Pgt, l'assessore Binelli. "Orrigoni non parla di discontinuità"

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’assessore all’urbanistica Fabio Binelli e candidato della Lega Nord nella quale risponde alle recenti polemiche legate al Pgt:

Beh, era scontato.

Era scontato che a fare l’assessore all’Urbanistica di Varese, in modo onesto e trasparente, difendendo il territorio prato per prato, edificio storico per edificio storico, non si guadagnassero grandi consensi tra costruttori ed imprenditori immobiliari.

Magari la maggioranza dei cittadini varesini, che non hanno visto proliferare case e capannoni come in altre realtà lombarde a noi vicine, sarà contenta di sapere che a Varese il ritmo di consumo del territorio negli ultimi vent’anni è significativamente più basso della media lombarda; ma questo è irrilevante per chi pensa che gli strumenti urbanistici siano questioni riservate agli operatori del settore, che siano “cosa degli addetti ai lavori”.

Per l’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Varese e per gli ordini professionali è anche poco importante che il Piano di Governo del Territorio (PGT) di Varese sia considerato altamente innovativo perché utilizza la perequazione e la compensazione urbanistica come strumento per la tutela delle aree dotate di valenza paesaggistica ed ambientale e come incentivo alla riqualificazione energetica dei fabbricati; infatti esso viene citato negli studi dell’Istituto Nazionale di Urbanistica come esempio all’avanguardia in Italia.

Poco importa: a quelli cui il PGT non piace basta definirlo “obsoleto”, cioè dire il contrario di quello che è, e si evita di entrare nei contenuti.

Mi preme sottolineare che il PGT non è solo uno strumento tecnico di cui devono discutere i tecnici; il Piano di Governo del Territorio è il documento che descrive come si evolverà la nostra città, le case in cui vivremo, i paesaggi che vedremo e che vedranno i nostri figli; è un documento troppo importante per affidarlo in esclusiva a chi, dall’uso del territorio, ricava il proprio reddito.

Lungi da me considerare perfetto il PGT di Varese, ho letto con attenzione la lettera che Paolo Orrigoni, il candidato sindaco che la Lega Nord sostiene, ha inviato ai giornali.

Ho constatato con piacere che gran parte dei temi sollevati sono già contenuti nel Piano di Governo del Territorio.

Alla riqualificazione delle aree urbanizzate (la cosiddetta “rigenerazione urbana”) il PGT ha dedicato il massimo sforzo di incentivazione (si pensi al premio volumetrico del 25% a chi, al di fuori dei centri storici, demolisce vecchi edifici non di pregio per sostituirli con edifici efficienti dal punto di vista energetico). Per il miglioramento della qualità urbana dei fabbricati sono stati introdotti strumenti e procedure come la redazione di un progetto di inserimento che faccia capire come il nuovo edificio si inserisce nel contesto quando si interviene nelle aree a maggior valenza storica e paesaggistica.  I premi volumetrici riservati alla rigenerazione urbana sono ulteriormente aumentati del 15% (25%+15%=40%: cosa si vuole di più?) se il nuovo fabbricato è destinato ad edilizia convenzionate per le famiglie a basso reddito, indice dell’attenzione al diritto alla casa contenuto nel PGT.

Sarà quindi importante verificare l’efficacia delle norme rispetto agli obiettivi condivisi e studiare eventuali correttivi, come previsto dal programma elettorale della coalizione, che parla di “aggiornamento” del Piano di Governo del Territorio, anche alla luce del fatto che la legge regionale 12/2005 dispone che ogni cinque anni siano rivisti gli obiettivi strategici del PGT.

Quel che non ho trovato, nella lettera di Paolo Orrigoni, è il termine “discontinuità”, cui accenna il presidente dei costruttori Saibene. Forse mi sono perso qualcosa, ma proprio non l’ho trovato.

Ad ogni buon conto, in democrazia, la discontinuità dell’azione politica la decidono i cittadini con il voto e non le associazioni dei costruttori.

Se i cittadini sono contenti dell’operato di chi ha difeso a spada tratta il territorio, la sua storia e la sua attitudine produttiva, esprimeranno il loro voto a favore della coalizione in cui si trovano le forze politiche che hanno approvato il PGT (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Varese Popolare); se invece preferiscono dare spazio a chi vuole più cemento sulla città potranno sempre votare per altri candidati sindaci che durante le conferenze stampa dell’ANCE aspettano impazienti fuori dalla porta…

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