Un "centro commerciale naturale" per Gallarate

«La Nostra Gallarate 9.9 è l’unica civica di Gallarate. Staremmo bene sia con la coalizione di centrodestra sia con quella di centrosinistra, ma abbiamo voluto offrire ai cittadini un’alternativa che andasse oltre i partiti. Gli stessi cittadini le cui esigenze sono ciò su cui voglimo concentrarci», così Rocco Longobardi ha riassunto brevemente la filosofia della sua lista civica nel corso della serata di mercoledì 4 maggio, dal titolo “Cultura & Commercio”.

I candidati 9.9 Alfiero Marangon e Giulia Morosi sono intervenuti esponendo al pubblico in sala alcuni punti del programma per quanto riguarda la cultura, a cominciare dal museo Maga: «Si è parlato del Maga come di un lusso che Gallarate non si può permettere. Tuttavia, penso che non solo Gallarate se lo possa permettere, ma che debba sostenerlo in tutto e per tutto perché è un’eccellenza della nostra città. Occorre trovare soluzioni per migliorare la percezione del museo da parte dei cittadini. Inoltre, affinché i gallaratesi respirino l’arte, questa deve estendersi per tutta la città – a tal proposito Marangon ha citato ZAP e il Salotto Urbano di La Pietra -, contaminando persino i muri con la street art, all’interno del progetto “Messi al muro“. Ci proponiamo di creare un clima artistico culturale non solo negli spazi consoni all’arte, ma incentivando le forme d’arte che si trovano tra la gente».

Giulia Morosi si è concentrata sul conservatorio Puccini e sul progetto della nuova biblioteca. «A Gallarate abbiamo l’unico conservatorio equiparato a università nell’ambito della provincia di Varese. Nonostante il valore artistico e le potenzialità del Puccini, persistono criticità in merito alle quali proponiamo soluzioni concrete in continuità con quanto di positivo già è stato fatto. Una realtà che deve essere più conosciuta, incentivando esibizioni, concerti e interventi musicali nei teatri e nelle piazze». E la biblioteca? «Dinamica e innovativa, polo culturale e tecnologico in continua evoluzione. Vorremmo rivedere il progetto di via Bottini, coinvolgendo il Sistema Panizzi». Tra le idee, coworking, autogestione delle aule studio e “pony books”: volontari che consegnino e riprendano i libri presi in prestito a domicilio, pensati soprattutto per le persone più anziane.

Decoro urbano, pulizia, comunicazione, mercatini, carta Athena e palazzo Minoletti come sede di micro fiere del commercio, eventi di beneficienza, culturali, sportivi o altro. Queste alcune delle proposte presentate dal candidato sindaco 9.9 Rocco Longobardi, che si è concentrato in particolare sul progetto che vede la creazione di un centro commerciale naturale, «Dopo cento giorni dall’elezione della prossima amministrazione comunale, che costituiranno una fase necessaria di monitoraggio che prevede anche la creazione di una mappa commerciale grazie alla quale tutti siano informati su quanto avviene in città, in concomitanza con Duemilalibri, il 15 ottobre sarà inaugurato uno shopping center naturale che coinvolgerà la città tutta, progetto nato per aiutare il commercio gallaratese, anche unitamente a eventi culturali».

Camilla Malacarne

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5 risposte a “Un "centro commerciale naturale" per Gallarate

