Barcucci(Verdi):"La politica è necessaria, ma non è di tutti"

Andrea Barcucci, 59 anni, è presidente del Circolo bustocco di Legambiente ed è capolista dei Verdi, lista che sostiene la candidatura a sindaco di Gianluca Castiglioni alle amministrative del 5 giugno.
Nell’intervista risposte nette e decise, senza troppi giri di parole.

Perché si è candidato?
Voglio interpretare e dare forza al movimento verde, ecopacifista e ambientalista, unico movimento politico capace di cambiamento nato negli anni del dopoguerra, sintesi tra le libertà occidentali e le filosofie del resto del mondo.

Da quanti anni vive a Busto Arsizio?
Dall’ età di sei anni, cinquantatre.

Che idea ha della politica?
Necessaria e scomoda, la politica. Per tutti, ma non di tutti; aperta a tutti,ma difficile da compiere con competenza e onestà.

Quali sono i suoi maestri di vita?
I libri di grandi autori e quelli sapienziali; le musiche di grandi musicisti; Bob Dylan, Sergio Leone, Herman Hesse, Gino Bartali, Rudyard Kipling, J.R.Tolkien, Milarepa, Giovanni XXIII.

Qual è il primo intervento che dovrebbe fare il futuro sindaco?
Verificare lo stato del bene pubblico bustese, comprese le società controllate: finanze e personale.

Quali sono i tre settori più importanti su cui agire?
Nuove povertà e servizi sociali; rilancio della città in termini infrastrutturali; sostenibilità e qualità della vita.

Qual è la critica maggiore che farebbe a chi ha governato in questi 5 anni?
Incapacità totale di gestire le sfide del tempo presente.

Qual è la cosa migliore che ha fatto l’attuale amministrazione?
È stata quella di arrivare in fondo ai cinque anni senza bruciare Farioli.

Tra innovazione e tradizione a cosa darebbe più spazio?  Innovazione, nel senso di vedere le opportunità da cogliere e per le quali scegliere le soluzioni.

Chiudono sempre più attività in città. Cosa farebbe per contrastare questa situazione?
Rendere la città un posto attrattivo e accogliente, ricreando un buon rapporto umano e sociale. Alcune tendenze sono state lasciate andare dall’immobilismo di questi ventitré anni ma contiamo di poter invertire il ciclo negativo.

Cosa non vorrebbe vedere nella sua città?
Inquinamento e indifferenza; immobilismo ed egoismo.

Cosa le dice diritti civili?
Tutte le donne e tutti gli uomini devono essere rispettati,che possano godere la loro felicità senza distinzioni di genere, religione, censo o ideologia. A tutti dobbiamo riconoscere il diritto di scegliere una famiglia secondo la propria natura e secondo la Costituzione dell’Italia. Poi ci sono i diritti di tutti gli esseri viventi da rispettare.

 

Yelena Apebe

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