Francesco Rubino spiega il suo passo indietro

L’avvocato Francesco Rubino – vicino al movimento di CL – è stato uno degli animatori di Progetto Comune. Dopo lo scontro interno alla lista e l’addio della componente di Ncd, Rubino annuncia il passo indietro dalla partecipazione diretta alle elezioni, offrendo la sua ricostruzione del percorso di Progetto Comune. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento completo

(nella foto: Rubino durante la prima presentazione del progetto)

 

Sin dal primo incedere dell’impegno politico mi sono prefisso l’obiettivo di condividere la mia passione, i miei ideali e la mia (seppur minima) competenza per tentare di rendere migliore la nostra città. Da questo impulso è scaturito un legame con gli amici che hanno dato luce ad unastraordinaria iniziativa civica: “Progetto Comune”.

Come ha sottolineato l’amico Trecate negli ultimi interventi sulla stampa, Progetto Comune rappresentava il tentativo di raggiungere il più alto tra i traguardi in ambito politico: il coinvolgimento spontaneo di cittadini che superasse logiche politiche di posizione, per condividere la ricerca del bene comune per la propria città.

Questa idea – semplice ma potentissima – ha suscitato un interesse inaspettato tra i tantissimi amici che hanno sin dall’inizio compreso come questo tentativo fosse una vera e solida alternativa civica, fondata su una piattaforma amministrativa di enorme valore e su persone competenti.

Questa impresa sociale – prim’ancora che politica – è stata scientemente distrutta proprio da colui a cui avevamo conferito l’onore di rappresentarci. Le motivazioni di questo gesto – che penso si comprenderanno appieno in futuro – rappresentano uno dei casi di più infima metodologia politica, secondo cui il fine personale giustifica qualunque mezzo utilizzato.

È proprio vero dunque quello che affermava Max Weber “Ci sono due modi di fare il politico: si può vivere “per” la politica oppure si può vivere “della” politica”.

La consapevole tempistica di questa decisione del candidato sindaco ha condotto all’inevitabile conseguenza di rendere impraticabile la presentazione di Progetto Comune alle prossime elezioni ed il confronto sulle innovative proposte amministrative contenute nel Progetto CresciAMOGallarate, cuore pulsante della proposta civica.

A fronte di quanto accaduto, ci si è presentato innanzi un bivio. Rimanere cocciutamente ancorati alla proposta iniziale nonostante la realtà fosse drammaticamente mutata, oppure gettare al vento il lavoro e l’impegno dei tantissimi amici, decretando la fine dell’esperienza appena nata.

Siccome sono stato educato a sostenere il peso e le conseguenze delle mie idee e delle mie azioni, in qualità di fondatore della Lista Civica – nonché di promotore dell’infausta decisione di conferire a Roberto Borgo la guida di Progetto Comune – non intendo sottrarmi alla responsabilità politica dell’esito della lista civica. Ho quindi deciso di non candidarmi alle prossime elezioni amministrative, guardando con favore l’impegno politico in altre realtà da parte degli amici con cui abbiamo speso mesi di lavoro, avendo la certezza che preserveranno l’impeto originario dell’esperienza intrapresa e prematuramente conclusa.

Persisterà in me il saldo proposito tenere viva la fiamma dell’interesse per la cosa pubblica che ha animato il mio impegno ed ha coinvolto tante persone e tanti giovani nell’avventura di questi mesi, consapevole del fatto che, sebbene il mio impegno avrà connotati diversi dalla competizione elettorale, in me mai si spegnerà la passione per la politica e per la nostra città, perché come diceva Jules Renard “Non occuparsi di politica, è come dire non occuparsi della vita”.

Francesco Rubino

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9 risposte a “Francesco Rubino spiega il suo passo indietro

  1. massimo gnocchi

    Ho conosciuto Rubino in questa occasione e sebbene abbia con lui avuto alcuni attriti sin da subito mi dispiace sia finita così ma….il perchè è molto chiaro. Il vero motivo è noto infatti dato che Lozito, invitato da Borgo al pari di Rubino a fare un passo indietro, si è candidato in pochi giorni dall’uscita indotta a sostenere Cassani. Una scelta legittima ma francamente lontana chilometri dalla pretesa coerente alternatività a Guenzani e Cassani sbandierata sulla prealpina del 24 aprile u.s. da tutti e due! Ora Rubino stesso ci dice in politichese che non si candiderà ma attaccando Borgo come politicante (e senza dubbio vedrete che avrà spazio per farlo sulla carta stampata perchè serve a gettare discredito su Borgo stesso e la sua lista), annuncia appunto che voterà “guardando con favore l’impegno politico in altre realtà da parte degli amici con cui ha speso mesi di lavoro”. In poche parole soterrà Lozito. Ma qual’è il motivo del vade retro di Borgo ai due? Semplice: chi costruisce una lista civica non può e non deve avere esitazione nel sostenere quella posizione chiaramente terza. Borgo si è evidementemente accorto del contrario e quindi ha posto l’alt. Il fatto che in soli 4 giorni dalla estremissione il primo sia andato a sostenere un altro candidato sindaco ed ora il secondo ci dica che lo sosterrà però significa che per entrambi il fatto di sostenere prima Borgo era solo mera “opportunità” e non reale convinzione. Pare lampante ed è segnale che Borgo aveva visto bene. Meglio così per tutti, però, anzi soprattutto penso per la città che adesso ha una chiara opzione terza sulla quale puntare qualche fiche.

