Busto e Gallarate verso un ospedale unico

Un grande sogno per un futuro concreto: “Realizzare un ospedale unico per consolidare la sanità locale per i prossimi cinquant’anni”. Si è parlato di questo nella serata di ieri, martedì 19 aprile, con il direttore dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valle Olona Giuseppe Brazzoli, il candidato del centrosinistra Gianluca Castiglioni e il sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani. All’incontro, nella Sala Tramogge dei Molini Marzoli, moderato dal giornalista Andrea Della Bella, hanno partecipato numerosi cittadini, tra cui infermieri e medici, e il sindaco uscente di Busto Arsizio Gigi Farioli.

“La sanità negli ultimi anni si è evoluta, mentre gli ospedali sono rimasti indietro vent’ anni”- ha esordito il direttore generale ASST Brazzoli – Dobbiamo riposizionare il paziente al centro delle nostre scelte”. Brazzoli ha parlato dell’accorpamento degli ospedali di Busto Arsizio e di Gallarate come un progetto rivoluzionario del sistema della sanità, in osservanza della legge 23 voluta dal presidente Roberto Maroni, che prevede che le vecchie aziende ospedaliere modifichino la propria mission andando oltre l’emergenza.

Un accorpamento necessario perché “tra le due strutture ospedaliere ci sono una serie di doppioni, alcuni estremamente costosi – afferma Brazzoli- Entrambi disperdono troppe energie per stare vivi al posto di offrire servizi”.

Quello dell’ ospedale unico è un progetto che il direttore generale ha studiato a fondo fin dall’inizio del proprio mandato (inizio gennaio), dialogando con circa 800 persone per “ascoltare il maggior numero di opinioni sull’argomento”. Scartata l’ipotesi di inglobare un ospedale dentro l’altro, “visto che nessuno dei due è in grado di assorbire l’altro strutturalmente”, Brazzoli si è posto l’obiettivo di riunire sotto una “casa unica” le eccellenze specifiche sviluppate rispettivamente nei due ospedali.

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Nella prima fase si è iniziato a lavorare sull’accorpamento di alcuni servizi, quali l’ufficio del personale e i laboratori. Un lavoro che – sostiene l’azienda sanitaria –  non danneggia in nessun modo i pazienti.  Ad esempio, “l’ importante è che il cittadino possa avere comodità nel fare delle analisi, dove poi vengono analizzati i campioni non è un fattore discriminante”- afferma il direttore generale ASST.

La seconda fase del lavoro prevede l’unione delle degenze operative e di alcuni primariati, sempre cercando di evitare il più possibile disagi ai pazienti che devono comunque avere la possibilità di ricevere la completa assistenza nei due padiglioni allo stesso modo.

Per quanto riguarda i cambiamenti a cui saranno sottoposti i dipendenti, il direttore Brazzoli ha assicurato che “cercheremo di tenere conto delle esigenze individuali, le persone lavoreranno nel padiglione che scelgono”. “Non ci saranno perdite né di posti letto né di lavoro- ha sottolineato- non stiamo chiudendo ma ci stiamo ristrutturando”.

L’ obiettivo di riunire gli ospedali in una “casa unica” richiederà tempo e sinergia anche da parte delle amministrazioni delle due città coinvolte, nonostante risulti evidente che non si tratta di un processo semplice e sono ancora tanti gli interrogativi aperti. Il sindaco uscente di Gallarate, Edoardo Guenzani, ha infatti sottolineato la necessità di interrogarsi sul luogo in cui potrebbe sorgere il nuovo ospedale unico, in modo da essere “facilmente raggiungibile, facilmente accessibile e situato dove non ci sia ulteriore occupazione di suolo”.

Il candidato di centrosinistra e medico, Gianluca Castiglioni, ha appoggiato il “sogno” del collega Brazzoli, ribadendo la necessità di una maggiore attenzione alla popolazione e al paziente. “Bisogna promuovere le eccellenze dei due ospedali e instaurare un’interazione tra ospedale e territorio- ha affermato- portando l’ospedale nelle case del paziente con ospedalizzazioni domiciliari e favorendo attività sanitaria di quartiere come la Casa della Salute di Borsano“.

Infine, sulla sanità legata all’attività sportiva, Castiglioni ha espresso un “desiderio”: la riapertura del centro di medicina dello sport dell’ospedale di Busto perché la “popolazione sportiva di Busto ne sente la necessità”.

 

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2 risposte a “Busto e Gallarate verso un ospedale unico

  1. Mauro

    Da anni si sapeva che 3 aziende ospedaliere (Legnano, Busto e Gallarate) con 3 ospedali di riferimento in pochi km erano uno spreco non sostenibile.
    Fatto l’ospedale nuovo a sud di Legnano, col tempo bisogna costruire un nuovo ospedale tra Busto e Gallarate chiudendo i due vecchi nosocomi.
    Cosí si migliora l’offerta nell’area del Sempione e si liberano risorse per nosocomi importantissimi per il territorio come Saronno, Tradate, Somma, Angera, Cittiglio e Luino che sono stati penalizzati in questi anni.

  2. nuccio giuseppe

    Ma siamo sicuri che migliorerà?
    due esempi
    Ho prenotato una visita oculistica di controllo(ho un glaucoma )il giorno 05/10/2015 e mi hanno prenotato la visita per il giorno 05/04/2016 a Somma Lombardo. mica male.
    Oggi giorno 20/04/2016 sono andato per prenotare una visita endocrinologa (prima visita) e mi è stato detto che la più prossima era per il 18 Agosto. a Gallarate,mica male anche questa
    Non mi resta che appoggiarmi alle strutture convenzionate
    Sarà anche una eccellenza la sanità lombarda,ma il problema e quello di arrivare in tempo prima che le cose si aggravino.
    Vedo la iniziativa in corso per la unione dei due ex ASL ancora più una difficoltà e non un servizio che agevoli il contribuente varesino

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