Daniele Boldrini lascia, si candida Maria Grazia Campagnani

Dopo un anno di commissariamento, dalle urne del 5 giugno uscirà il nome del prossimo sindaco di Brezzo di Bedero. «Quel nome non sarà sicuramente il mio».

A dirlo è Daniele Boldrini, che da un anno sta lavorando per un progetto ritagliato sui problemi del paese attorno al quale far attivare un gruppo di candidati. Sembrava, fino a pochi giorni fa, scontata la sua candidatura, ma ecco il colpo di scena. Chi sarà il candidato sindaco – diciamo – di “area” Boldrini? Una donna, proprio come 63 anni fa quando, con la ricostituzione del Comune di Brezzo di Bedero, fu proprio una candidata a vincere le elezioni e ad assumere la guida del paese.

Il suo nome è Maria Grazia Campagnani, 72 anni, del paese e con ben due lauree, in Giurisprudenza e architettura: una vera e propria new entry fra i papabili per la guida del paese.

Come mai Boldrini ha deciso di desistere e di fare l’uomo esterno dell’amministrazione? È lui stesso a spiegarlo.
«Dopo lunghe e sofferte valutazioni, ho ritenuto giusto, dopo 15 anni, lasciare spazio ad altre persone, animate da nuove motivazioni, da grande convinzione e determinazione. Perciò ho scelto di non candidarmi, ma di fornire un supporto esterno ad un gruppo che ritengo multiforme, eclettico ed ottimamente assortito, per età, per indole e carattere dei singoli, per esperienze lavorative, per esperienze nelle amministrazioni pubbliche e nelle realtà di volontariato e di sostegno alle persone più fragili».

«La distribuzione dei compiti e dei carichi di lavoro sarà modulato sulla base degli impegni di ognuno, impegni di lavoro, familiari, impegni in attività di volontariato, che costituiranno sicuramente una ricchezza anche per l’Amministrazione Comunale di Brezzo di Bedero».

«Anche questa mia scelta rientra in un processo di rinnovamento, iniziato molti anni fa, e, probabilmente, creerà stupore, forse smarrimento, qualcuno ne gioirà, ma ritengo in tal modo di creare le condizioni migliori per garantire a Brezzo di Bedero un’amministrazione che potrà lavorare con serietà, equilibrio e sensibilità, lontano da individualismi e da ambizioni personali».

«Ho messo davanti a tutto, ciò che ritengo il meglio per la collettività del mio paese, evitando di creare imbarazzi e difficoltà agli Amministratori eletti, a cui passo idealmente le consegne del mio impegno e dell’impegno di tutti i collaboratori di questi 15 anni».

«Mi è doveroso, per correttezza e per trasparenza, evidenziare che nella scelta ha contribuito anche il fatto che la mia famiglia riceve una prestazione sociale dal Comune, di importo sicuramente irrisorio, ma che avrebbe potuto creare difficoltà al personale del Comune ed agli Amministratori».

«Spero che l’esito elettorale offra ai Cittadini di Brezzo di Bedero un Sindaco che interpreti il proprio ruolo come un Cittadino qualsiasi, ma un Cittadino molto esigente e rigoroso, che sia realmente (come spesso vengono definiti i Sindaci) il Primo Cittadino, che viva prima degli altri tutte le vicende del Comune, che viva su sé stesso le problematiche del paese e che senta forte l’orgoglio della sua Comunità», conclude Boldrini.

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