Palaghiaccio, tutte le critiche di Busto a Sinistra

E’ con un comunicato a firma del candidato sindaco Alberto Rossi che Busto a Sinistra critica la linea dell’amministrazione sull’affidamento definitivo del palaghiaccio e del relativo Campus Sportivo di Beata Giuliana.

Ecco il testo integrale

Con determina N. 183 del 18/04/2016 il dirigente arch. Roberto Brugnoni ha aggiudicato in via definitiva alla VIP Immobiliare di Gallarate, unico concorrente, la concessione per la realizzazione e gestione per trent’anni del “Campus Sportivo di Beata Giuliana “ (Palaghiaccio).

Per completare l’incompiuta voluta dal duo Farioli-Reguzzoni Marco, già costata alla provincia quasi 3 milioni di Euro, il privato riceverà dal comune, per intercessione del duo Reguzzoni Paola –  Riva, 2 milioni di Euro (che dovrebbero essere rimborsati dalla provincia), oltre a un contributo comunale di 200.000 Euro all’anno per trent’anni (6 milioni di Euro). Il costo complessivo per le casse pubbliche sarà quindi di circa 11 milioni di Euro, 5 della provincia e 6 del comune.

Per di più il privato realizzerà, accanto al palaghiaccio, una struttura commerciale da 1000 mq di superficie di vendita, oltre a un centro medico e a una centrale a cogenerazione (vedi http://www.varesenews.it/photogallery/il-progetto-del-palaghiaccio-di-busto/2/ ), versando al comune un corrispettivo annuo per il diritto di superficie di soli € 105.504, con il risultato che l’area, che aveva destinazione agricola e poteva diventare un polmone verde a servizio del quartiere e della città, sarà completamente cementificata e congestionata dal traffico.

Alle obiezioni già sollevate in occasione dell’approvazione della variante al PGT, con la quale si consentiva la collocazione di una struttura di vendita sull’area escludendo la Valutazione Ambientale Strategica, si aggiungono ora grossi punti interrogativi sulla modalità con cui è stata gestita la gara. Nella terza e ultima seduta pubblica del 6 ottobre 2015, riscontrata “la mancata asservazione del piano economico-finanziario della concessione da parte di un istituto di credito o di una società di servizi costituita dall’istituto di credito stesso o da una società di revisione”, la commissione “reputa necessario approfondire successivamente e comunque prima dell’aggiudicazione definitiva la verifica di coerenza del Piano Economico-Finanziario con i documenti di gara e con l’offerta tecnica presentata, come previsto dal punto 10.B del disciplinare di gara”. Di questo successivo approfondimento non c’è traccia nella determina di aggiudicazione definitiva sopra citata, nonostante siano passati più di sei mesi.

Alberto Rossi – Candidato Sindaco di Busto a Sinistra

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