Una scuola di italiano gratuita per tutti gli stranieri, con insegnamenti individualizzati e finalizzati non solo all’apprendimento della lingua italiana, ma anche all’integrazione. È la Scuola d’italiano Don Tonino Bello, nata su iniziativa della parrocchia di Sant’Edoardo, che oggi coinvolge tanti volontari e molti stranieri di nazionalità diverse, da albanesi a pakistani, alcuni in attesa di ottenere asilo politico.

Attualmente sono circa una cinquantina gli studenti che seguono le lezioni e vengono da tutto il mondo: Cina, Sud America, Africa del Nord, India, Pakistan, Europa dell’Est. Quindici i volontari, tutti di Busto Arsizio, attirati dalla voglia di dedicare un po’ di tempo libero in un’attività che facesse bene sia a chi la riceve che a chi la fa. Una volontaria descrive così l’esperienza: «Ogni volta che vengo qui è come se facessi il giro del mondo – racconta – io insegno a loro qualcosa e loro fanno lo stesso con me».

Ogni giorno, tranne il venerdì (giorno di chiusura dell’oratorio) dalle 16.00 alle 18.00, nelle aule dell’oratorio San Giovanni Bosco, i volontari accolgono tante persone straniere senza chiedere i documenti, dando loro la possibilità di usufruire del servizio senza alcun tipo di limitazione.

“L’iniziativa è partita circa 8 anni fa e non si è più fermata– racconta una delle volontarie, Maria Grazia – Noi cerchiamo di offrire  lezioni individuali per andare incontro alle loro specifiche esigenze, anche se quando sono in tanti siamo costretti a tenere lezioni di gruppo”.

La più giovane ha 16 anni e vuole imparare la nostra lingua per integrarsi al meglio , ma gli “studenti” non sono solo giovani e hanno età diverse. “Abbiamo avuto studenti di 70 anni– continua Maria Grazia –Per noi, questo è anche un momento di incontro culturale, gli allievi ci raccontano le loro storie e i loro vissuti”.

Uno di loro, Elvis, di nazionalità albanese, è in Italia da appena sei mesi. È uno dei primi ad arrivare in oratorio prima dell’inizio delle lezioni, frequenta tre volte alla settimana e nonostante sia nel nostro paese da poco tempo, riesce a capire quasi tutto e ad esprimersi correttamente grazie all’aiuto degli “insegnanti”.

ALCUNI DEI VOLONTARI- Maria Grazia Rivolta (volontaria da quando è partita l’iniziativa); Lina Pino; Re Alba; Angela; Carlo Stelluti.

YA