Castiglioni a Sant'Anna tra i problemi di un quartiere semi-isolato
Il candidato sindaco Gianluca Castiglioni e un nutrito gruppo di appartenenti alle diverse liste hanno fatto visita, sabato mattina, al quartiere di Sant’Anna, una delle tappe del tour dei quartieri avviato qualche settimana fa.
Castiglioni ha incontrato cittadini, commercianti, rappresentanti del quartiere e tra una stretta di mano e un saluto ha parlato con molti di loro che hanno rappresentato quali sono le problematiche del rione fatto per la quasi totalità da palazzi di edilizia popolare, sorto sul finire degli anni ’50 per accogliere i numerosi migranti provenienti dalle regioni del sud e dal Veneto.
«Grazie alle tante persone con le quali ho parlato sono riuscito a farmi un’idea più precisa di questo quartiere. Mi ha davvero sorpreso il ruolo dei commercianti, che qui non semplicemente vendono prodotti, ma svolgono quotidianamente un importante funzione di collante sociale, soprattutto con la popolazione più anziana – ha dichiarato Castiglioni – Qui la gente chiede cose possibili da realizzare, ma che nessun amministratore, dopo averle promesse, ha mai fatto. Penso ad esempio a una maggior attenzione per il verde pubblico, che significa certamente arredi urbani, giochi per i bambini, ma anche servizi pubblici, che qui sono totalmente assenti. Ma anche a un presidio medico, che un tempo c’era e ora invece manca da anni. Ripensare la sanità della nostra città, realizzare piccoli progetti sempre nell’ottica di poter avere un ospedale unico e sulla connessione con il territorio e la medicina di base, come è stato fatto qualche giorno ai Molini Marzoli».
La mancanza di iniziative culturali, la poca attrattività commerciale, i vandalismi e le turbolenze di gruppi di giovani ai quali mancano alternative per passare il loro tempo libero ma anche i fallimenti dei progetti tentati per rivitalizzare il centro sociale sono solo alcune delle questioni che sono state sollevate.
Il quartiere, infatti si trova anche a vivere dalla nascita in una sorta di semi-isolamento dal resto della città (sul tavolo c’è il tema del sottopasso atteso da anni, ndr) e la vita sociale è affidata alla parrocchia e al teatro Sant’Anna che da poco ha riaperto i battenti.
Qualcuno, infine ha anche sollevato il problema dei rumori molesti provocati dal festival latino-americano che anche quest’estate dovrebbe tenersi nella vicinissima Malpensafiere per tre mesi: l’anno scorso i residenti raccolsero oltre 200 firme per chiedere interventi a tutela del sonno di chi d’estate è costretto a tenere le finestre aperte. «Sul tema il Pd ha presentato un’interrogazione nell’ultimo consiglio comunale – ha sottolineato Valentina Verga del Pd – e dall’amministrazion è arrivata una risposta quantomeno sibillina, chiediamo chiarezza su come intendono gestire il problema».
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