Giovani e Gallarate, che cosa fare per i ragazzi?

Si è tenuto questa mattina il confronto tra i candidati sindaco presso l’Aula Magna dell’istituto Gadda Rosselli. Un momento di cultura politica e non di propaganda, proposto dagli stessi studenti. Sul palco i candidati sindaco Edoardo Guenzani, Pietro Romano, Andrea Cassani, Rocco Longobardi e Roberto Borgo. Enrico Senesi ha rappresentato la figura di Gianni Sparacia, impossibilitato a partecipare.

Roberto Borgo ha voluto innanzitutto fornire un quadro generale della situazione attuale, ossia quello della scarsa offerta di proposte per i giovani gallaratesi. «Per quanto riguarda gli istituti scolastici, il giudizio è abbastanza positivo. Sullo sport, invece, Gallarate è carente, non c’è nemmeno una squadra di calcio. Che cosa fare? In primis incentivare le associazioni e in secondo luogo avvicinare i ragazzi a queste realtà. Infine, in riferimento alla cultura, devo ammettere che i ragazzi hanno ben poco. C’è il Maga, ma non fa a sufficienza per i giovani, si potrebbe fare di più per coinvolgerli maggiormente. Vorrei instaurare una collaborazione con gli studenti del Puccini per avvicinare i ragazzi alla musica classica di un certo livello».

Rocco Longobardi si è concentrato su un discorso più generale, che riguardasse più la città intera: «Io penso che l’amministrazione fino a oggi abbia fatto cose buone, in primis risanando i conti. Allo stesso tempo, credo che l’amministrazione precedente abbia fatto cose buone, certamente spendendo molti soldi, ma per idee valide. Adesso è il momento per la rinascita della città e perciò in tutti i settori è fondamentale il giusto contributo. Sicuramente l’istruzione è il primo punto in assoluto, ma secondo me è necessario che alla base ci sia una sinergia tra amministrazione e scuola, nell’ottica di capire quali risorse – anche economiche – può fare un’amministrazione alla scuola».

Andrea Cassani ha spiegato: «Bisognerebbe creare opportunità per i giovani affinché un domani, una volta terminati gli studi, possano trovare un lavoro e fare impresa a Gallarate. Perciò vorremmo creare uno spazio dedicato al coworking, fornendo ai giovani imprenditori il necessario per mettersi in rete e per poter fare impresa e sviluppare le proprie idee. Prima di tutto ciò, tuttavia, Gallarate deve tornare a essere sicura, pulita e deve agevolare la famiglia, tradizionale, s’intende. Data la mia età anagrafica (33 anni, ndr), mi sento abbastanza vicino ai giovani e credo di essere in grado di dire i problemi che essi riscontrano: occorre far tornare a vivere non solo il centro di Gallarate, ma anche i rioni, stando attenti a tutti i fenomeni che hanno un impatto sulla nostra società, come l’immigrazione».

È stato poi il turno di Pietro Romano: «Noi vogliamo puntare sui luoghi di aggregazione per i giovani, attualmente assenti a Gallarate. Più che bar, baretti e barettini, infatti, non c’è altro. Il nostro progetto “Muri appesi” vuole puntare sul senso del decoro e sull’educazione civica. Per quanto riguarda l’occupazione giovanile noi abbiamo una proposta a costo zero: vogliamo istituire una commissione che valuti le start up più innovative in modo tale che siano stanziati dei fondi. Come è possibile ciò? Il comune stringe un accordo con una delle banche gallaratesi, ma si limita a fare unicamente da garante. Infine, “I giovani incontrano la storia” è il nostro progetto volto a riunire più classi sociali e generazioni. Qualcuno si chiederà dove abbiamo lasciato lo sport. Gallarate Futura vorrebbe realizzare una cittadella dello sport, con la partecipazione sia del pubblico sia del privato».

Enrico Senesi, in rappresentanza di Gianni Sparacia, si è concentrato in particolare sulla scuola: «La scuola è al centro del programma di Gallarate Civica. La scuola è in fase di riforma e soffre di problemi strutturali. Dobbiamo gestire i problemi di inserimento e di sovraffollamento di strutture che non hanno manutenzione. La rivoluzione di Gianni Sparacia riporta in primo piano il concetto di scuola, non la sua struttura. Perché la scuola è il primo attore che agisce per formare la società delle prossime future amministrazioni, educa i cittadini. Occorre un grosso passo qualitativo in avanti, che non è solo una questione di soldi: esistono normative create ad hoc che coinvolgono anche i privati. La scuola è un ambiente anche familiare: i bambini e i ragazzi passano in questi luoghi moltissime ore al giorno. La rivoluzione deve partire da ciò che vogliono i ragazzi e da ciò che essi fanno sia per loro stessi sia per il loro futuro».

Edoardo Guenzani, infine, ha spiegato: «Secondo me occorre fare una breve precisazione: i giovani non sono una categoria speciale, ma fanno parte della nostra società. Gli interventi sul territorio vanno a beneficio di tutti e, di conseguenza, anche al loro. Un esempio? La salvaguardia dal territorio dalla nuova edificazione. Inoltre occorre sottolineare che le scuole superiori secondarie non sono di competenza dell’amministrazione comunale, ma provinciale. Noi cerchiamo di collaborare il più possibile con la Provincia per migliorare l’ambiente. Per quanto riguarda lo sport, abbiamo il maggior numero di sport diversi, e questo serve soprattutto ai giovani. Inoltre, approfittiamo di questa tornata elettorale per avere indicazioni. Garantire il tempo libero e l’aspetto culturale è poi molto importante, penso per esempio alla Settimana della scienza. Da ultimo, vorrei accennare a una proposta su un luogo di aggregazione “laico”, non esclusivamente religioso: una volta spostata la biblioteca negli stabili di via Bottini, nell’edificio di piazza Libertà vorremmo creare uno spazio autogestito dai giovani che diventi un fondamentale punto dove ritrovarsi».

 

CM

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2 risposte a “Giovani e Gallarate, che cosa fare per i ragazzi?

  1. GMT

    Speriamo che i giovani non si facciano fregare da bla bla bla e abbiano guardato bene negli occhi i candidati.
    Domanda spontanea. Senesi rappresenterà Sparacia anche in ambito istituzionale?

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