Trecate lascia: "Poveri gallaratesi, con questi candidati"

«Mi spiace per i gallaratesi, soprattutto: la situazione non è rosea». Da leghista impenitente, Antonio Trecate saluta la politica attiva: dopo la rottura con la Lega gallaratese e la sua nuova, giovane leadership, dopo la spaccatura che ha decretato la morte in culla di Progetto Comune, Trecate non ha più una casa dove combattere la sua battaglia di sempre, «contro il centralismo e l’assistenzialismo», quella rivendicata a toni duri fino all’ultimo consiglio comunale.

I suoi compagni di viaggio in Progetto Comune andranno avanti: Roberto Borgo con la sua lista, Ncd e la componente vicina a CL insieme a Cassani (accordo fatto, da formalizzare in lista). Lui – leghista duro e puro, orfano della Lega – invece no, anche se non rinuncia ad essere combattivo: lo dimostra la lettera aperta che pubblichiamo integralmente, ma lo dimostra anche il post sarcastico con cui – su Facebook – ha attaccato l’ultima evoluzione di Roberto Borgo.

Sul social network Trecate ha postato – accostati – il simbolo della lista di Borgo e quelli di “Cittadini per Napoli”: accostamento al vetriolo (accompagnato da un sonoro “Padania libera!”) per far notare la contiguità tra il Borgo post-Progetto Comune e il progetto Cittadini per l’Italia di Gianfranco Librandi. «Uno che è stato in Forza Italia e poi con Monti in Scelta Civica. Quando l’ho visto mi sono cadute…» conclude con linguaggio colorito Trecate.

Qui la lettera completa:

L’eccellenza è una prerogativa, sicuramente quando la raggiungi un po’ di merito è tuo e ti ritieni soddisfatto, ma le gratificazioni possono arrivare da diverse esperienze …. Essere nella Lega o essere usciti dalla Lega non forgia una persona, che non vive esclusivamente di politica, come molti o qualcuno. Una valida realizzazione personale si ottiene nella vita quotidiana con il lavoro, la famiglia, gli amici e la politica é un importante complemento, infatti il grande Gianfranco Miglio diceva che: “La conseguenza di essere un buon politico è quella di aver dimostrato nella propria vita, nella propria professione di essere un “ uomo all’altezza”…

Riguardo alla Sezione della Lega di Gallarate ci sarebbe da scrivere un poema ed i vertici leghisti provinciali ne erano ben al corrente. Se Salvini si fosse interessato un po’ di più alla nostra realtà locale, si sarebbe reso conto dei validi motivi che mi hanno portato a lasciare la Lega, accorgendosi dei problemi della Sezione di Gallarate, in cui avrebbe rilevato una continua diaspora di leghisti e la perenne presenza del solito gruppo di gestione.
L’attuale accordo elettorale tra il candidato sindaco leghista Andrea Cassani e l’appoggio di Forza Italia, rappresentata da Nino Caianiello, è prova di assoluta incoerenza con le battaglie leghiste attuate nella storia politica gallaratese. La grande Lega faceva politica per passione, ma ora si vive con la politica.

Secondo me PROGETTO COMUNE era la vera e unica alternativa, quella forza capace di scardinare gli equilibri politici di Gallarate. Purtroppo la straordinaria opportunità di unire forti esperienze politiche e società civile è stata soffocata da vecchie logiche, in cui democrazia ed umiltà di confronto sono state lasciate da parte.
Comprendo la scelta degli ultimi compagni di viaggio LOZITO e RUBINO, i quali, dopo l’ostracismo subito, sono rientrati nell’unica opportunità politica a disposizione nella loro naturale appartenenza.
Io sono e rimango quello di sempre : autonomista, indipendentista coerente e uomo libero; non ho nell’armadio la maglia di Gallarate vicino a quella di Roma e di Napoli, nel mio armadio sono rimaste solo tre camicie verdi.

Non mi riconosco in queste ultime scelte sia locali che nazionali e ho maturato la decisione di ritirarmi a vita privata, senza rinnegare l’impegno di anni di attiva militanza, anzi ho sempre profuso tutte le mie energie con passione, soprattutto per riuscire ad attuare un progetto per le generazioni future.
Mi permetto, con un po’ di presunzione, di concludere rammentando a tutti che nella vita ho cercato di diventare un “uomo di valore” e non un “uomo di successo”, come oggi fanno tanti appartenenti alla Lega, questo a memoria di qualcuno che, oltre ad averlo affermato, ha lasciato un segno tangibile nella storia dell’umanità e la Lega, specialmente in Gallarate, dovrebbe seguire il consiglio.

Fra poco più di un mese i cittadini gallaratesi saranno chiamati ad una scelta importante, ma nel caos totale la loro identità verrà sempre e comunque sacrificata da questo concetto centralista, assistenzialista e meridionalista dominante, invece fondamentale è dare identità ad un popolo, non omologare diverse appartenenze ad una nazionalità.
BUONA CAMPAGNA ELETTORALE A TÜCC E PADANIA LIBERA SEMPER !!! ANTONIO TRECATE

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2 risposte a “Trecate lascia: "Poveri gallaratesi, con questi candidati"

  1. GMT

    Trecatismo – Movimento autonomista estremista in cui i singoli, nei rapporti con terzi, credendo di avere subito un’ingiustizia, tendono a rifarsi della violazione di presunti o effettivi diritti, più con azioni belliche che con pazienti trattative condotte alla luce della ragionevolezza.
    Indipendentista coerente – Certo che riuscire a giustificare che esponenti dell’NCD / Cl, dopo aver preso parte alla fondazione di Progetto Comune, prendano parte, così naturalmente, all’aggregazione elettorale del candidato sindaco leghista Andrea Cassani con l’appoggio di Forza Italia, rappresentata da Nino Caianiello, beh, non è forse prova di assoluta incoerenza e tradimento morale delle battaglie leghiste attuate nella storia politica gallaratese?
    Civismo – Visione della vita sociale e politica che si propone di unire gli abitanti di una collettività intorno ai valori positivi della vita associata, aggregando individui che, provenienti da diversi ambiti sociali (e politici ndr), collaborano per raggiungere un obiettivo comune legato alla tutela e alla gestione dei beni appartenenti alla stessa comunità (con spirito di servizio ndr). E questo sì, pare essere da uomini di valore, da coloro che cercano comunque di portare avanti un progetto da Cittadini per …
    E non si offendano i gallaratesi, come i partenopei, che non sono gens vittime di questa storia, ma protagonisti, pronti a riappropriarsi, forse, attraverso una lista civica libera dai partiti, della politica e delle istituzioni.

  2. Gianluca Tonellotto

    Ad Antonio Trecate riconosco la capacity di essere sempre se stesso in politica.
    Il titolista però si è sbagliato: non è Trecate a lasciare.
    Dopo il fallimento pilotato di Progetto Comune, la collocazione degli amici di NCD in uno schieramento di cui non poteva far parte, la decisione di Borgo di provare a ripartire con una lista civica libera dai partiti, è Trecate a non ritrovarsi più negli scenari mutati e a restare, sostanzialmente, appiedato.

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