caduta nel “buco” e quindi ora la corsa a Gallarate vede contrapposti Guenzani a Cassani e a… Borgo come terzo incomodo che sabato scorso, durante la presentazione della nostra lista civica, ha ammesso che chi come me era uscito dalla Lega tanti anni fa forse non aveva avuto tutti i torti.
Questa è la realtà dei fatti. E i programmi? Ci sono e non sono nemmeno tanto diversi, tutti pieni di promesse e spunti anche interessanti ma, come sempre vado dicendo, in politica il programma più importante è la storia delle persone, quello che hanno fatto durante l’impegno pubblico e soprattutto quello che non hanno fatto.
Perchè ho voluto mettere tutto ciò nero su bianco? Perchè credo che Gallarate debba davvero cambiare libro, e non solo pagina come dice Cassani.
Vorrei chiudere ricordando una cosa. 5 anni fa fui candidato civico a sostegno di Andrea Buffoni. Se si fosse fatto l’apparentamento ufficiale con Guenzani, che Buffoni disse di votare al secondo turno come poi fecero moltissimi elettori anche della Lega Nord, io come più votato della lista a cui Buffoni avrebbe lasciato campo, sarei rientrato in consiglio comunale in maggioranza. Preferimmo dare solo indicazione di voto senza alcuna “profittazione di circostanza” a segno inequivocabile di serietà. Questo per dire che se qualcuno oggi provasse a dire che il mio sostegno a Borgo e la sua stessa candidatura sono una macchinazione per far rivincere Guenzani…..beh mente sapendo di mentire. Perchè come Borgo ha detto noi puntiamo al ballottaggio e perchè Roberto sarebbe per Gallarate il miglior sindaco tra quelli in lizza perchè “è persona capace, seria ed onesta” come scriveva sulla Padania del ’97 l’allora on. Giovanna Bianchi che, ricordo, 5 anni fa corse per la Lega proprio contro Forza Italia.
Io sono sempre stato abituato a dire la verità ed a comportarmi così, con sincera schiettezza e anche a costo di rimetterci. Ora da umile e per scelta ultimo candidato della lista civica Borgo sindaco -fedele al detto beati gli ultimi se i primi sono onesti- dico ai Gallaratesi di cercare di fare uno sforzo: andare a votare e possibilmente scegliere con saggezza.

 

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2 risposte a “"Beati gli ultimi se i primi sono onesti"

  1. Kim

    C’e’ solo da ridere. I congiurati della Lega del 1997 sono tutti nella lista dei cittadini di Librandi e soci, sostenitori di Monti e Fornero.
    Per altro senza i loro pasticci e le loro invidie ,oggi la Lega sarebbe ancora al governo di Gallarate.
    Per le poltrone poi il Dottor Borgo ne ha occupate alla Sea e da qualche altra parte per meriti politici.
    Altro che balle.
    Meglio Cassani che i reduci dal porto delle nebbie.

  2. Massimo gnocchi

    Chi non ha il coraggio di mettere il suo nome e cognome sotto un commento, soprattutto questo tipo di commenti, meriterebbe silenzio perché appartiene alla categoria dei quaraquaqua. Ma siccome lei fa il professore scrivendo “per altro” le dico appena una cosa. Lei è’ tra quelli che speravano che borgo e il sottoscritto prendessero i voti per dare a voi i posti. Le cadreghe che tanto desiderate. Quando lei e i suoi amici avrete imparato a rinunciarvici per qualcosa di alto, come il bene della città, ripassi che magari le verrà aperto. Ultima cosa: la prossima volta che crede di avere qualcosa da dire su di me, si sciacqui la bocca. Grazie

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