Per la sicurezza servono soluzioni a lungo termine

Monica Salomoni de La Nostra Gallarate 9.9, la lista civica con candidato sindaco Rocco Longobardi, si esprime sul tema della sicurezza, in relazione alla risposta del Partito Democratico ad Andrea Cassani sull’argomento

«Il tema sicurezza, proprio per la sua delicatezza e per il forte impatto sulla sensibilità e la vita quotidiana dei cittadini, non dovrebbe diventare materia di banali scontri da campagna elettorale.

Deve invece essere argomento di profonda riflessione tra tutte le forze che aspirano a governare la città, senza slogan e proclami, ma con la radicata consapevolezza che le persone si aspettano risposte concrete su questo tema.

La Nostra Gallarate 9.9 sottolinea con forza la necessità di un progetto a medio/lungo termine che parta da lontano per arrivare lontano, che è quello dell’educazione alla legalità, premessa necessaria per garantire la sicurezza negli anni a venire, quando sempre più sarà necessario confrontarsi con i grandi cambiamenti socio-culturali già in atto.

Siamo però coscienti che questo non basta: l’attualità ci propone ogni giorno situazioni che vanno gestite nell’immediato per fare in modo che le persone si sentano sicure nella realtà del loro quotidiano, a casa propria, in giro per la città, in stazione quando vanno a prendere il treno o rientrano dopo una giornata di studio e di lavoro.

Il numero delle telecamere va ampliato in modo significativo e sopratutto devono essere collegate ad una centrale operativa in grado di intervenire nell’immediato, non solo di risalire ad eventuali colpevoli.

Il pattugliamento delle zone dove si concentra il degrado deve essere sistematico e protratto nel tempo, gli strumenti messi a disposizione dal nuove regolamento della Polizia Locale vanno utilizzati nella loro interpretazione più estensiva: la città va restituita ai cittadini, il centro storico, la piazza e le sue panchine, i giardinetti e i parchi devono essere a disposizione delle famiglie senza timore alcuno.

I bisognosi ed i senza tetto necessitano di attenzione ed aiuti ma certamente non possono tenere in ostaggio alcune zone della città, in particolare quando è necessario rilanciare il commercio e sostenere i negozianti.

A questo proposito ci chiediamo se, aldilà dell’ottimo progetto della Casa di Francesco, che di certo offrirà una valida soluzione alle emergenze abitative una volta a pieno regime, si sia valutata l’ipotesi di un vero e proprio dormitorio pubblico, molto “basic”, dove coloro che ne abbiano necessità (anche se siamo coscienti che alcuni rifiutano ogni aiuto in questo senso), possano passare la notte e fare una doccia.

Inoltre, ma questo meriterà un intervento a parte, va affrontata senza indugi la questione del centro islamico di via Varese, ad oggi una sorta di moschea abusiva, che sfugge ad ogni controllo e ad ogni discussione ufficiale sull’opportunità di un luogo di culto e sugli accorgimenti e le misure di sicurezza e controllo necessari».

Monica Salomoni 

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2 risposte a “Per la sicurezza servono soluzioni a lungo termine

  1. massimo gnocchi

    Buongiorno.
    Abito a pochi passi dalla presunta “moschea abusiva” e scopro che….sarebbe tale da quanto esattamente? Ero rimasto che l’edificio a destinazione artigianale non era stato modificato mai nell’uso. E da quel giorno (anni) non ho mai più sentito parlare della questione come qui in via Varese dove tutto è stato tranquillo. Stasera nell’ultimo consiglio comunale del quinquennio invece arriva una mozione della Lega che chiede -guarda la coincidenza- la stessa cosa e mi dico come mai adesso? E’ successo qualcosa? Qualcuno ha forse chiesto un nuovo cambio di destinazione d’uso oppure sono anni che va avanti così e nessuno diceva niente? Oppure più semplicemente ci sono le elezioni comunali e si vuole fare propaganda su temi delicati? Ciò domandato, preciso che il rispetto della legalità delle destinazioni d’uso e non solo, è sacrosanto (chi ha una attività e non solo lo sa bene) e quindi è dovuto senza se e senza ma. Preciso in proposito che io sono uno di quelli convinti che l’integrazione passi attraverso l’accettazione delle regole di base del paese che ospita, ed il tutto senza concessioni buoniste. Ciò a scanso di fraintendimenti. Ma un conto è parlare di questo che non è tema amministrativo, altro di una cosa che non mi pare esista (la moschea abusiva ndr) e che se invece esistesse e qualcuno se ne accorgesse solo ora sarebbe assai grave…. ? Cordialmente…..

  2. Gianluca Tonellotto

    Al solito, si punta diritti diritti al voto di “pancia” degli elettori gallaratesi, spaventati dall’insicurezza, che però è solo nelle parole e non anche nei numeri e nelle statistiche di certi fenomeni criminali.
    Basta chiedere alla Questura per avere un quadro della situazione molto più rassicurante.
    Eppoi mi chiedo sempre a quali costi questi effetti speciali delle telecamere ovunque.
    Anni fa riempirono il centro storico per incastrare chi rovesciava a terra i vasi. Ebbene solo qualche rara possibilità di riconoscere chi fece qualche danno. Ma non sempre.
    Invece, attualissimo, mettere un solo bel presidio in stazione non sarebbe forse meglio?

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