Arno e Olona, grido di dolore del territorio

«La sensibilità per il tema dell’ambiente è importante soprattutto nei giovani che, purtroppo, devono fronteggiare una situazione per cui non hanno resposabilità», così il Consigliere di Regione Lombardia e Presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile Luca Marsico ha esordito durante l’incontro organizzato dal gruppo Forza Italia Giovani Gallarate, coordinato da Margherita Biffi e con ospite il candidato sindaco Andrea Cassani. All’ordine del giorno l’inquinamento del fiume Olona.

«Non abbiamo la presunzione di individuare le origini dell’inquinamento dell’Olona, ma il nostro risultato come Commissione Ambiente è stato capire che non esiste una responsabilità unica rispetto allo stato dell’arte che dobbiamo fronteggiare, perché deriva da una miriade di situazioni disdicevoli», ha spiegato Luca Marsico. «Gli industriali ci hanno chiesto comprensione sugli scarichi in deroga, i rappresentanti dell’ambito territoriale hanno sollevato questioni importanti sullo stato manutentivo degli impianti, i sindacati hanno espresso le proprie preoccupazioni e così via. Con la recente costituzione della società Alfa, che dovrà gestire l’intero piano d’ambito, si va verso un ciclo integrato delle acque».

Il peggio sembra essere passato: «Lo scempio vero e proprio accadeva negli anni passati – spiega Luca Marsico -. Quando non piove, la portata minima vitale del fiume Olona è costituita da ciò che esce dai depuratori, acque che costituiscono il suo maggior “affluente”. Già dal punto di vista chimico ci sono stati dei miglioramenti, lentamente qualcosa si sta muovendo in positivo anche per quanto riguarda l’ecosistema».

«Far vivere l’asta dell’Olona è un sistema per stare col fiato sul collo a chi vuole delinquere riversando illegamente sostanze inquinanti nel fiume. Questo è possibile sia grazie ai volontari che si sono resi disponibili a presidiare il territorio con un servizio di sentinelle sia con un monitoraggio semestrale, volto alla creazione di una cabina di regia dove poter veicolare tutte le informazioni in riferimento alle indagini sul fiume. Abbiamo infatti notato che tutti svolgevano al meglio delle proprie possibilità i propri compiti, ma mancava un momento di sintesi».

«Noi della Commissione Ambiente abbiamo raccolto il grido di dolore che arriva dal territorio: non abbiamo un portafoglio, ma abbiamo un grande potere politico all’interno del Consiglio. Pensare di risanare l’Olona con un appostamento di bilancio è come immaginare di svuotare il mare con un cucchiaino. Si tratta di un cammino lento, e il fatto di averlo già intrapreso è lodevole e importante».

Camilla Malacarne

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2 risposte a “Arno e Olona, grido di dolore del territorio

  1. Felice

    “Gli industriali ci hanno chiesto comprensione sugli scarichi in deroga”

    mi chiedo se ci prendiamo in giro o cosa? mi sembra che questi sversamenti e schiume che periodicamente appaiono siano “regalate” da qualcuno che molto probabilmente ogni tanto eccede a va oltre a qualche “deroga”.
    Già il concetto di deroga è folle se si vuole tutelare un fiume. Solo in un paese di collusioni continue tra politici ed industriali viene concesso tutto ciò. C’è bisogno di discutere di cosa? Sinceramente non capisco.
    Si tolgono le deroghe e si multa pesantemente chi immette sostanze illecite e chimiche nei fiume, le stesse sostanze che poi permeano nella falde nell’acqua che si beve.

  2. GMT

    Oltremodo.
    Ma che centra Cassani in tutto ciò?
    E l’Arno o l’Arnetta come sono abituati a chiamarla i Gallaratesi?
    Scusate ma o è fuorviante il titolo o il pezzo andava almeno nelle pagine di Castellana.
    Parla solo Marsico e solo dell’Olona … o non so più leggere.

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