  1. Gianluca Tonellotto

    Informato di un invito, contenuto fra i vari insulti su di un social in cui non sono direrramente o indirettamente presente, a confrontarmi pubblicamente sul tema del commercio in Gallarate, che mai prima si era tradotto in un rapporto commercio / cultura, ebbene, eccomi.
    Se Longobardi lo ritenesse ancora vantaggioso, per alzare il prezzo di un appoggio al centrodestra come al centrosinistra (e lo racconta chiaramente all’inizio) e far pendere la bilacia dei voti ora dall’una ora dall’altra parte, ebbene, eccomi.
    Il confronto lo si faccia però in una redazione di un giornale o in una conferenza stampa davanti a pluralità di giornalisti, ascoltatori, gallaratesi, che altrimenti, davanti a un Suo pubblico, non potrebbe esserne garantita trasparenza e realtà dei fatti, soprattutto se trascorsi da tempo.
    Perchè diciamolo ancora una volta per tutte, posso vantare sicuramente la genesi e la premazia di certe idee, tradotte anche in ipotesi di lavoro, da riempire pagine e pagine, ma sarebbe oltremodo autoreferenziale.
    Ma che Longobardi ne faccia una raccolta e le dispacci per proprie, beh, non lo posso accettare.
    Verificate.
    La prima intervista che mi fece Sonia Origlio contiene già idee, o meglio, vision di cosa significhi, a Gallarate, rilancio, sviluppo, promozione, … del commercio, anche e soprattutto, per il tramite dell’unico attrattore presente, la cultura (di un MAGA, delle proposte di 4 teatri, dei festival di poesia, jazz, letteratura, filosofia, …), perché ad esempio un quotidiano locale titolava “a Gallarate non c’è il mare ma il MAGA”.
    E tralascio i verbali della Commissione Attività Produttive o del Distretto del Commercio.
    Ma l’utile vera domanda finale è “Gallarate 9.9 va con il centrodestra o con il centrosinistra?”
    (Ah, pare che 9.9 su 10.0 sia un punteggio che si attribuiscono … per il ballo?)

  2. Angelo Deon

    Andiamo al di la di sterili pokemuche che muoiono nello stesso momento in cui nascono. La vera domanda è facciamo? Posto che siamo tutti d’accordo che il binomio commercio e cultura funzioni? Buona vita.

  3. Agostino

    Sig. Tonellotto . la sua polemica con il candidato sindaco Rocco Longobardi del gruppo civico apartitico “La Nostra Gallarate 9.9 ” ci pare un affare del tutto personale che non interessa minimamente i gallaratesi. Il candidato sindaco fa proposte concrete per il bene della città come abbiamo potuto ascoltare ieri sera nella sala Impero, insieme a tantissimi gallaratesi presenti. Non mi interessa e non interessa nessun gallaratese sapere come e dove sono nate queste proposte. Viceversa Interessa moltissimo farle conoscere e spiegarle a noi tutti elettori come ha fatto Rocco nell’assemblea di ieri sera .

  4. Gianluca Tonellotto

    Peccato che quelle stesse proposte non siano mai state sostenute prima dallo stesso Sig. Longobardi, che anzi, in taluni casi, le bocciò sonoramente.
    Non si tratta affatto di sterili polemiche, ma di coerenza richiesta … e per chi si candida a contribuire al governo di una città … non è poco tenere la barra a dritta e non strambare con quelli che il vento lo hanno a favore.
    Certo ognuno ha il diritto di cambiare idea e posizione su di un argomento, ma forse sarebbe il caso di ammetterlo … semplicemente.
    Se poi si intenda governare, diciamo, con “un atteggiamento” di centrodestra o di centrosinistra, credo proprio che i gallaratesi siano interessati a saperne … per capire chi o cosa stiano votando.
    Ma tutti in politica si sentono autorizzati a parlare per “la gente” e per “i gallaratesi”.
    Beh, parlo per me e vorrei tanto sapere a chi sto dando o non il mandato e con esso le aspettative, le iniziative e i risultati attesi domani e fra cinque anni.
    (Ah, mi scusi ma Agostino chi? E’ consuetudine personale sottoscrivere per intero quanto affermo, mica di essere accusato di essere intervenuto su sollecitazione di qualcuno)

  5. Io

    Proposte nuove moderne interessanti innovative…..che ovviamente la sinistra retrograda e oscurantista rigetterà ….
    E necessaria una precisazione sulla nuova biblioteca ..l apertura delle buste per la gara d appalto e prevista per il 31 maggio ….per la costruzione del 1 lotto …pari a circa 1.5 milioni l intero importo sarà di circa 5 milioni ….TUTTO A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI …Questa è una VERGOGNA ….SE SI VOLESSE CAMBIARE I CITTADINI DOVRANNO PAGARE PENALI ….E SOLO PROPAGANDA ELETTORALE DELLA SINISTRA
    IO

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