Il Partito Democratico: "Con noi la svolta moderata. Saremo il primo partito"

Il Partito Democratico di Varese tira le somme e fa il bilancio di chiusura di questa campagna elettorale. Il segretario cittadino Luca Paris e il capolista Andrea Civati sono d’accordo: “Il bilancio è positivo dal punto di vista della partecipazione dei varesini, di Galimberti e della nostra coalizione soprattutto per il dialogo costante con la città, prima con la fase di ascolto e poi con quella della traduzione delle esigenze nel nostro programma”

Per Paris, il voto del 5 giugno sarà storico ma precisa: la rivoluzione non arriverà, sarà una svolta moderata che cambierà in meglio Varese: “Siamo sicuri che i varesini in questi momenti parteciperanno numerosi e faranno sentire quanta voglia di democrazia è ancora presente a Varese. Ci aspettiamo un ottimo risultato e Davide Galimberti è di gran lunga il più credibile tra i candidati ed è l’unico in grado di produrre davvero una svolta nei fatti. Il cambiamento che auspichiamo è nella moderazione perché vogliamo cambiare in meglio senza stravolgere quel senso di varesinità fatto di concretezza tipico di questa città. Il Pd è pronto ad assumersi responsabilità di governo e ci aspettiamo di essere il primo partito per numero di voti”. Paris ha poi aggiunto che si aspetta una forte polarizzazione del voto tra Pd e Lega e non esclude che questo possa portare a un risultato utile già al primo turno.

Secondo Civati la città è pronta a cambiare pagina: “Ce lo hanno detto i cittadini nei tanti incontri nei quartieri. Abbiamo investito energie in ogni angolo della città e dimostreremo che se in questi anni il governo è stato rinchiuso a Palazzo Estense, con noi le decisioni saranno veramente condivise. Varese ha tante qualità e tante energie che sono rimaste nascoste e frustrate da chi prendeva le decisioni”

Il capolista del Pd ha poi criticato Paolo Orrigoni: “Mi fa sorridere quando il candidato della Lega accusa Galimberti di essere un funzionario del partito. A me pare che sia Orrigoni a essere rimasto a 50 anni fa. Dal 20 giugno avrà molto tempo per riflettersi e riposarsi. C’è un’immagine che mi è piaciuta molto che ci ha detto qualche cittadino che è quella di una squadra di basket che quando la partita va per il peggio viene cambiata dall’allenatore”.

E sulla questione elettorato dei Cinque Stelle i due candidati del Pd hanno dichiarato di essere fiduciosi nel fatto che molti elettori si indirizzeranno verso la loro coalizione “Sopratutto perché il M5S punisce le situazioni ambigue e che hanno permeato in senso negativo l’amministrazione. Fossi un elettore del Movimento Cinque Stelle – ha sottolineato Civati – non avrei dubbi su chi scegliere tra chi dice che farà il sindaco part-time e chi dice che farà valutare il proprio operato con un sondaggio online, che dice stop alle grandi opere e che si fa espressione di un forte civismo”. E su Orrigoni che ha dichiarato che in caso di elezione donerà in beneficienza il suo stipendio da sindaco, conclude caustico Paris: “Mi sembra un po’ Paperon de’ Paperoni”.

David Mammano

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