Cartabia: "Cislago è cresciuta troppo senza servizi"

Gianluigi Cartabia ha 62 anni ed è il candidato sindaco della Lega Nord e del centrodestra di Cislago alle elezioni amministrative del 5 giugno. Sposatoha due figlie la maggiore 30 anni sposata avvocato, la seconda 25 laureanda in Scienze Agrarie. Appassionato di basket e giardinaggio, è in politica dal 1976, iscritto alla DC fino al 1990 , poi un periodo di riflessione, poi dal 2001 al 2004 simpatizzante di Alleanza Nazionale e dal 2006 ad oggi nella Lega Nord. È stato assessore ai lavori pubblici dal 1980 al 1985, poi componente Commissione edilizia e dal 2006 ad oggi consigliere comunale di minoranza capogruppo Lega Nord.

Come è cambiato il paese negli ultimi anni?
«Molto, Cislago da paese vivo che era ,con strutture pubbliche che ci venivano invidiate dai comuni vicini ,palazzetto dello sport, sottopassaggio ferroviario, parcheggi in corrispondenza della stazione ferroviaria ,due bellissime piazze della chiesa , uno dei più bei centri sportivi della zona ,ora distrutto da pedemontana, e cambiato perché le ultime Amministrazioni hanno puntato solo ed esclusivamente all’edilizia abitativa portando nel giro di pochi anni Cislago da 7000 abitanti a più di 10.000 abitanti senza implementare, quelle strutture pubbliche indispensabili per una città di 10.000 quali , scuola materna e asilo nido , ampliamento delle edifici scolastici ,nuova palestra , un centro per li anziani autosufficienti , l’eliminazione dell’ultimo passaggio a livello ferroviario ,dotare sia la frazione Massina che la zona Nord del paese di quelle strutture minime di aggregazione,ma soprattutto di servizi pubblici»

Pedemontana ha cambiato il volto di Cislago. Quali sono ora le problematiche e come affrontarle?
«Sicuramente sotto l’aspetto ambientale ha potato via a Cislago una considerevole fetta di terreno agricolo e boschivo anche se parzialmente mitigato dal passaggio del manufatto stradale parte in galleria artificiale e parte in trincea. Molte, pedemontana non ha fatto nulla delle opere compensative previste , aree di verde attrezzato green –way, ripristino delle strade distrutte dal passaggio dei mezzi pesanti impiegati per la realizzazione della nuova autostrada ,ma soprattutto la non realizzazione del nuovo centro sportivo a compensazione della parziale distruzione del centro sportivo di via San Giovanni Bosco. Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata deliberata un’azione legale nei confronti di Pedemontana perché vengano rispettati i patti sottoscritti, ormai attesi da più di cinque anni, chiederemo comunque subito a Pedemontana l’uso delle aree in corrispondenza del centro sportivo di via San Giovanni Bosco, prima per recuperala al degrado poi per ripristinare il campo di calcio in calcestre per evitare che i cislaghesi siano costretti , per mancanza di strutture , iscrivere i loro ragazzi a società sportive fuori paese».

Quale vocazione ha oggi Cislago e su cosa deve puntare?
Cislago per scelte fatte negli anni 70-80, e per il fatto che gran parte del territorio è condizionato dalla presenza di una delle più grandi centrali di trasformazione elettrica e delle sue linnee di alimentazione, ha privilegiato l’insediamento abitativo a discapito di insediamenti produttivi ,questo fatto purtroppo penalizza fortemente le risorse Comunali .Vogliamo quindi puntare , vista l’attuale situazione , dove il mantenimento delle risorse naturali sono diventate importanti (agricoltura , boschi ) intervenire per migliorare la qualità della vita dei cislaghesi rivedendo il grosso problema dell’inquinamento elettromagnetico».

Qual è il pilastro su cui si basa il suo programma?
«Una amministrazione che segnerà la distanza da quella attuale. Sarà aperta, partecipata, vicina al cittadino, attenta ai disagi e ai bisogni. Ma soprattutto darà risposte e troverà soluzioni».

Cislago ha una realtà associativa molto vivace. Come coordinare questa risorsa?
«Sicuramente Cislago ha una realtà associativa e di volontariato importante. Questa è una vera risorsa, da salvaguardare e organizzare. La nostra comunità ha bisogno di questo attivismo. Per noi è un valore culturale irrinunciabile. Insieme ai loro rappresentanti, organizzeremo una consulta permanete affinchè ci sia la sinergia necessaria tra istituzione, associazioni e cittadini».

Un appello ai cittadini?
«La lista che mi sostiene si presenta con tutto il centro destra unito per affermare un cambio di rotta rispetto alla proposta dalla Giunta uscente,che vuol proseguire nell’immobilismo degli ultimi 10 anni.
Ha una composizione variegata e una trasversalità nelle competenze e si presenta con un programma concreto nato dall’ascolto dei cittadini di Cislago che ci hanno aiutato a definire i contenuti e le priorità .Vogliamo ridare Cislago ai Cislaghesi, con una amministrazione partecipata, gestendo il patrimonio dell’intera collettività con spirito di servizio e umiltà, consapevoli di essere genitori e cittadini che quotidianamente vivono e condividono i disagi  esattamente come gli altri. Sosterremo la FAMIGLIA che è la base della società. Vogliamo amministrare coinvolgendo tutti, partendo dalle piccole cose. Un paese sicuro, pulito, ordinato, con una viabilità decente, con i marciapiedi  in sicurezza, con la manutenzione del verde pubblico puntale. Vogliamo che i nostri giovani abbiano spazi di aggregazione dove poter crescere soprattutto culturalmente, ma anche nuove strutture sportive. Daremo risposte anche in tema di scuola materna e asilo nido proprio per aiutare le giovani coppie che lavorano».

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