Alberto Rossi: "Il Piano Urbano del Traffico è una grande bufala"

Sulla pagina Facebook di VareseNews “speciale elezioni” (Busto Arsizio al voto) abbiamo invitato i candidati sindaci, Gianluca Castiglioni (centrosinistra), Emanuele Antonelli (centrodestra) e Alberto Rossi (BaS), ad esprimersi sul Piano Urbano del Traffico, il dossier (ancora in discussione fino il 22 aprile), realizzato dall’amministrazione uscente per sanare le difficolità nella viabilità di Busto Arsizio.

Il candidato di Busto a Sinistra ha accolto la richiesta, commentando sotto il link dell’articolo in cui vengono elencate tutte le principali novità previste nel documento (leggi qui l’articolo). Secondo Rossi il documento propone interventi irrealizzabili, approssimativi e senza un’accurata Valutazione Ambientale Strategica.

“Il Piano Urbano del Traffico è una grande bufala”- ha esordito Rossi – Scade ogni due anni e doveva essere aggiornato nel giugno 2012. Adesso che l’amministrazione si è decisa a farlo, non ha più i tempi tecnici per approvarlo. Quindi se ne riparlerà nella prossima consiliatura.”

Secondo il candidato di BaS il Piano Urbano del Traffico proposto dall’amministrazione uscente si presenta “come un elenco di opere (rotonde) finalizzate a fludificare il traffico (impresa irrealizzabile). Inoltre si introducono nuovi sensi unici in diverse aree della città non per dare spazio alla mobilità pedonale e ciclabile, ma soprattutto per offrire nuovi parcheggi a lato strada. Vengono disegnati sulle mappe, come se fossero funzionanti, itinerari ciclabili inesistenti (via Bellini, fronte Stazione Nord, via Marco Polo, viale Sicilia) o fatiscenti (viale Boccaccio, viale Trentino) e privi di attraversamenti protetti; si disegnano inoltre nuovi tracciati ciclabili senza dire come e quando verranno realizzati. Nel Rapporto Ambientale si annunciano indicatori che poi non vengono valutati “a causa di carenze tempistiche”!”

Non c’è traccia delle ragionevoli alternative richieste dalle normative europee, nazionali e regionali, di fronte alle quali i decisori politici dovrebbero poter operare scelte consapevoli. Gli obiettivi attesi non si traducono in valori misurabili degli indicatori scelti, rendendo impossibile nel futuro sia il monitoraggio che la valutazione. Insomma, il PUT e la relativa VAS proposti dall’amministrazione uscente di Busto sono davvero due “grandi bufale”!”

Infine, il candidato sindaco Albero Rossi ha reso noto su quali punti lavorerà, nel caso in cui venisse eletto: “Se sarò sindaco, sicuramente riavvierò il processo in modo da garantire che il PUT, come tutti gli altri atti di pianificazione, risponda alla riduzione dell’impronta ecologica della città e quindi alla necessità di avviare, con immaginazione e responsabilità, la necessaria transizione ecologica, con il contributo e la partecipazione di cittadine e cittadini alle decisione a al controllo di quanto deliberato – ha sottolineato – Riguardo al PUT, occorre rivedere il sistema della mobilità incentivando quella ciclo-pedonale e i trasporti pubblici, e al contempo disincentivando quella automobilistica. E strutturare il processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in modo che sia garantita, sin dalla definizione dell’atto di indirizzo, la partecipazione”.

 

YA

 

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