Niente apparentamenti: Guenzani e Cassani corrono da soli

Niente apparentamenti per i due candidati al ballottaggio a Gallarate, Edoardo Guenzani e Andrea Cassani: entrambi i candidati hanno deciso di continuare al secondo turno con le liste che li sostenevano già al 5 giugno, al primo turno. Domenica in tarda mattinata scadeva il termine per siglare gli eventuali apparentamenti, cioè l’accordo tra i candidati al ballottaggio e altre liste rimaste escluse dalla seconda tornata elettorale, quella di domenica 19 giugno.

Edoardo Guenzani ha scelto di proseguire con il sostegno di Pd, Sel e lista civica Città è Vita, senza accordi: una richiesta di apparentamento era arrivata dalla lista civica “Borgo Sindaco”, ma non ha trovato corrispondenza dal candidato del centrosinistra. Sulla decisione potrebbe aver pesato anche un particolare non da poco: il candidato sindaco Roberto Borgo non ha firmato il comunicato con cui la sua lista faceva quattro richieste specifiche a Guenzani, come condizione per un appoggio esplicito.

Anche Andrea Cassani ha scelto di proseguire verso il voto del 19 giugno con il solo appoggio delle liste già presenti al primo turno (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Civica e due civiche filoleghiste, queste ultime senza rappresentanza in consiglio anche in caso di vittoria). Nessun accordo neppure con Gianni Sparacia, che pure guardava esplicitamente all’area di centrodestra: “Abbiamo avuto contatti in settimana anche con lui”, conferma Cassani, ma senza accordo esplicito.

In settimana sia la coalizione di Guenzani che quella di Cassani hanno incontrato Rocco Longobardi e il gruppo di Gallarate 9.9: la lista civica, che ha preso quasi il 6%, ha pero scelto di non schierarsi.

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2 risposte a “Niente apparentamenti: Guenzani e Cassani corrono da soli

  1. GMT

    Trucco.
    Cassani, Guenzani, Longobardi e le rispettive liste siederanno comunque in consiglio comunale. Comunque significa a prescindere dal risultato del ballottaggio.
    Cassani è in vantaggio.
    Guenzani pensa di poter recuperare come nel 2011. Da solo.
    Longobardi aspetta alla finestra il vincitore del ballottaggio, perchè in una delle prime sedute andrà a sedersi in una maggioranza qualunque sia. Non importa se di centrodestra o di centrosinistra. Sottrarrà comunque un consigliere di minoranza in opposizione per aumentarne uno in maggioranza in cambio di un “assesseroato trasversale”.
    Cassani e a Guenzani, forti il primo del vantaggio, il secondo della supponenza, ritengono di non avere interesse ad apparentare alcuno, convinti ognuno di vincee e di aumentare in consiglio i numeri del sostegno.
    Un quasi 5 per cento degli elettori che hanno scelto di essere rappresentati da un’altra lista civica restano tagliati fuori, mentre liste e partiti al 2 per cento il coalizione entrano di diritto in consiglio.
    E la chiamano democrazia.

  2. GMT2

    Che vuoi farci GMT, il metodo di calcolo ha un acronimo che suona come una negazione inglese “DONT”. Chiaro no?!
    Speriamo almneo di risparmiarci la retorica della prima seduta “saimo eletti da una parte ma sediamo per rappresentare tutti”, discorso che varrebbe solo per un Longobardi non ancora schierato al fischi di inizio.
    Good Luck Italy in European 2016 Competition.

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