Piccoli negozi e grandi supermercati, il commercio in paese alla scadenza elettorale

Una riflessione che vale la pena fare, prima ancora di sentire i programmai dei candidati alle prossime elezioni di Oggiona con santo Stefano che si terranno il prossimo 5 giugno, riguarda la distribuzione e la trasformazione degli esercizi commerciali.

Storicamente per le nostre comunità essi hanno sempre rappresentato un qualcosa che va oltre il semplice servizio di vendita facendo sentire in modo molto forte anche il proprio ruolo sociale di incontro e presidio nella vita di paese.

Da ormai parecchi anni, anche ad Oggiona con Santo Stefano, sembra prevalere la tendenza che vede un forte decremento dei piccoli negozi, un aumento della dimensione media di quelli esistenti e, soprattutto, lo sviluppo delle attività commerciali despecializzate come supermercati, ipermercati e discount.

A questo si somma il fatto che spesso le piccole e medie realtà commerciali tendono a spostarsi nei pressi dei centri commerciali che nascono anche fuori paese.

Questa tendenza si è fatta pesantemente sentire negli ultimi decenni ma risulta ormai quasi stabilizzata attorno ad un numero che vede l’apertura e la chiusura di molti esercizi commerciali ma che rimane sostanzialmente lo stesso.

Ecco , ad esempio l’evoluzione negli ultimi 5 anni del numero dei piccoli negozi ad Oggiona con santo Stefano.

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E quella dei negozi di medie dimensioni, comprese tra i 150 metri quadrati e i 1500.

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Si tratta di evoluzioni del commercio che non riguardano solo il paese di Oggiona con Santo Stefano ma è evidente che anche qui, queste trasformazioni, portano delle consueguenze. Cosa possono fare gli amministratori comunali di fronte a questa situazione? Lo scopriremo chiedendo direttamente a loro quali sono le proposte in merito e ai negozianti stessi.

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