Il treno è indispensabile per rilanciare Porto e il suo lago

L’ultima volta che un treno ha percorso i binari della tratta ferroviaria Varese-Porto Ceresio era il 13 dicembre 2009. Alle 21 l’ultimo fischio della locomotiva, poi un silenzio che dura ormai da sette anni.

Un silenzio che in questi mesi si è fatto però meno assoluto. Rfi nei mesi ha assicurato ai sindaci che la tratta verrà riaperta, Legambiente ha risollevato recentemente la questione con la manifestazione in occasione della Giornata delle ferrovie dimenticate (nella foto), e oggi la questione della ferrovia è ovviamente uno dei punti chiave della campagna elettorale a Porto Ceresio.

Le due liste in campo concordano sulla assoluta necessità di riavere la ferrovia, meno sulle valutazioni di quanto è stato fatto finora per ottenere questo risultato.

“Siamo intenzionati a mettere in campo il massimo impegno per ottenere il ripristino della tratta ferroviaria fino a Porto Ceresio – dice Jenny Santi, candidato della lista”Porto Ceresio Insieme Si può” – Questo impegno si concretizzerà nella presenza ai tavoli di lavoro in cui vengono invitati i comuni coinvolti nella tratta – cosa non avvenuta fino ad ora, con grave assenza dell’attuale amministrazione durante gli incontri con il ministro dei trasporti – e con la richiesta di partecipare anche alle riunioni attualmente riservate ad altri enti”.

Domenico Carcillo, che è vicesindaco dell’amministrazione in carica e anche candidato sindaco per la lista “Continuità e rinnovamento” non accetta il giudizio di “assenteismo”: “Abbiamo chiesto di essere convocati a queste riunioni – spiega – Riunioni che però fino ad oggi sono state aperte solo ai sindaco della tratta Varese-Arcisate-Stabio. Non abbiamo ancora la risposta ufficiale, ma in via informale sappiamo che saremo presto convocati. E comunque in questi anni siamo stati costantemente in contatto con Ferrovie italiane anche per la questione della Stazione di Porto Ceresio, che abbiamo fatto rivivere grazie ad una convenzione che ha permesso di non abbandonarla, ma anzi di tenerla aperta ospitando anche un piccolo museo che resterà anche dopo la riapertura della ferrovia”.

Che la Ferrovia sia indispensabile non solo per i cittadini della Valceresio ma anche per un rilancio turistico ed economico della valle e del suo lago è una cosa che mette tutti d’accordo.

“Chiederemo un incontro con le direzioni generali del turismo, della viabilità e dello sviluppo economico della Regione Lombardia – dice Jenny Santi – al fine di un riconoscimento ufficiale della valenza turistica della tratta, oltre che della sua importanza come mezzo di trasporto per i cittadini di Porto Ceresio”.

L’ultima iniziativa presa dai sindaci della zona è una lettera che sta per partire proprio in questi giorni per chiedere a Rfi di rispettare gli impegni presi: “Rfi si è impegnata a iniziare i lavori entro la fine del 2016 e a finirli entro il 2017 – conclude Carcillo – Crediamo che se c’è la volontà di procedere un anno possa bastare. La riapertura della Varese-Porto Ceresio sarà un evento positivo non solo per Porto ma per tutti i comuni della valle e per quelli che si affacciano sul Ceresio. Anche per questo come Comune abbiamo dato il patrocinio alla manifestazione di Legambiente e ci siamo fatti promotori della lettera per Rfi che partirà a giorni e che verrà firmata da tutti i sindaci della valle”.

 

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