    1. Giulio Crepudio

      Sig gnocchi le consiglio di tornare a fare i pasticcini perché di pasticci lei ed il suo ” compagno ” borgo ne avete combinati già tanti! Vi siete alleati da subito con la sinistra di Librandi alle spalle e su loro dictat avete imposto ai due signori di non presentarsi perché avevate paura che i vostri uomini non c’è L avrebbero fatta . Voi eravate già d’accordo da molto tempo . Tutto viene alla luce di quello che si fa , Un consiglio torni a fare i pasticcini perché lei ed il suo amico di ” pasticci ” ne avete già combinati troppi e Lozito e Rubino ed altri sono stati gran signori a sopportarvi fino alla fine fosse stato per me vi avrei mandato a f……. Molto tempo prima !
      E si ricordi che borgo era il candidato di scorta perché il “prescelto ” aveva rifiutato .

      1. Massimo gnocchi

        Buonasera sig. Crepudio. Guardi io sono un umile ofele, ma non sono “pirla”. E lo dico da milanista. Lasci perdere non provi a far credere quel che non può’ provare. Una sola cosa è certa. Oggi Lozito corre per cassani. Borgo corre invece per la città contro cassani e contro guenzani. Tutto il resto è’ come diceva mio nonno gran Fuffa. Le chiedo invece di dirmi cortesemente quali pasticci amministrativi avrei combinato perché non ne so io al corrente. Lo faccia presto però perché alla mia onestà come uomo pubblico sono molto legato e il mio avvocato sa bene quanto voglia preservare questa difficile virtù. Quindi la ascolto. Mi dica……..

        1. Giulio Crepudio

          Guardi rilegga bene senza farsi prendere dall impeto di rispondere senza sapere quello che dice : io non ho mai parlato di pasticci amministrativi .

          1. Massimo gnocchi

            Prendo nota della sua opportuna specificazione. La rassicuro peraltro ricordandole che so sempre molto bene quel che dico. Ultima cosa. Lei non mi conosce perché diversamente saprebbe che io non sono mai stato incline ad assecondare alcun tipo di DIKTAT. E men che meno sono stato e sono uomo di sinistra. Mi saluti i suoi “signori” coi quali, personalmente, non conservo nessun tipo di rancore. Ma la politica è tutta un’altra cosa. Buona giornata.

  2. GMT

    Più che scomodare Weber e l’etica protestante e lo spirito del capitalismo che mal si concilia con l’appartenere a Cl, ben più conformemente mi sembra possibile parlare de La vlpe e l’uva di Esopo.
    Da osservatore esterno, non posso che credere che Lozito e Rubino abbiano puntato agli acini, ma arrivando il proprietario del tereno, si siano rifugiati in una tana sicura, una lista e una coalizione che, sebbene di ripiego, permettesse una certa visibilità e forse risultato.
    A Lozito e Rubino viene chiesto di fare un passo indietro. E dopo pochi giorni, dopo mesi che dichiarano altro e lavorano per un risultato diverso, Lozito è capolista in una delle liste di Cassani? E Rubino si chiama fuori elegantemente da solo? Ma allora non possedeva prima la passione politica necessaria e il passo di lato, e non indietro, serve solo a far convergere, per calcol, le proprie preferenze sull’amico.
    Il gioco della politica ormai ha schemi noti.
    E tutti i bravi non sono quelli che giocano con noi e i cattivi tutti gli altri (anche per i distinguo su Trecate, doverosi per i rapporti lavorativi che legano le mani).

  3. Kim

    Tutti professionisti del nulla. Imparassero almeno l’italiano e la punteggiatura prima di essere i Nostradamus di Gallarate.

    1. massimo gnocchi

      Lei invece che professionismo incarna? quello dell’anonomato? Abbia il coraggio di scrivere il suo nome e cognome, magari ci faremmo pure quattro risate sopra….in italiano

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