I 5 Stelle in campo con Genoni: "Siamo ancora il rinnovamento"

Il Movimento 5 Stelle di Busto Arsizio ce l’ha fatta. Le firme sono state presentate all’ufficio elettorale, ne hanno raccolte più di 300, quando ne bastavano in teoria 200. La prima sfida è stata vinta per l’unica lista col bollino nelle grandi città della provincia dopo che sia a Varese che a Gallarate gli attivisti non sono riusciti ad ottenere la certificazione dallo staff.

«Vogliamo portare una ventata di rinnovamento nella politica. Chiedo ai cittadini di partecipare numerosi» – ha esordito il candidato sindaco Luigi Genoni che poi ha presentato il programma e i candidati consiglieri. Il programma completo lo trovate qui.

Scuole energeticamente sostenibili, mobilità alternativa e strade senza buche, riduzione di Tari e Tasi attraverso la tariffa puntuale, differenziata all’80% e fabbrica dei materiali al posto delle ciminiere dell’inceneritore, trasparenza e referendum consultivi senza quorum, corsi professionali per i giovani senza lavoro, spazi ricreativi, spazi per il coworking, eliminazione totale dell’amianto, sono solo alcuni dei punti qualificanti del programma a 5 stelle elencati dal candidato sindaco.

Subito dopo si sono presentati i candidati consiglieri, tra loro alcune facce note come quella di Franco Cascio, per anni portavoce dei cittadini di Sant’Anna e da sempre impegnato sul tema dell’efficienza energetica, a partire dalla volontà di rendere efficiente e sostenibile la maxi-caldaia che serve il quartiere.

Ci sono alcuni militanti storici come Igor Nudo, tra i fondatori del movimento 9 anni fa a Busto, Alberto Lucchese, Jacopo Castiglioni, Claudia Cerini che ha sottolineato l’impegno e il risultato di aver fatto cambiare idea a molti sull’inceneritore. Presenti anche alcuni giovani come Giacomo Furlanetto, 19 anni e neofita del movimento, o Alessia Pedone e Matteo Perticone.

I 5 Stelle, scottati dalle esperienze vissute con Ivan Catalano, Laura Bignami e Giampaolo Sablich (un deputato, una senatrice e un consigliere comunale eletti e poi fuoriusciti, ndr) hanno ammesso che non c’è una soluzione valida per evitare queste defezioni ma il candidato sindaco Genoni ha annunciato «la messa a punto di un codice etico per evitare quello che è successo in passato. Non ci sarà nessuna penale economica ma oggi il movimento è più solido di cinque anni fa e queste cose non si ripeteranno».

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