Il Popolo della Famiglia si incontra al De Filippi

La sala Borghi dell’istituto De Filippi di Varese ha ospitato martedì 24 sera gli aderenti e i simpatizzanti del movimento Popolo della Famiglia, una delle sorprese di questa tornata elettorale che fa parte della coalizione di centrodestra. Il movimento politico fondato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato che sono stati tra i protagonisti degli ultimi due family day è nato da meno di due mesi e già può contare a Varese su un nutrito gruppo di sostenitori. Secondo gli organizzatori, quasi 200 persone hanno ascoltato l’introduzione del candidato Sindaco Paolo Orrigoni e la conferenza del segretario nazionale, il varesino Gianfranco Amato. Il Popolo della Famiglia oggi può essere considerato un vero movimento politico concreto e credibile che punta a fare la differenza alle ormai prossime amministrative non solo a Varese.

A tal proposito, riceviamo e pubblichiamo una lettera di un candidato della lista, Vincenzo La Tona, sulla serata:

Da cittadino volevo manifestare il mio pensiero  sulla lodevole iniziativa di ieri sera di un nuovo movimento politico IL POPOLO DELLA FAMIGLIA, in una sala gremita del collegio De Filippi si è potuto assistere a un’interessante conferenza dell’avvocato Amato sui pericolosi rischi di una deriva antropologica della nostra società… Pare che proprio per questo sia nato il movimento…difendere il concetto di famiglia…nucleo fondamentale della società da cui si sviluppa tutto il tessuto demografico culturale economico sociale…

Questa conferenza mi ha molto colpito e scuotendomi sensibilmente mi ha molto formato, ho sentito quindi il desiderio di scrivervi.
Il ragionamento proposto per spiegare la deriva antropologica è molto semplice e a mio parere pienamente condivisibile, ossia, non possiamo proporre altre forme di famiglia che non sia l’unione tra una donna e un uomo perché altrimenti manipoliamo e stravolgiamo i principi fondamentali della nostra esistenza.

I bambini esseri fragili ed innocenti non potranno più avere elementi inconfutabili e certi se viene loro proposto un modello diverso da una mamma femmina e un papà maschio, con l’aggravante che con la nuova legge sulle unioni civili verranno “legalizzati” nuovi principi educativi già presenti in modo subdolo nelle strutture scolastiche, principi che dimostrano come il dato biologico, ossia essere maschio o femmina, non sia più fondamentale ma sia più importante il nostro orientamento psico fisico (teoria gender). Ecco perché le unioni civili omossessuali, rispettabili e sicuramente portatori di diritti e doveri, non possono essere equiparate al concetto di famiglia, semplicemente perché manca l’elemento fondamentale che caratterizza la nostra esistenza…La vita! La coppia omossessuale non è feconda e non può quindi essere presa da un bambino come modello di famiglia; un bambino ha il diritto naturale di crescere con una mamma (femmina) e un papà (maschio) perché questa è la natura, la scienza, l’ovvio…
E’ stato bello constatare, poi, quanti giovani, meno giovani, mamme e papà abbiano deciso di metterci la faccia, candidandosi per questo nuovo movimento che intende incentrare la politica sulla famiglia, unica vera speranza di un futuro al momento grigio tendente al nero, i dati parlano chiaro, in Italia nel 2015 ci sono stati 650.000 morti a fronte di 450.000 nascite di cui più di 100.000 stranieri; qualcuno può darmi certezze che il popolo italiano, con questi numeri, NON sia destinato ad estinguersi?

Seguici anche su:

Facebook www.facebook.com/varesealvoto
Telegram sul canale telegram.me/elezionivarese
Newsletter: una mail alla settimana per conoscere quello che è successo. Iscriviti alle newsletter dedicate compilando il form all’indirizzo www.varesenews.it/newsletter
WhatsApp: servizio gratuito per riceverlo invia al numero 335 7876883 il testo ELEZIONI ON Varese

2 risposte a “Il Popolo della Famiglia si incontra al De Filippi

  1. Pietro Damiani

    Va bene, ognuno ha le sue idee, più o meno condivisibili su diritto all’affettività e (non ho schifo a scriverlo) diritti/doveri economici ed assistenziali conseguenti. Io ne ho altre rispetto al sig. La Tona, ma possiamo discutere e magari mi convince che lui ha ragione.
    Ma c’è un passaggio, breve ma inquietante perchè è quello finale ed evidenziato pure con dei caratteri maiuscoli: “qualcuno può darmi certezze che il popolo italiano, con questi numeri, NON sia destinato ad estinguersi?”
    Ma quindi il problema è la salvaguardia della FAMIGLIA od il rischio estinzione del popolo italiano (italiano? padano? lombardo??) ????????
    Se il problema è la famiglia parliamo di politiche familiari, asili, servizi ed assistenza per piccoli ed invalidi, detrazioni irpef ed assegni familiari; facciamo una seria legge sull’adozione che garantisca e tuteli davvero il diritto del bambino ad avere un nucleo familiare composto da coppie idonee all’adozione.
    Se invece il problema è la salvaguardia del popolo italiano … beh ragazzi, allora proibiamo i matrimoni con persone nate al di fuori del sacro suolo patrio …

    1. Vincenzo La Tona

      Egregio sig. Damiani, innanzitutto grazie per aver dato attenzione al mio scritto e aver posto le basi per un confronto.
      Mi spiace davvero che lei abbia travisato nel mio scritto elementi discriminatori. Sono un volontario nel sociale e interagisco anche con tanti stranieri, pertanto il concetto stesso di vita per me è universale e abbraccia tutti, senza distinzione di razza, sesso, religione …
      Ponevo semplicemente l’attenzione sul dato statistico inquietante del nostro Paese e della relazione che c’è tra la Famiglia e la Vita; solo se sosterremo in modo deciso la Famiglia, con adeguate politiche fiscali (quoziente familiare), bonus bebè, indennità per i giovani che si sposano, accesso a servizi di assistenza, potremo conseguentemente, tra gli innumerevoli risvolti positivi, pensare a un fisiologico ricambio generazionale.
      La redazione ha la mia mail, se vorrà potremo continuare il confronto, ne sarei davvero lieto. Un cordiale saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *