Il Maga si è aperto alla città e al mondo

missoni-presentazione-londraHa colorato Gallarate per dieci mesi ed è atterrata a Londra questa mattina per la presentazione alla stampa inglese. Stiamo parlando della mostra “Missoni, l’Arte, il Colore”, ospitata al Fashion and Textile Museum dal 6 maggio.

Il Partito Democratico ha colto l’occasione per commentare il successo made in Gallarate dell’esibizione di Missoni, concentrandosi sulla cultura «come occasione di formazione e di attrazione. Una cultura che deve essere inclusiva, come ha spiegato la nostra giovane candidata Anna Zambon durante la presentazione del programma della coalizione del centrosinistra».

«Il Maga ha iniziato ad aprirsi alla città e deve continuare su questa strada, proponendo un’offerta di alto livello con un necessario tagli delle spese. Sono state tante in questi anni le iniziative che hanno richiamato i giovani, contribuendo a diffondere la conoscenza dell’esistenza di questo nostro gioiello gallaratese, purtroppo progettato malissimo e che siamo riusciti a riaprire in tempi record dopo l’incendio del 2013, grazie anche all’impegno del sindaco Edoardo Guenzani».

Nella cornice del Maga (e non solo) ha inaugurato il 16 aprile la mostra di Ugo La Pietra, “Abitare è Essere Ovunque A Casa Propria”, che comprende anche alcuni allestimenti cittadini come il “Salotto Urbano” accanto alla bibliotecasalotto-urbano di piazza San Lorenzo. «Questo è il tipo di arte che vogliamo, un’arte che sia per tutti e visibile in città anche al di fuori del museo. Un altro esempio positivo è anche l’esperimento di questi giorni in Crocetta con i ragazzi del liceo».

Per quanto riguarda Officina Contemporanea, la rete per la cultura a Gallarate nata sotto l’amministrazione Guenzani, «è sintomo di quella sinergia che vogliamo rafforzare, coinvolgendo associazioni e realtà locali che devono essere la forza propulsiva di un luogo di aggregazione».

A proposito di cultura, impossibile non citare la biblioteca. «Oggi se pensiamo alle biblioteche, non affiorano alla mentre solo i tradizionali libri cartacei come se fossero un lontano ricordo, ma anche tanti altri elementi. Il nostro progetto della biblioteca in via Bottini mostra un’idea di spazio della cultura tecnologico, aperto e fruibile da tutti. Siamo contenti quindi che anche altre liste abbiano infine concordato su questa nostra visione. Tuttavia, non capiamo la Lega Nord (che oggi sostiene Andrea Cassani con la coalizione di centrodestra, formata anche da Forza Italia) che vuole chiudere il Maga, quando era al fianco dei forzisti ai tempi di Mucci che lo hanno costruito in questo modo irrazionale ed energivoro».

biblioteca.gallarate«Altro punto che intendiamo continuare è quello della valorizzazione del sistema Panizzi. L’amministrazione Guenzani ha iniziato a coinvolgere maggiormente il Panizzi, ben “sfruttato” dai comuni minori ma prima poco coinvolto da Gallarate. Grazie alle collaborazioni siamo riusciti ad aprire la biblioteca anche il sabato pomeriggio e a proporre laboratori di lettura per bambini e corsi di animazione alla lettura. Pensiamo che la biblioteca, con orari vicini alle esigenze delle persone, debba offrire spazi per i bambini, corsi di formazione e momenti di aggregazione. Nostra intenzione è quella di coinvolgere ancora di più il Panizzi sia nella biblioteca che nell’organizzazione di DuemilaLibri».

«Tutto ciò è realizzabile ovviamente dal ruolo di regista del Comune, coordinatore e catalizzatore della ricchissima offerta culturale di Gallarate, dalla proposta teatrale a quella musicale a quella di Officina Contemporanea e così via, per evitare sovrapposizioni e per ottimizzare le risorse. I semi che abbiamo gettato perciò sono buoni e hanno saputo intercettare esigenze comuni. Intendiamo continuare, con serietà ed entusiasmo».

Camilla Malacarne

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Una risposta a “Il Maga si è aperto alla città e al mondo

  1. massimo gnocchi

    Quali liste avrebbero concordato sull’allocazione della nuova biblioteca alle ex Bottini che mi sfugge? Anche perchè nel programma di 5 anni fa di Guenzani, diversamente, si leggeva abbastanza chiaramente che l’idea era quella di fare del Maga anche una “mezza biblioteca” per dirla in parole semplici. idea naufragata a quanto pare e che invece un senso lo aveva secondo me. Sul fatto che la galleria sia oggi -come ieri peraltro- una risorsa per la città sono concorde. Come sul fatto che nacque un pò così….come merce di scambio nemmeno molto ben “scambiata” dell’autorizzazione al mega centro commerciale del “Fare” che, come noto, oggi è rovinosamente il simbolo -nel cuore della città- di una più che poco calibrata operazione urbanistica in perfetto stile spannometrico. Al tempo, da solo insieme a Borgo, presentai sul fatto addirittura un esposto alla Procura della Repubblica. Ma nessuno del PDS (oggi PD) seppur in minoranza seguì l’iniziativa….forse perchè ritenuta operazione fatta bene…e non “irrazionale” come oggi la si definisce. Cmq bene che la mostra di Missoni sia stata richiesta e ospitata nella meravigliosa Londra. Un lustro per il territorio e l’immagine del Maga nonchè dell’azienda stessa. Senza però ulteriori meriti per nessuno. Solo il condivisibile invito a lavorare in senso alla prossima amministrazione per non fare di questi accadimenti un fatto casuale.

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